Intervista a Nicholas Brendon, lo Xander di Buffy l'ammazzavampiri

A Lucca Comics & Games 2018 abbiamo incontrato ed intervistato l'attore Nicholas Brendon, ovvero Xander Harris del telefilm "Buffy: l'ammazzavampiri".

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a cura di Raffaele Giasi

Senior Editor

Nicholas Brendon non è come te lo aspetti. A ricordarlo nel ruolo di Xander Harris, pavida ma più spesso eroica spalla di Buffy Summers nell'omonimo telefilm, ti immagineresti un tipo quasi goffo, un po' impacciato e decisamente molto distante dal simpaticissimo e chiassoso mattatore che abbiamo invece avuto il piacere di intervistare.

Classe 1971, legato prettamente al mondo della TV, Brendon è in effetti quasi all'opposto di Xander, come possono testimoniare le informazioni che potreste estrapolare da qualunque wiki.

Problemi di alcolismo, presunta violenza domestica, qualche arresto e poi un periodo in rehab sono solo alcuni dei momenti bui che l'attore ha attraversato, ma da cui pare esserne venuto fuori rinato, o quanto meno più maturo e consapevole.

Abbiamo intervistato Brendon in quel di Lucca Comics & Games 2018. Simpatico, spigliato, si è presentato all'incontro sfoggiando un invidiabile stile californiano, forse poco appropriato per l'uggioso stile lucchese, ma perfetto considerato l'uomo che abbiamo scoperto durante l'intervista: solare, socievole, spigliatissimo come ci si immaginerebbe avendo a che fare con un californiano per antonomasia. Questo è quello che ci ha raccontato, anche se in realtà lui è stato molto più chiassoso e "colorito".

Cosa ne pensi del reboot di Buffy? E ti piacerebbe prendervi parte, ad esempio con un cameo o ancora come Xander?

Penso possa nascerne qualcosa di molto buono, ma anche no. I fan di Buffy sono molto protettivi nei confronti dello show, e puntare su un reboot di una serie con così tanti appassionati è sempre rischioso. In risposta alla seconda domanda ho qualche idea, ma non so se possa andare in porto.

Sei molto presente sui social media, strumento non ancora presente ai tempi dello show. Ora puoi avere il responso diretto da parte dei tuoi fan, quindi vorrei sapere come hai vissuto questo cambiamento.

Non mi piace molto ciò che si sta creando, penso che ci sia una differenza incredibile tra comunicare faccia a faccia piuttosto che da dietro una tastiera. C’è un potenziale molto buono nei social media, ma oltre al buono troviamo anche molto male e molta cattiveria nelle persone, parlo per esperienza personale.

Un paio di anni fa, durante un’intervista, qualcuno ti chiese informazioni sul tuo prossimo progetto e la tua risposta fu che esso era “la tua vita”. Dunque, cosa puoi dirci sulla tua vita? Come stanno quelli che, qualche tempo fa, hai definito i tuoi “demoni”?

La mia vita è un “work in progress”… Tu sei il mio demone! (ride) Ho attraversato periodi bui, non avevo un problema con l’alcool ma un problema con il mio modo di pensare e ciò è molto più profondo. I miei demoni erano sempre i miei pensieri e avere a che fare con loro era difficile. Non sono perfetto, ma posso provare a dare il meglio di me, perché il punto è che tu non sei i tuoi pensieri. I tuoi pensieri, i tuoi demoni, sono solo una parte di te e devi imparare a conviverci.

Buffy è stata una delle prime serie con una forte protagonista femminile, puoi dirci la tua opinione su come questo tipo di prodotti possono servire a spingere per il cambiamento sulla percezione delle donne?

Se torniamo indietro di un bel po’ di tempo notiamo subito che le cose erano ben diverse. È grandioso che ci siano serie con protagoniste femminili ma lo stesso vale per i protagonisti maschili, anche se quello che mi piace di una protagonista femminile forte è che porti un messaggio.

Sempre a proposito della percezione delle donne, pensi che il movimento “MeToo" sia qualcosa di valido o che abbia perso di vista il suo reale obiettivo?

Penso che in un ambiente come quello di Hollywood, per quelle poche persone che alzano la voce ce ne sono molte altre che stanno in silenzio. I social in ogni caso amplificano il tutto: pensiamo al regista di Guardiani della Galassia (James Gunn, ndr), che nonostante si sia scusato più volte è stato comunque licenziato dalla Disney… Una compagnia orribile! (ride)

Cosa ne pensi del momento politico che il mondo sta vivendo adesso?

Non vogliamo ripetere la storia, ma questo sta succedendo. Obama è stato un gran presidente, perché abbiamo dovuto tornare indietro? Siamo al nazionalismo, com’è successo? La gente avrebbe bisogno di leggere più libri e di scambiarsi più abbracci. È tutto così idiota, potrei continuare su questo discorso ma mi viene il mal di stomaco: non capisco cosa stia succedendo.

Pensi che il clima politico di oggi in America stia influenzando il modo con cui prodotti televisivi e cinematografici vengono creati?

Ogni artista è ispirato da ciò che gli accade intorno, pensiamo ai Green Day con American Idiot. A livello di prodotti di massa, c’è stato un cambiamento ed è evidente.

Anche noi di Tom's Hardware saremo presenti a Lucca, non solo attraverso la copertura stampa dell'evento, ma soprattutto grazie allo spettacolare esport Palace sito in Piazza Santa Maria! Passate a trovarci.

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