Ormai lo avrete capito: Julien Cittadino, meglio noto come "Capitan Artiglio", è uno dei giovani talenti del mondo del fumetto a cui va riservata una particolare attenzione. Torinese, ormai in pianta stabile nella scuderia di Bao Publishing, Capitan Artiglio ha fatto il suo esordio lo scorso anno, con il primo volume del suo Kidz with Guns.
Di che parliamo? Di un'opera che fonde manga shonen, cultura western, fantascienza, botte da orbi e tanti, anzi tantissimi dinosauri, verso cui l'artista ha dichiarato di avere un particolare (e delizioso) feticismo. Di Kidz with Guns, del resto, vi avevamo parlato di recente, in occasione dell'uscita di un volume 2 (Tribe) quanto mai maturo ed esplosivo sotto il punto di vista tanto narrativo quanto stilistico.
Impressionati come siamo stati dal lavoro del Capitano, e spinti dalla sincera voglia di farvi scoprire di più su questo straordinario talento, abbiamo organizzato per voi questa intervista, in cui andremo a scoprire quelli che sono i progetti, le ambizioni ed anche i "capricci", di un artista che va tenuto costantemente sott'occhio.
Al netto di tutto, prima di cominciare, lo ribadiremo forte e chiaro: la serie "Kids with Guns" è una bomba, dunque leggetela!
Ciao Capitano, e benvenuto su Cultura Pop! Partiamo subito col botto: Kids with Guns 3, a che punto sei? Quando arriverà e soprattutto che cosa puoi anticiparci? Ciao Raffaele e lettori di Cultura Pop! Ho un canovaccio generale della storia, ora devo buttare giù la storyboard, sarà il volume che chiuderà la trilogia, forse ci sarà molta più azione… Ti chiedo anticipazioni perché ho notato un netto passo in avanti nello sviluppo del secondo volume. Al di là delle premesse, si denota una maggior cura nello sviluppo della trama, che è molto meno frettolosa rispetto al primo volume, e soprattutto mette un sacco di carne al fuoco, sentivi per caso il peso della seconda uscita? Volevi fare di meglio? Grazie! Fa piacere che si noti, effettivamente questo secondo volume è stato molto più difficile da scrivere del primo e la scrittura mi ha preso quasi il doppio di tempo rispetto a quella del volume precedente, il primo era andato bene e dovevo mantenere le aspettative, definire le situazioni lasciate in sospeso e presentare i nuovi personaggi. La necessità di fare meglio c’è sempre, anche ora che sto lavorando al terzo. Immaginiamo di parlare a chi Kids with Guns non lo ha mai letto, e che proprio non riesce a capire di cosa si tratti. Come lo riassumeresti a un nuovo lettore? In genere il lettore si convince quando vede i dinosauri, a tutti piacciono i dinosauri, quando mi chiedono di cosa parla dico che parla di crescita e di famiglia, è un racconto di formazione in un mondo, sì estremizzato, ma per vari aspetti non troppo diverso dal nostro. “Tribe” ha un approccio narrativo completamente diverso rispetto al primo volume, che per certi versi era molto più lineare. Qual è stata la principale difficoltà nel gestire tutti i personaggi in campo? La paura più grossa è che, essendo passato molto tempo dal primo, il lettore si dimenticasse alcuni passaggi. I cambi di scena sono divertenti da gestire, come il montaggio alternato nel primo capitolo, mi sono divertito molto. Certo, ogni tanto avevo il timore di tralasciare qualche personaggio a discapito di un altro, ma è una conseguenza inevitabile. Una cosa che mi aveva affascinato nel primo volume, era lo straordinario campionario di dettagli, specie per gli abiti. Con questo secondo volume vedo che non hai perso il tuo tocco, e anzi mi sembra che tu abbia elevato all'ennesima potenza il tuo feticcio per i dinosauri!A differenza del primo, in questo volume succede che diversi personaggi cambino il proprio outfit, per motivi di tempistiche e per mantenere la stessa cura nei dettagli mi sono fatto aiutare su diverse pagine proprio sugli abiti, con le matite di Giorgio Abou Mrad.Riguardo ai dinosauri, ho continuato a sbizzarrirmi con incroci stravaganti, ci sono un Terizinosaurus con i bargigli e la cresta di un gallo e un raptor piumato con coda da pavone, senza contare il dinosauro scheletrico di Bill!
Non lo so ancora, ma mi piacerebbe continuare nell’universo che ho creato con KWG ma con altri personaggi. Poi intendo continuare “Sappy”, il webcomic co-realizzato con AlbHey Longo e Oscar Ito per Wilder, e chissà magari anche iniziare qualche altro progetto.
So per certo che la musica ha una grossa influenza sul tuo lavoro. Chiudiamo allora questa intervista in modo un po' anomalo. Un lettore ha in mano “Tribe” e vuole leggerlo accompagnato da un po' di musica: quali sono le tracce che secondo te sono imprescindibili con il tuo volume?
Per questo secondo volume avevo pensato a: Joe Hisaishi - Act of Violence, Yung Lean - Miami Ultras, Jaden Smith - Watch Me (Remix), Travis Scott – Sickmode e infine Power Glove - Rex´s Escape.Mentre per il primo: Benz Truck di Lil Peep, Cemetery Gates dei Pantera, The order of the death dei PiL, Moonlight di XXXTentacion, Afghamistam dei Botch e infine Do you love me part 2 di Nick Cave e Descending Angel dei Misfits.Le opere di Capitan Artiglio vi hanno incuriosito? Potete recuperare subito Kid with Guns e Kid With Guns 2 per mettervi a pari con le pubblicazioni!