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a cura di Mabelle Sasso

La notizia che una scuola del Tennessee ha vietato la lettura del capolavoro di Art Spiegelman Maus è un'avvenimento che ha innescato indignazione e polemiche nelle ultime ore, soprattutto vista la vicinanza con la ricorrenza del Giorno della Memoria. In risposta alle tante critiche emerse nelle ultime ore il consiglio scolastico ha quindi pubblicato una nota ufficiale con le motivazioni che giustificherebbero la sua scelta.

Maus (link Amazon) di Spiegelman, è una storia autobiografica in cui il fumettista esplora il rapporto con il padre, un immigrato ebreo polacco, raccontandone l'esperienza di sopravvissuto alle atrocità dell’Olocausto. Il fumetto utilizza la metafora degli animali antropomorfi, rappresentando gli ebrei come topi e i nazisti come gatti. Si tratta di uno dei graphic novel più rilevanti nella storia del fumetto e che è valso al fumettista anche il Premio Pulitzer nel 1992.La decisione della McMinn County School del Tennessee è arrivata in seguito alla decisione unanime del consiglio, che ha quindi escluso il graphic novel dai contenuti curricolari dell’istituto.La notizia ha lasciato lo stesso Spiegelman sconcertato e l’autore ha definito il consiglio scolastico come "orwelliano". Ovviamente la risposta del consiglio della McMinn County School non si è fatta attendere, potete leggere la nota integrale (in inglese) di seguito:

Secondo quanto riportato dal consiglio scolastico Maus non sarebbe stato vietato a causa dell’Olocausto, ma per via del linguaggio e dei contenuti ritenuti non appropriati al contesto scolastico. Pur condannando e riconoscendo l’atrocità e gli orrori dell’Olocausto, Maus sarebbe reo di utilizzare parolacce, nudità, la rappresentazione esplicita della violenza e del suicidio. Tutti questi elementi presenti nel libro renderebbero Maus un testo adatto a un pubblico più adulto e quindi inappropriato per un utilizzo scolastico. Per ovviare a questa decisione il consiglio ha però dichiarato la sua intenzione di trovare contenuti simili in grado di raggiungere gli stessi obiettivi educativi in ​​modo più adeguato all'età.