Il film Armageddon è realistico? La NASA risponde di no

La NASA ha condotto un esperimento per testare la capacità delle tecnologie terrestri di rispondere a un'ipotetica Armageddon dovuta all'impatto con un asteroide.

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a cura di Imma Antonella Marzovilli

La NASA (come vi avevamo parlato in questo articolo) ha condotto un esperimento per testare la capacità delle tecnologie terrestri di rispondere a un'ipotetica catastrofe dovuta all'impatto con un asteroide. La simulazione vedeva protagonista un asteroide situato a trentacinque milioni di miglia di distanza che avrebbe colpito la Terra in sei mesi. La conclusione della NASA ha portato esiti poco rassicuranti, l'agenzia spaziale, infatti, ha comunicato che metà anno non sarebbe un lasso di tempo sufficiente per contrastare la minaccia e che le conseguenze per il nostro pianeta sarebbero disastrose: l'Armageddon.

Paul Chodas, manager del Center for Near-Earth Object Studies della NASA, ha aiutato la realizzazione della simulazione e ha ammesso che l'esercizio stava deliberatamente conducendo i partecipanti verso il fallimento, affermando: "È quello che chiamiamo uno scenario di breve avvertimento". Inoltre, agli scienziati partecipanti non è stato detto quanto fosse grande l'ipotetico asteroide fino a una settimana prima di colpire la Terra. "Non sapevamo se l'oggetto fosse largo trentacinque metri o cinquecento metri. E questo fa una grande differenza", ha detto Sarah Sonnett, ricercatrice presso il Planetary Science Institute che ha partecipato al test di preparazione al disastro.

Infatti, proprio la grandezza dell'asteroide sarebbe fondamentale per calcolare le probabilità di sopravvivenza del genere umano: un asteroide di cinquecento metri di larghezza potrebbe, in effetti, decimare la popolazione di una nazione come la Francia. Ma, un asteroide grande quanto il Texas, come quello descritto nel film Armageddon (clicca qui per acquistare il film), difficilmente potrebbe essere fermato se non con anni di preavviso e studio. Chodas ha indicato che cinque anni sarebbero il minimo indispensabile, mentre l'astronomo del MIT Richard Binzel avvicina la stima a un decennio, affermando: "Ci vuole tempo per conoscere il tuo nemico. Penso che il miglior investimento sia la conoscenza. Il miglior investimento è sapere cosa c'è là fuori".

Fortunatamente, la NASA continua a sviluppare la tecnologia per prevenire una possibile collisione tra la Terra e un asteroide. Tra queste tecnologie in arrivo ci sono mezzi per distruggere l'asteroide e alterarne il percorso, con metodi come dispositivi esplosivi, laser e un veicolo progettato per speronare rocce spaziali. Inoltre, la NASA intende lanciare un telescopio a infrarossi chiamato Surveyor NEO (Near-Earth-Object) nell'orbita terrestre entro il 2026 per aumentare la possibilità di scoprire possibili oggetti spaziali in rotta verso il nostro pianeta.

Fonte: cbr.com