Marvel What if...?: intervista al character modeler Alessandro Turi

Marvel What If....?, viaggio alla scoperta del dietro le quinte della serie Disney+ con il character design italiano Alessandro Turi

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a cura di Manuel Enrico

Con Marvel What if…?, il mosaico del Marvel Universe si è arricchito di un nuovo tassello, che ci ha mostrato gli eroi dell’MCU da una prospettiva differente. Ispirandosi ai celebri What if…? cartacei, recentementi raccolti da Panini Comics nel volume What if? Classic,la serie animata di Disney+ ha voluto giocare sul concetto del multiverso, ufficialmente introdotto in Loki, divertendosi a immaginare scenari ipotetici in cui gli eventi vissuti a partire dal 2008 con l’uscita del primo film del Marvel Cinematic Universe, Iron Man, si muovono in diverse direzioni. Dietro la creazione di una produzione come Marvel What if…?, ovviamente, non c’è solamente lo sforzo narrativo nel cercare nuove declinazioni delle avventure degli eroi dell’MCU, ma sono presenti anche altri impegni artistici, una complessità realizzativa di cui abbiamo parlato con Alessandro Turi, character modeler per i primi due episodi di Marvel What if…?.

Intervista ad Alessandro Turi, character design di Marvel What if...?

La partecipazione di Alessandro Turi alla realizzazione dei primi due episodi di Marvel What if…? è una tappa di un lungo percorso professionale, che a partire dal conseguimento del titolo di Modellatore in Prototipaggio nel 2007, ha visto Alessandro appassionarsi alle possibilità della grafica 3D, durante i suoi studi presso BigRock di Treviso, una scuola formativa per nuovi talenti del settore. Nel 2019, Alessandro entra in Blue Spirit, studio transalpino che gli consente di entrare a far parte di Marvel What if….? come character modeler per i primi due episodi della serie.

Nella nostra chiacchierata con Alessandro, abbiamo cercato non solo di scoprire qualcosa in più sulla realizzazione di Marvel What if….?, ma anche di comprendere meglio quale sia il suo ruolo di un character modeler all’interno di una simile produzione. Una seria animata, ricordiamo, che si affida a uno stile grafico nuovo, che ricorda il cell shading ma che presenta alcune peculiarità che Alessandro ci spiega:

 “Come character modeler, per Marvel What if…? mi sono occupato della modellazione 3D dei personaggi e delle loro texture, sviluppando anche la linea di contorno che conferisce quell’effetto di cell shading di cui parlavamo, che viene comunque realizzato tramite un plug in interno di Blue Spirit. Non so se si possa definire propriamente cell shading, lo ricorda ma è comunque frutto di una direzione artistica voluta proprio da Marvel, che ha richiesto un lavoro specifico per dare questa sensazione visiva, con un stile che mi sembra decisamente ben riuscito, e spero che sia piaciuto anche gli spettatori”

La speranza di Alessandro, ovviamente, ha trovato una sua concretezza, come abbiamo visto nella nostra anteprima. Vedendo il primo episodio di Marvel What if….?, infatti, si ha la sensazione di trovarsi all’interno del Marvel Cinematic Universe, grazie all’ottimo lavoro in fase di realizzazione di personaggi e animazioni, che riprendono le movenze degli attori viste nei film dell’MCU, creando una sensazione di familiarità anche all’interno di questo contesto:

 “Ci sono tanti occhiolini a scene clou dei film del Marvel Cinematic Universe. Il pitch era proprio questo, ispirarsi ai What if….? dei comics degli anni ’70 adattandone l’idea all’MCU, motivo per cui si è andati a ripescare delle scene così iconiche. Io ho lavorato solamente sui primi due episodi, ma mi aspetto di vedere lo stesso effetto anche sui successivi”

I due episodi a cui fa riferimento Alessandro Turi sono E se…..Captain Carter fosse stata il Primo Vendicatore? e E se….T’Challa fosse diventato Star-Lord?. All’interno del suo lavoro per Marvel What if…? Alesssandro ha dovuto affrontare diversi passaggi per definire i personaggi di questi primi due episodi, cercando di mantenersi quanto più fedele possibile alla loro specificità:

 “Nel definire i character che mi sono stati affidati, l’aspetto più complesso, ma al contempo anche più appassionante, è stato lavorare sulle reference dei personaggi, iniziando da disegni in 2D. Lavorando in un ambito 3D, si dovevano cogliere però anche le somiglianze con gli attori, rendendo necessario un lavoro che trasformasse i profili degli attori per renderli un cartoon, secondo lo stile della serie, senza intaccare la somiglianza. E’ stato un lavoro bellissimo.”

Nel raccontarci il suo impegno sulla serie, Alessandro lascia trapelare la soddisfazione di un lavoro ben realizzato, non dimenticando mai di rendere il giusto tributo al lavoro degli animatori, che hanno dato vita a scene avvincenti.

Pur lavorando solo su due dei nove episodi che compongono la prima stagione di Marvel What if…?, Alessandro ha avuto modo di seguire il character design di diversi personaggi, e inevitabilmente abbiamo cercato di scoprire quale sia il suo preferito:

 “Purtroppo, mi piacerebbe tantissimo fare il suo nome, ma non vorrei fare spoiler per chi non ha visto la seconda puntata, ma mi sono divertito anche nel vederlo nell’episodio finito, dove è molto diverso dalla figura che abbiamo visto nell’MCU, complice una battuta ricorrente incredibilmente bene riuscita. Mi sarebbe piaciuto lavorare su altri personaggi, un lunga lista di personaggi a dire il vero, che spero di vedere nei prossimi episodi, anche se realizzati da altri”

Lavorando su Marvel What if…?, Alessandro Turi ha mostrato di avere una buona padronanza del Marvel Cinematic Universe, anche se ha ammesso di non essere un lettore particolarmente vorace dei comics della Casa delle Idee:

 “Dal punto di vista dei fumetti, non ho una grande conoscenza del mondo Marvel. Dell’MCU, invece, sono un appassionato, negli ultimi dodici anni li ho visti praticamente tutti. Quando ho saputo che avrei lavorato per Marvel What if…? è stata una sensazione strana, anche perché il tutto si è svolto in modo particolare. Oramai lavoro per Blue Spirit da due anni, ma quando è si avviato il recruiting per la serie di Disney+ inizialmente non mi hanno molti dettagli, non potevano darmi troppe informazioni, quando ho scoperto su cosa avrei lavorato è stato uno shock, quando mi hanno mostrato le prime immagini, parte del materiale delle serie ci ho messo dieci minuti a riprendermi! Insomma, mi ritrovavo a lavorare su del materiale da sogno per qualunque fan Marvel”

Vedere un artista come Alessandro Turi lavorare su una produzione importante come Marvel What if…? è un piacere, che ricorda come l’animazione, nel nostro Paese, sia un settore importante, anche se poco valorizzato, che spinge i nostri talenti a guardare all’estero per trovare nuovi progetti in cui far mostra delle proprie competenze, come accaduto a Alessandro:

 “Io ho completato i miei studi in Italia, formandomi presso una piccola realtà, il BigRock Studio di Treviso, che può vantare di portare l’Italia fuori dall’Italia, per quanto riguarda l’animazione e il comparto. Non so perché manchi in Italia questo settore, e mi addolora, ma non saprei darti una ragione di come si sia arrivati a questa situazione."

 "È anche vero che si tratta di un ambito lavorativo complesso, io stesso prima di indirizzarmi verso questa scuola non avevo la minima idea di cosa fosse realmente il mondo dell’animazione 3D. Credo sia così difficile da spiegare, al punto che ci guarda un prodotto finito non immagina il tipo di lavoro necessario, a quante persone partecipino alla realizzazione di una serie di questo livello. È più facile criticare eventuali pecche nel lavoro finito che non applaudire un prodotto realizzato impeccabilmente, che comunque rappresenta il culmine di anni di lavoro”