Persephone X: la recensione del librogame

La collana fantascientifica di Aristea, Nuovi Mondi con Persephone X ci riporta nello spazio a pilotare astronavi e combattere!

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a cura di Jonny Fontana

La collana fantascientifica di Aristea, Nuovi Mondi, si arricchisce finalmente di un nuovo titolo. Si tratta di Persephone X, nuova fatica di Antonio Costantini, autore, tra gli altri, anche dei librogame “Alice Key e l’Origine del Mondo” e “Moriarty il Napoleone del Crimine”.Il volume è assolutamente slegato dal precedente numero della collana, Vesta Shutdown di Gabriele Simionato, costituendo un titolo indipendente che si svolge in un diverso universo narrativo. Se il precedente librogame si inseriva in un genere di fantascienza alla “Asimov”, incentrato sui problemi quotidiani dell’umanità del futuro, da sola di fronte all’immensità dello spazio profondo, si potrebbe sospettare che quella di Persephone X sia una fantascienza alla “Star Trek”, vuoi anche per le somiglianze dell’idea di base con quella di uno dei primi Fighting Fantasy di fantascienza, I Viaggiatori dello Spazio. In realtà, non è affatto così: quella di Persephone X, è una fantascienza decisamente “d’azione”, come si può intuire dal faccione del protagonista che appare in copertina, chiaramente ispirato dal divo dei film d’azione Dwayne Johnson, meglio conosciuto come The Rock.Più precisamente, in Persephone X intepreteremo il veterano della guerra solare William Hunter, detto Duke, alla guida dell’equipaggio di una nave spaziale mentre cerca di fermare l’invasione aliena che ha improvvisamente scosso il Sistema Solare.

Le guerre solari

Nel futuro di Persephone X, l’umanità ha da tempo ormai colonizzato tutti gli otto pianeti del sistema solare, non senza diversi attriti tra la madrepatria e le colonie. Infatti, sebbene ogni pianeta abbia nel tempo sviluppato una propria cultura, la Terra continua ad esercitare il proprio governo su tutte le colonie.Il malcontento è particolarmente vivo su Giove, pianeta che guiderà infatti una coalizione tesa a far dichiarare l’indipendenza delle colonie dal governo terrestre. Ha così inizio la Prima guerra solare, un vero e proprio conflitto armato, che si concluderà con il sorgere di due coalizioni indipendenti. Quella dei Pianeti Interni, formati dalla Terra, Mercurio, Venere e Marte, si contrappone alla fazione dei Pianeti Esterni, che comprende Giove, Saturno, Urano e Nettuno; fra le due si stende la Cintura asteroidale, ricca di rari minerali necessari a entrambe le fazioni.La fragile tregua fra le due fazioni non è però desinata a durare a lungo: proprio le rivendicazioni in merito allo sfruttamento della Cintura asteroidale fanno precipitare i rapporti diplomatici fino allo scoppio della Seconda guerra solare.Dopo ben 63 anni di guerra, il conflitto giunge al termine in seguito alla decisiva azione di un manipolo di veri e propri eroi, William Hunter e la sua squadra appunto, che da soli ribaltano le sorti della battaglia e causano la cosiddetta Caduta di Titano, satellite di Giove e quartier generale dei Pianeti Esterni, sancendo la vittoria della coalizione dei Pianeti Interni.

Tuttavia i lunghi anni di guerra hanno snervato e indebolito entrambe le fazioni, che si rendono conto di come l’umanità possa progredire solamente restando unita. Viene così proclamata una nuova forma di governo, il Nuovo Ordine Solare. L’organo principale del NOS è la Suprema Magistratura che si assicura che le leggi e la giustizia siano fatte rispettare in tutto il sistema grazie all’Editto Splendente, un nuovo corpo di polizia. Metà dei rappresentanti governativi risiedono sulla Terra e l’altra metà su Giove. A suggellare la ritrovata unità e a rappresentare un vero e proprio nuovo inizio, viene creato un nuovo calendario, che pone quale data d’inizio la Caduta di Titano, ribattezzata Battaglia di Titano per non infierire sulla coalizione sconfitta.Sono trascorsi solo 27 anni dalla Battaglia di Titano e dalla neonata riunificazione, quando un nuovo, inaspettato nemico mette a dura prova la tenuta del NOS. Una civiltà aliena, apparentemente proveniente dalla Nube di Oort, penetra nel sistema solare, abbattendone le fragili difese sino ad arrivare nei cieli di Saturno, dove viene fermata dalla flotta dell’umanità. Gli alieni non forniscono spiegazioni, né avanzano richieste: sterminano semplicemente chiunque blocchi la loro marcia inesorabile verso la Terra.Di fronte a un nemico così spietato, il comando richiama in servizio proprio gli eroi che già una volta misero fine ad una guerra, Hunter e la sua squadra.

Con un simile umorismo, potrei essere l'eroe di un film d'azione

Dopo le loro imprese, gli eroi della guerra solare hanno lasciato l’esercito e le loro strade si sono divise. Quanto a noi, William Hunter, Duke per gli amici, ci siamo ritirati su Venere, per la precisione nella lussuosa città turistica Settimo Cielo, per goderci la meritata pensione.Anche se non sembra, infatti, abbiamo già sessantatré anni: tuttavia, il nostro corpo è ancora possente e vigoroso, non dimostrando un’età superiore ai quarant’anni. Il motivo di tale prodigioso lento invecchiamento è dovuto proprio ad un evento accaduto quasi trent’anni prima, durante gli ultimi anni della Seconda guerra solare, un segreto custodito gelosamente dai membri della nostra squadra e che non abbiamo mai rivelato a nessuno.Ma la nostra pensione sta per venire bruscamente interrotta. Non facciamo in tempo ad aprire gli occhi dopo l’ennesima notte di bagordi, che veniamo contattati dall’Ammiraglio Kowalski, il nostro vecchio superiore durante la guerra. Quest’ultimo ci informa senza tanti convenevoli che, a causa della irrefrenabile avanzata degli alieni, gli eroi dell’ultima guerra sono stati richiamati alle armi. Per dimostrare che si fa sul serio, il generale ci comunica che il nostro sostanzioso vitalizio è stato appena revocato, come ci conferma anche il Primo Giudice di Settimo Cielo: in poche parole, siamo appena stati sfrattati.

Sembra che non abbiamo scelta. Poniamo però le nostre condizioni: primo, riavremo il nostro grado di comandante, non vogliamo nessuna promozione; secondo, avremo bisogno della nostra vecchia squadra.Non abbiamo ancora finito di parlare che la porta del nostro appartamento si apre per lasciare entrare un uomo alto e snello, dai corti capelli biondi e gli occhiali (e pronto a provarci spudoratamente con chiunque incontri): altri non è che Jason “Matto” Matrix, il nostro tenente durante la guerra. Ora lavora nel corpo di polizia dell’Editto Splendente come capitano, ma è pronto a riprendere il suo grado di tenente ai nostri ordini.Dopo avere rapidamente congedato Kowalski, ti assicuri che Matrix abbia mantenuto il segreto su quello che vi è accaduto durante la guerra. Dopo esserti accertato che è così, vi dedicate ai preparativi per la partenza. La prima cosa da fare è assicurarsi di avere tutto l’equipaggiamento adatto alle battaglie che vi attendono. Poi sarà necessario viaggiare per i pianeti interni alla ricerca degli altri due membri della squadra che ancora mancano all’appello: Pugno e Pulcino.

Il sistema di gioco

Come Aristea ci ha abituato da tempo, il regolamento di Persephone X unisce una creazione strategica del personaggio con un pur limitato ruolo del caso, lasciato alla classica coppia di dadi a due facce.Innanzitutto, il nostro Comandante William “Duke” Hunter, dispone di 30 Punti Salute che, come ovvio, diminuiranno quando saremo feriti e aumenteranno se ci cureremo, ma non potranno in alcun caso superare il valore iniziale di 30 punti. Al contrario di quanto avviene solitamente nei librigame, qualora i nostri Punti Salute giungano a zero, saremo sì “morti”, ma grazie alla forza sovrumana di Duke questo non significherà concludere la missione. Ripristineremo pertanto i nostri Punti Salute a 30 e barreremo uno dei teschi nella sezione “Ucciso in Azione” sul Codex Personaggio, azione che avrà delle ripercussioni sul punteggio finale.Disponiamo poi dell’Abilità, inizialmente sempre pari a 6. Questo punteggio rappresenta genericamente tutte le nostre capacità straordinarie, e verrà in gioco quando saremo chiamati a superare delle prove, eventualmente in congiunzione con i Punti Specialità.Questi ultimi, come si evince dal nome, indicano le nostre abilità specifiche e si suddividono in Mischia, Mira e Comando. Mischia indica quanto Duke è temibile nel combattimento, quando si tratta di sparare a bruciapelo o a menare le mani. Mira indica la nostra capacità nel puntare ad un nemico lontano, astronavi comprese. Comando, infine, sta ad indicare quanto siamo ancora in grado di comandare un’astronave e di farci seguire dai nostri uomini, dopo tutti gli anni di riposo trascorsi. Disponiamo di 5 punti Specialità, da ripartire a piacimento.Per riuscire a superare i vari ostacoli che ci troveremo di fronte durante l’avventura, saremo chiamati ad effettuare numerose Prove, ciascuna caratterizzata da un numero che ne indica la Difficoltà. Il metodo per affrontarle è il seguente: dovremo lanciare due dadi da sei facce, sommare fra loro i risultati e alla somma così ottenuta aggiungeremo il numero della Difficoltà; questo totale finale andrà raffrontato alla nostra Abilità. Se il totale sarà uguale o inferiore alla nostra Abilità, avremo superato la prova, al contrario l’avremo fallita.Alcune prove potrebbero chiamare in causa una nostra Specialità: in quel caso, il totale dato dal lancio dei dadi e della Difficoltà, andrà confrontato con la somma data dal nostro punteggio di Abilità e dalla Specialità applicata tra Mischia, Mira e Comando.

Come in ogni librogame vecchio stampo, e ancora di più in un librogame che si rifà ai film d’azione, non possono mancare i combattimenti, che si svolgono in pratica come le altre prove.Ogni nemico che affronteremo è caratterizzato dai suoi Punti Salute, dalla sua Difficoltà e dai suoi Danni. Per affrontarlo, dovremo lanciare 2 dadi, sommare fra loro i numeri usciti ed aggiungere alla somma la Difficoltà del nemico; il totale così ottenuto dovrà essere confrontato con il totale dato dalla nostra Abilità e dalla nostra Specialità di Mischia o Mira (a seconda che il combattimento si stia svolgendo, rispettivamente, a corpo a corpo o a distanza). Se il primo totale è inferiore o uguale al secondo, avremo vinto noi lo scontro, ed infliggeremo il nostro punteggio di Danno ai Punti Salute del nemico. Se, viceversa, il primo totale è superiore al secondo, avremo perso lo scontro: subiremo quindi una perdita di Punti Salute pari al Danno nemico. Come si vede, quindi, non è possibile che uno scontro si concluda in “parità”.Il nostro punteggio di Danno, se siamo disarmati, è pari ad 1, ma durante la missione avremo l’occasione di recuperare diverse armi, alcune adatte solo agli scontri ravvicinati, altre solo agli scontri a distanza. Ogni arma ha un proprio Danno (ovvero quello che andremo ad infliggere al nemico quando vinceremo uno scontro), un bonus ad una Specialità tra Mischia e Mira (da applicare alla nostra Specialità quando usiamo l’arma in combattimento) e un Funzionamento speciale, che si applica quando lanciando i dadi durante uno scontro – otteniamo lo stesso numero con i due dadi (il Funzionamento a volte può essere vantaggioso, a volte problematico).Poiché, come detto, in alcune occasioni non saremo soli ma accompagnati dai membri della nostra squadra, alcuni combattimenti potrebbero svolgersi in team. In questo caso – oltre ad ottenere eventuali bonus forniti dai nostri compagni – se verremo feriti, i Danni subiti dovranno essere ripartiti fra tutti i membri della squadra, arrotondati per difetto, ma senza scendere mai sotto il minimo di 1 Danno. Nella sfortunata eventualità in cui un nostro compagno dovesse perdere tutti i Punti Salute, dovremo annerire uno dei teschi della sezione Ucciso in Azione e non considerare più la scheda del personaggio in questione per il resto della partita.Completano le regole gli Oggetti (non c’è limite a quanti ne possiamo portare), i Codici (servono per tenere traccia delle azioni che abbiamo compiuto) e gli Obiettivi (eventi particolari associati ad un numero, che ci permetteranno di ottenere un finale speciale).Infine, nel corso della storia, verranno introdotte ulteriori regole, in particolare relative agli scontri tra astronavi. Per cominciare, pertanto, non c’è bisogno di sapere altro che le regole sopra indicate: tutto il resto verrà introdotto mano a mano che ne sorgeranno le esigenze di trama.

Persephone X nel dettaglio

Il librogame è suddiviso in diverse parti, quasi veri e propri tempi di un film, ciascuna dedicata a un diverso “obiettivo” e che spesso introducono delle nuove regole specifiche per quella sezione dell’avventura. Ciascuna parte, inoltre, è introdotta da un interludio, che mostra ciò che avviene in nostra assenza e da un diverso punto di vista.La prima parte si svolge tra i pianeti interni del sistema solare, mentre insieme al nostro secondo, Matto Matrix, andiamo in cerca degli altri membri della nostra squadra, Pugno e Pulcino. Questa fase dell’avventura è quella che senza dubbio strizza l’occhio al genere cyberpunk, tra gigantesche città, corporazioni dalla dubbia morale e corpi di polizia indolenti e corrotti.Una volta che avremo con successo recuperato l’aiuto degli ultimi due membri della squadra (oppure no…), avrà inizio la seconda fase, nella quale si darà inizio alla controffensiva nei confronti degli alieni invasori. Qui verranno quindi introdotte le nuove, ulteriori regole già accennate, relative in particolari ai bonus conferiti dai compagni di squadra e, soprattutto, ai combattimenti tra astronavi. Innanzitutto, ogni componenti del nostro team ci fornirà un bonus aggiuntivo ad una specialità quando dovremo effettuare una prova corrispondente. Per quanto riguarda, invece, la nostra navetta spaziale, l’Uguaglianza, pardon, la Lama di Rasoio, questa ha due diversi tipi di armamenti: armi leggere con Disgregatori e armi pesanti con Missili al Plasma.In questa seconda parte l’azione entra nel vivo, in quanto ci troveremo faccia a faccia con la minaccia aliena, tra missioni di infiltrazione e sabotaggio e veri e propri scontri stellari tra la nostra navetta e le astronavi del nemico, in una sezione carica di adrenalina.Una volta ottenuto un vantaggio strategico sugli avversari, sarà il momento di portare la guerra da loro: avrà così inizio la terza e ultima parte dell’avventura.In tutto questo l’autore ha persino introdotto una “quarta” parte, un vero e proprio flashback che ci riporta a 27 anni prima, per svelare il segreto nascosto nel passato degli eroi della Seconda guerra solare. Costantini è stato così attento da ridurre, per questa sezione, i punteggi di Hunter, in quanto non ancora in possesso delle doti straordinarie che avrà per il resto del volume.Dalla breve disamina della struttura del librogame qui effettuata, si può vedere come il volume offra diverse esperienze di gioco, in vere e proprie sottofasi, ciascuna caratterizzata da una ben precisa situazione e con un regolamento su misura. In tal modo, l’attenzione del lettore è sempre garantita e la sensazione di novità una costante per tutta l’avventura. Persephone X avrebbe potuto correre il rischio di essere una sequela di scontri armati con alieni, oppure un susseguirsi di monotoni scontri tra astronavi: invece, queste situazioni sono sì presenti, ma pienamente giustificate dalla trama e senza mai divenire pesanti o ripetitive.

Come già anticipato, è chiaro l’intento che l’autore si è prefissato con Persephone X, ovvero quello di fornire al lettore una esperienza che richiamasse alla mente il genere cinematografico del film d’azione, che ha avuto un evidente successo negli ultimi anni, fornendo prestazioni ad alto contenuto di adrenalina, ma mantenendo sempre un tono ironico e spiazzante, con un genere di umorismo adatto a tutta la famiglia. Il maggiore esponente di tale genere negli ultimi anni altri non è che Dwayne Jonhson/The Rock: non è un caso, dunque, che William Hunter abbia fattezze che richiamano pacificamente il suo “collega” di Hollywood.Le battute tipiche di questi film d’azione sono presenti in abbondanza, soprattutto nelle prime fasi di gioco, dove i dialoghi del protagonista e dei comprimari sono spesso strafottenti, ironici e sopra le righe, arrivando quasi ad infrangere la quarta parete. Tuttavia, non si deve credere che l’autore abbia esagerato con questo tono, che avrebbe rischiato di rendere il librogame un divertissement fracassone. Al contrario, ironia e serietà sono dosati con attenzione e mai utilizzate a sproposito. Le prime fasi del gioco sono anche quelle in cui le battute e le scene al fulmicotone si sprecano, e contribuiscono a dare un tono adrenalinico all’avventura. Ma mano a mano che le cose si fanno serie e si entra nel vivo della guerra, dove la posta in palio è non solo la nostra vita ma quella dell’umanità, anche il tono umoristico si fa dimesso, per lasciare spazio a maggiore pathos e alla dovuta emotività.L’autore è anche stato attento ad inserire una motivazione per le doti straordinarie dei protagonisti e della loro estrema resilienza di fronte ad avversità che piegherebbero un umano qualunque (aspetto spesso sottovalutato dai film di genere, in quanto considerato un vero e proprio thopos); un tocco di coerenza narrativa senza dubbio apprezzabile.Le citazioni – com’è consuetudine dell’autore - ad ogni opera fantascientifica ormai entrata nella cultura pop si sprecano: è possibile riconoscere, tra le altre, citazioni ad Alien, Syndicate, Neon Genesis Evangelion, Warhammer 40K, StarCraft e tanti altri.Non manca poi, come detto, il calcolo del punteggio finale. Quest’ultimo è dato semplicemente dal numero dei teschi “Ucciso in Azione” che avremo annerito. Inoltre, potremo collezionare alcuni Obiettivi speciali, ciascuno collegato ad un numero: se li avremo ottenuti tutti, saremo quindi in grado di leggere un finale top secret.Sfortunatamente, non tutto è sfruttato alla perfezione. La gestione dell’equipaggio ed i combattimenti in astronave, principale motivo di novità del librogame, non sono sfruttati quanto avrebbero potuto. Dopo un’introduzione in grande stile ed il loro utilizzo nel pieno dell’azione, le regole extra vengono rapidamente messe da parte per far tornare i riflettori esclusivamente su Duke Hunter. E’ pur vero che questo è il protagonista della storia, ma data la rilevanza data nell’antefatto all’intera squadra, sarebbe stato senz’altro più piacevole (nonché originale) passare maggior tempo insieme a loro.Infine, dal punto di vista grafico, si segnalano le gradevoli schede personaggio (ridenominate Codex), una per ciascun membro dell’equipaggio, astronave compresa, e le illustrazioni di Katerina Ladon, ormai sinonimo di elevata qualità.

Conclusioni

Una cosa va detta: se con questo suo nuovo librogame fantascientifico l’autore voleva convertire in librogame il “feeling” di un film d’azione – con una strizzata d’occhio alla commedia per tutta la famiglia - c’è senza dubbio riuscito. Tuttavia, non bisogna credere di essere davanti a un librogame “fracassone”, che non si prende mai sul serio; al contrario, l’autore sa quando premere sul pedale della commedia, e quando mantenere un tono serioso come le circostanze richiedono.In Persephone X interpreteremo William “Duke” Hunter, eroe della Seconda guerra solare, durante la quale lui e i componenti della sua squadra hanno misteriosamente ottenuto doti sovrumane.

Dopo anni di meritato riposo, siamo forzatamente richiamati in servizio, dopo che una flotta aliena invade il sistema solare ed avanza spietata verso la terra. Ma per farlo, non saremo soli: la prima cosa da fare, infatti, sarà recuperare i membri della nostra squadra. In seguito, avremo a disposizione la nostra navetta spaziale personale.Le novità principale librogame sono la gestione dell’equipaggio e dell’astronave, introdotte mano a mano nella storia (anche se non sfruttate quanto sarebbe stato possibile). Il sistema di gioco può inizialmente sembrare complesso, soprattutto agli occhi dei nuovi lettori, ma l’"immortalità” del protagonista sopperisce alle difficoltà in cui un lettore alle prime armi potrebbe incappare. Consigliato a chi ama librogame adrenalinici e sopra le righe.