Mystery House: La Base Abbandonata. Recensione

Mystery House: La Base Abbandonata è la nuova espansione dedicata all'omonimo brand. Trasportati contro la nostra volontà alle porte di una base spaziale dovremo cercare di scoprire che fine abbia fatto l'equipaggio e porre fine al regno di un'Intelligenza Artificiale fuori controllo.

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a cura di Silvio Colombini

La Base Abbandonata, distribuita da Cranio Creations, è la nuova espansione dedicata al brand Mystery House, una escape room da tavolo che sfruttando una comune struttura come elemento base permette di affrontare ogni volta una nuova avventura.Vi ricordiamo che, trattandosi di un’espansione, sarà necessario possedere il gioco base (all’interno del quale sono già presenti due avventure) e aver installato l’apposita app su uno smartphone o un tablet

Il punto di partenza: la casa stregata

Per coloro che ancora non dovessero conoscere Mystery House ecco una piccola digressione con i punti fondamentali del prodotto.

L’elemento sicuramente distintivo della serie è la stessa “casa”: realizzata in cartone, si presenta come una struttura composta da una serie di fessure disposte a griglia sulla parte superiore, riconoscibili grazie a delle coordinate poste sui lati, e finestre lungo tutti i lati.Le citate aperture serviranno per inserire le diverse tessere che costituiscono l'avventura che vorremo giocare e che, sulle due facce, riportano sfide, indizi e scenari.Tali schede saranno mantenute in sede da una plancia in plastica su cui sono presenti delle apposite scanalature: sarà così possibile manipolare la “casa” nel corso del gioco senza correre il rischio di disseminare le varie componenti.

Le finestre permettono invece di guardare, e studiare, le schede presenti: inizialmente gli elementi visibili saranno esclusivamente sulla parte più esterna, solo procedendo nella nostra missione queste verranno rimosse, permettendoci di penetrare all’interno della base e scoprire ulteriore materiale (e così via fino al termine della “missione”).Fondamentale, per riuscire a cogliere i dettagli e le informazioni presenti, sarà disporre di una buona fonte di luce: consigliamo a ciascuno dei partecipanti di sfruttare la torcia ormai presente in ogni smartphone.

Muoversi e agire nella base: l’app

Nel nostro cammino non saremo soli: come menzionato, a farci parzialmente da guida, avremo l’apposita app.Questa svolge, o permette di svolgere, diversi compiti all'interno del gioco:

  • Esaminare le tessere. Immettendo le coordinate identificative di ciascuna tessera potremo individuare oggetti utili alla nostra missione (ottenendo così carte oggetto o nuovi enigmi da risolvere).
  • Usare un oggetto. Quello che raccoglieremo lungo il nostro cammino sarà utile, e necessario, per poter avanzare. In linea con il mistero che dovremo dipanare non avremo modo di sapere quando dovremo usarli, solo che tutti hanno uno scopo: a noi decidere il momento giusto per farli entrare in gioco.
  • Chiedere aiuto. Chiunque abbia affrontato un’escape room sa che non è così impossibile trovarsi in una situazione di impasse. In questo caso potremo chiedere all’app di fornirci degli indizi per poter proseguire. Questi vanno da un consiglio molto generico fino alla risoluzione dell’enigma in corso.
  • Intromissioni. Talvolta sarà l’app stessa a essere fonte di guai, intervenendo in modo da tale da creare ulteriori problemi, imponendo determinate regole ambientali o semplicemente ricordandoci che qualcuno ci osserva
  • Countdown e punteggio finale. La Base Abbandonata ha un tempo di risoluzione previsto di 60 minuti: l’app tiene conto del tempo passato, applicando le penalità a cui andremo eventualmente incontro. Il gioco non termina conteggia il tempo e le penalità ricevute. Scaduto il tempo a nostra disposizione potremo continuare a giocare, ma più ci impiegheremo ad arrivare alla risoluzione del mistero più bassa sarà la nostra valutazione finale (che può andare da 0 a 5 stelle).

La base abbandonata

L'avventura inclusa in questa espansione prende i malcapitati visitatori della casa (noi) e li trasporta direttamente nello spazio, sul pianeta Marte.Contro la nostra volontà verremo lasciati sul pianeta rosso, di fronte ad un avamposto spaziale del genere umano: un luogo di altissima tecnologia che, almeno dall’esterno, sembra essere privo di vita organica e lasciato nelle mani di un’Intelligenza Artificiale ostile.Il nostro compito, una volta riusciti ad entrare nell’edificio, sarà quello di scoprire il destino dei suoi abitanti e se ci sia ancora una possibilità di salvarli.Per farlo avremo 60 minuti, durante i quali dovremo districarsi tra sfide e indovinelli per una difficoltà ufficiale dichiarata di 3 su 5.

Quanto ai materiali: all’interno della scatola troveremo le tessere Luogo a “costruire” la base (in tutto 56) e le carte Oggetto (25).Dal punto di vista qualitativo siamo in linea con i precedenti prodotti del brand: nulla di eclatante ma tutto sommato in grado di svolgere in maniera adeguata quanto richiesto (soprattutto visto che non dovremo mescolare mai nulla).Anche qui, come per Ritorno a Tombstone, la superficie delle carte Luogo è meno riflettente di quanto visto nel gioco base: questo permette di evitare il fastidioso effetto specchio che sarebbe potuto nascere dall’illuminare le tessere con la torcia del cellulare.

Considerazioni

Analizzando questa espansione di Mystery House sono nate in maniera spontanea alcune riflessioni.La prima riguarda senza dubbio la difficoltà di gioco: onestamente riteniamo che la valutazione tre su cinque sia da rivedere leggermente al rialzo. Di fatto, almeno a nostro modo di vedere, alcuni enigmi arrivano almeno a quattro su cinque e sono stati in grado di tenerci decisamente testa, portandoci ben oltre ben oltre l’ora prevista per concludere questa avventura.Un altro aspetto da prendere in considerazione sono le intromissioni da parte dell’app. E qui il giudizio è nettamente diviso in base alla loro natura. Da una parte ci sono piaciute perché sono state in grado di rendere viva l’idea dell’Intelligenza artificiale che osserva, e ostacola, gli avventori.Meno positivo è invece il giudizio riguardo quelle che vanno a puntare in maniera mirata un singolo giocatore: talvolta il gioco seleziona, in base ad alcuni "parametri" (come l'età), uno specifico membro del gruppo a cui viene chiesto di risolvere, in completa autonomia, dei minigiochi: purtroppo questi, una volta risolti, non portano nessun beneficio alla risoluzione del mistero e di fatto hanno come unico effetto quello di estraniare un giocatore per uno o due minuti dall'avventura in corso. Effetto paradossalmente reso più evidente dal fatto che La Base Abbandonata è stata in grado di catturarci e coinvolgerci fin dal primo momento.Infine una piccola valutazione sul numero di giocatori: sebbene indicato come giocabile da uno fino a cinque partecipanti, riteniamo che questo tipo di Escape Room dia il meglio a partire da un minimo di tre partecipanti e che perda molto dell'esperienza proposta se affrontato in solitario.

Gioco adatto a

Trattandosi di un'espansione non giocabile senza il prodotto base, va da sé che La base Abbandonata è pensato per coloro che già possiedono Mystery House e vogliano affrontare una nuova sfidaPiù in generale, come tutti i giochi a tema Escape Room è adatto a chiunque voglia passare del tempo cercando di arrivare a dipanare il mistero dell’avamposto abbandonato, affrontando sfide di una certa complessità (a volte decisamente alta) collaborando e ragionando in maniera corale.Quanto all’esperienza dei giocatori questa espansione, anche grazie ad una difficoltà variabile delle sfide proposte, può soddisfare tanto i neofiti quanto i più esperti, lasciando forse fuori coloro che fanno di questo tipo di giochi la loro “ragione di vita ludica”.