My Dress-up Darling: Bisque Doll 1, recensione: una commedia frizzante con quel giusto tocco di fanservice

J-Pop presenta My Dress-up Darling: Bisque Doll 1: una commedia frizzante con quel giusto tocco di fanservice.

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a cura di Beatrice Villa

My Dress-up Darling: Bisque Doll 1 (Sono bisuku dōru wa koi o suru) è il manga scritto e disegnato da Shinichi Fukuda, serializzato in Giappone a partire dal gennaio del 2018 sulla rivista Young Gangan di Square Enix mentre è in corso di pubblicazione in Italia grazie a J-POP. Si tratta di una frizzante commedia, dai toni ecchi, che vi porterà all’interno della strana e divertente relazione tra un ragazzo ossessionato dalle bambole Hina e una cosplayer in erba alquanto vivace. Dal manga è stata tratta anche una serie anime uscita nel nostro Paese su Crunchyroll a partire dall’8 gennaio di quest’anno!

All’interno della stessa classe che frequento c’è qualcuno che vive in una realtà diametralmente opposta alla mia. Dev’essere confortevole esistere in un mondo che ti accetta per quello che sei…

My Dress-up Darling: Bisque Doll 1, non è sbagliato inseguire i propri sogni

Protagonista del manga è Wakana Gojo, un ragazzo di quindici anni appassionato fin da bambino del lavoro del nonno, un kashirashi, ovvero un artigiano costruttore di bambole Hina, molto famose in Giappone, protagoniste dell'Hinamatsuri, una festa nota anche come "Festa delle bambole" o "Festa delle bambine", che cade il 3 marzo. In questa giornata vengono preparate delle piattaforme con un tappeto rosso sulle quali vengono esposte delle bambole ornamentali, appunto le Hina, che raffigurano l'imperatore, l'imperatrice, gli attendenti e i musicisti della corte imperiale con vestiti di corte del periodo Heian. Tali bambole vengono regalate alle bambine e tramandate di generazione in generazione dalle donne di famiglia.

Un sogno di certo non comune quello di Gojo che lo porta a dubitare di se stesso, a tenersi alla larga dai suoi compagni di classe, spaventato alla sola idea che possano scoprire la sua passione. Questo per via di un trauma infantile, causato dal disprezzo di una sua amica che aveva giudicato strano proprio il fatto che a un maschio piacesse creare della bambole. Il trauma di Gojo è evidente ed emerge in più parti della storia soprattutto quando viene approcciato da Marin Kitagawa, la ragazza più popolare della classe.

Eppure sarà proprio lei a insegnargli passo per passo ad accettarsi per quello che è, e ad avere fiducia in sé stesso. Perché anche lei nasconde un segreto e Gojo si ritrova imbrigliato in una situazione decisamente bizzarra e ricca di fraintendimenti. Perché Marin sogna di diventare una cosplayer, ma non una qualsiasi perché il personaggio che vuole interpretare è la protagonista di un gioco decisamente erotico. Per tale ragione non mancheranno occasioni in cui il povero ragazzo dovrà scontrarsi con tutta la sua forza di volontà per mantenersi lucido e non interpretare male il comportamento di Marin, la quale non si fa nessun problema a spogliarsi davanti a lui e a stuzzicarlo in mille modi possibili e immaginabili!

My Dress-up Darling: Bisque Doll, una commedia vivace innocentemente ecchi

My Dress-up Darling: Bisque Doll 1 è un manga decisamente ben fatto, una storia frizzante e fuori dal comune che nasce tra due personaggi a prima vista diametralmente opposti, ma accomunanti dal desiderio di vedere realizzate le loro passioni, senza il timore di venire giudicati, che siano le bambole Hina o l’amore per dei cosplay forse un po’ troppo sexy ed erotici per una ragazzina di quell’età. Gojo si presenta come un ragazzo chiuso in se stesso, timido e impacciato, timoroso di avvicinarsi alle altre persone. Completamente opposta è Marin, sempre circondata dai compagni di classe, popolare e bellissima e che non ha timore a parlare dei propri interessi, anche se questi non sempre possono venire accettati dagli altri.

I due protagonisti sono decisamente ben caratterizzati e formano una coppia a prima vista strana ma che sicuramente ci regalerà nel tempo nuove emozioni e nuove scene strappalacrime. Entrambi hanno molto da imparare l’uno dall’altra e in qualche modo finiscono per completarsi a vicenda. Il messaggio che questo manga ci vuole dare è chiaro: abbiate fiducia in voi stesso senza timore di portare alla luce il vostro vero io. Perché la gente avrà sempre da ridere, ci sarà sempre qualcuno che non accetterà ciò che piace a voi, ma in fondo, come dice Hina: “ognuno ha le proprie fissazioni, ed è importante che ci siano!” Perché essere se stessi è bello e sapere che c’è qualcuno che vi accetta è la cosa migliore che potesse capitare.

Questo è il messaggio della storia, dove però non mancano momenti ecchi: in fondo Marin vuole interpretare la protagonista di un gioco erotico, quindi non poteva non esserci del fan service. Nella maggior parte dei casi questi momenti sono creati ad hoc, quasi per gioco, come quando Marin costringe Gojo a prenderle le misure del corpo in modo che possa realizzare i suoi cosplay. In altre scene il protagonista riuscirà a sbirciare sotto la gonna della ragazza, che certamente la indossa in modo non conforme alle regole delle scuole giapponesi vista la sua ridotta lunghezza. In ogni caso queste scene si intonano perfettamente al carattere allegro e spensierato della ragazza e non sono mai spinte o troppo lascive.

Al contrario sono inserite in maniera del tutto innocente e casuale e non si tocca mai l’hentai puro. Il povero ragazzo è naturalmente in imbarazzo ma Marin sembra essere sempre a suo agio, anche quando parla di argomenti tabù e sconci. Chissà però se anche lei, quando si accorge di avere esagerato, non provi qualcosa.

Importate è anche l’argomento cosplay. Come ci si deve approcciare al cosplay, quali materiali bisogna usare e quanto lavoro c’è dietro alla creazione di un vestito? Perché non basta la passione pura e semplice: dietro c’è un duro lavoro e un impegno da non sottovalutare. È l’amore che Marin prova verso il cosplay quello che emerge da queste pagine, un amore di certo condiviso da molti lettori.

Lo stile grafico del manga

I disegni di My Dress-up Darling: Bisque Doll sono molto belli, soprattutto nella creazione dei due protagonisti c’è una cura particolare e un attenzione al dettataglio non trascurabile. Anche i vestiti dei cosplay sono curati (alla fine del manga l’autore ci spiega che ha fotografato dei veri cosplayer per rendere il tutto ancora più vero) ma non possiamo dire lo stesso degli sfondi, nella maggior parte della storia completamente assenti o sfumati. In alcune vignette spariscono completamente per dare risalto ai due ragazzi.

Abbondanti, e forse anche troppi, gli sbrilluccichi o i cuori tipici degli shoujo manga. Adatti soprattutto per rendere ancora più tangibile l’eccitamento di Marin, è bene però non eccedere nel loro uso.

L’edizione curata dalla J-POP

Quello che salta subito all’occhio è la sovraccoperta con quei colori sgargianti che rispecchiano un po’ lo stile di tutta la storia. Decisamente accattivamene e particolare il retro della sovraccoperta jacket double, sulla quale spicca una bellissima immagine di Marin in un cosplay irriverente da coniglietta. Decisamente il suo stile!

Le prime pagine sono a colori, il che da sempre un tocco in più al manga. Inoltre questa edizione è caratterizzata da una card da collezione!