Nomi parlanti

Rimescolando le carte del cyberpunk le sorelle Wachowski creano il film che anticipa il terzo millennio, influenzando il cinema d'oltreoceano e spingendolo verso una simulazione virtuale sempre più simile al mondo reale

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a cura di Tom's Hardware

La trama è veramente complessa, per questi e mille altri motivi. L'orchestrazione della saga è senza dubbio studiata a fondo, sin dai nomi dei personaggi, che fanno riferimento sia alla Bibbia sia alle religioni orientali. Il vero nome di Neo (che simboleggia, ovviamente, il "Nuovo") è Thomas, che per i cristiani richiama a San Tommaso, colui che è diffidente e non crede a nulla che non gli venga dimostrato.

Morpheus Matrix[1]

Morpheus rappresenta invece il tramite tra il mondo reale e quello virtuale, come il dio greco Morfeo lo rappresentava tra realtà e sogno, mentre Trinity simboleggia, chiaramente, la trinità. Non solo quella biblica di Cristo, Dio e Spirito Santo, ma anche Corpo, Mente e Spirito, oppure il freudiano Sé, Io e Super-Io. La nave che trasporta Morpheus e gli altri invece si chiama Nabucodonosor (scritto "Nebuchadnezzer"), come il re dell'antica Babilonia che ricevette in sogno da Dio l'ordine di sterminare la popolazione miscredente di Gerusalemme, mentre l'ultima città umana, Zion, richiama a Sion, la città di Dio del Nuovo Testamento.

I riferimenti a varie culture sono tantissimi, troppi per essere riportati in un solo articolo, ma potete facilmente trovarli cercando su internet (ammesso che vi fidiate ancora di un computer, dopo aver visto il film).

Oltre a questi mi permetto di citare il mito della caverna di Platone, che narra di alcuni uomini costretti dalla nascita a vivere nelle profondità di una caverna, con gli occhi rivolti su di una parete dove sono proiettate le ombre della realtà. L'uomo che riuscirà a liberarsi uscirà fuori e resterà abbagliato dalla luce del Sole, per poi tornare dai suoi simili a riferire ciò che ha visto. A quel punto, però, nessuno gli crederà e sarà preso per folle.