Recensione: Crypt, diventare ricco facendo il tomb raider

Crypt è un gioco di set collection e piazzamento dadi con elementi di push your luck per 1-4 giocatori: come eredi del defunto Re, i giocatori invieranno i propri servitori nella cripta a recuperarne i tesori per poter aumentare la propria fortuna, in un gioco semplice da imparare e veloce da giocare.

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a cura di Andrea Vitagliano

Crypt, edito nella sua versione italiana da Gate On Games,  si rivela come un gioco rapido ed interessante, con alcune idee innovative in grado di divertire sia il giocatore alle prime armi che l'appassionato di boardgame.  Denotato dalla presenza molto forte dell'elemento fortuna e da una spiccata interazione diretta tra giocatori, è un prodotto dalla spiccata componente tattica nel quale bisogna continuamente adattare il proprio gioco a quello che succede sul tavolo turno dopo turno ed in cui parte integrante del divertimento è proprio data dal continuo tentativo di mettere i bastoni tra le ruote ai propri avversari.

Il prodotto si presenta come un piazzamento dadi e set collection per 1-4 giocatori: nei panni degli eredi del defunto re, i giocatori dovranno utilizzare i dadi per mandare i propri servitori a raccogliere i tesori seppelliti nella cripta reale ed accrescere quindi la propria fortuna, cercando di prendere i tesori più ricchi prima dei propri avidi fratelli, anche a costo di sforzare troppo i propri servitori.

Il gioco ha un regolamento facile, poche componenti in una scatola molto compatta e si gioca in partite brevi, al di sotto della mezz'ora. Rientra quindi a pieno titolo nella categoria dei filler.

Long live the king

La cripta del defunto Re è composta da un mazzo di un numero variabile di tesori di sei tipi diversi, con valori compresi da 1 a 4 monete. Ad ogni turno, un certo numero di tesori verranno messi a disposizione per i nostri predatori di tombe medievali ed i giocatori dovranno decidere come assegnare i propri dadi - cioè i propri servitori - per recuperare i tesori.

Il meccanismo di piazzamento dadi si discosta da altri titoli che sfruttano questa meccanica. Dai titoli classici come Kingsburg fino ai più recenti Grand Austria Hotel o Pulsar 2489,  il giocatore deve tirare dei dadi ad inizio turno e poi ottimizzare le proprie azioni sfruttando i risultati ottenuti. Portata al limite, questa meccanica diventa un puzzle game, come nell'ottimo Ganz Schön Clever.

In Crypt, invece, il giocatore decide i valori da assegnare ai propri servitori/dadi per conquistare i tesori disponibili, ma più alto è il valore del dado scelto, più è probabile che il proprio servitore diventerà esausto al termine del turno: dopo aver recuperato il tesoro, infatti, il giocatore dovrà tirare i dadi senza superare il valore utilizzato, perdendo tutti i dadi con valore superiore. Non si tratta quindi di un puzzle, ma di un gioco di asta con elementi di push your luck: usare dadi di valore troppo alto vuol dire quasi sicuramente perderli e dover spendere un turno per recuperarli dalla riserva dei servitori esausti.

Ad aggiungere ulteriore incertezza, almeno uno dei tesori sarà sempre coperto e - a meno di poteri speciali - chi lo vorrà conquistare lo farà senza conoscerne il valore, ma solo il tipo.

Parenti Serpenti

Oltre ad una forte componente di fortuna, Crypt offre una forte interazione tra i giocatori. Sebbene i tesori disponibili siano sempre in numero superiore ai giocatori, ognuno di essi ha tre dadi da investire e spesso ci si trova a scontrarsi sugli stessi Tesori. Ed è proprio questo il meccanismo che alimenta la meccanica di push your luck: per ottenere un tesoro già reclamato da un avversario, il giocatore può scegliere di usare un solo dado con valore più alto del dado avversario, con il rischio di sforzare il proprio servitore; oppure può decidere di concentrarsi su meno tesori e scalzare il dado avversario usando più dadi di valore basso, ma con valore totale più alto del valore dell'avversario, così da diminuire il rischio di perderli per il turno successivo.

Essere scalzati non è per forza un male: il giocatore infatti che viene scalzato da tutti i tesori non perde completamente il turno ma recupera i dadi esausti, giocando quindi il prossimo turno al massimo delle possibilità.

Più si è, meglio è

Crypt funziona molto bene in 3 o 4 giocatori proprio perché le possibilità di interagire con gli avversari sono molte. Il meccanismo di gioco in realtà funziona bene anche per numeri più alti di giocatori, ma poiché servono componenti in più -  dadi e carte tesoro - serve una seconda scatola di Crypt per poter giocare fino ad 8 giocatori.

Per gli stessi motivi, il gioco non scala altrettanto bene in 2 giocatori: anche se il numero più limitato di tesori disponibili per turno fa sì che i due giocatori debbano disturbarsi a vicenda, non c'è lo stesso brio che si ha da 3 giocatori in su.

La stessa modalità in solitario - la variante Figlio Unico - altro non è che una versione a 2 giocatori con un automa, il Fantasma del Re, che assegna dadi con valori casuali ai premi più alti, in maniera forse un po' meccanica e priva di anima.

Sia la variante per 5+ giocatori che altre varianti interessanti, come una modalità a 2 giocatori cooperativa sono disponibili da scaricare in PDF sul sito ufficiale del gioco - anche se solo in lingue inglese e francese - oppure comodamente tradotte in italiano dall'editore GateOnGames e acquistabili come copia cartacea sullo store DungeonDice.it.

Doppia coppia di Arazzi e Idoli

Oltre al valore in monete - i punti vittoria finali - i tesori raccolti sono di tipo diverso, come idoli, manoscritti, vasellame e persino resti ed ossa. Raccogliere tesori di tipo diverso permette ai giocatori di utilizzare i poteri speciali messi a disposizione dai sei Mercanti di Tesori: alcuni Mercanti forniscono punti aggiuntivi a fine partita al giocatore che ha il maggior numero di Tesori di un certo tipo, oppure forniscono un'abilità speciale rivelando determinati Tesori.

I sei Mercanti nella scatola hanno tutti due lati, lato A e lato B, ciascuno con un potere diverso, per un totale di sessantaquattro combinazioni diverse di poteri disponibili, un numero che sembra sufficiente ad assicurare partite sempre diverse, anche se in realtà ciascun mercante richiede sempre solo un tipo di Tesoro. Per una maggiore variabilità si sarebbe potuto chiedere un numero maggiore di Mercanti, magari sfruttando anche combinazioni di Tesori di tipo diverso.

La presenza dei Mercanti fa sì che la corsa ai Tesori non sia sempre e solo dettata dal loro valore in monete: capita spesso che più giocatori si combattano per raccogliere un Tesoro di valore medio o anche minimo, ma di un tipo utile a completare un set per attivare un Mercante o per puntare al bonus finale.

I tesori rivelati - cioè voltati a faccia in su dalla propria riserva - non vengono sprecati e valgono comunque il proprio valore in monete al termine del gioco.

Ad eccezione di alcuni Mercanti, che concedono il proprio bonus solo al primo giocatore a reclamarlo, molti Mercanti possono essere usati più volte e da ogni giocatore che possieda sufficienti Tesori coperti del tipo richiesto e quindi non è necessario utilizzarli non appena si hanno i requisiti ma si può spesso attendere il momento più vantaggioso.

I poteri messi a disposizione dai Mercanti non sono particolarmente forti al punto da sbilanciare il gioco, quindi è un bene che i set utilizzati per pagare non vengano persi dal conteggio dei punti vittoria, anche se la scelta di quale tesoro sacrificare per usare le abilità avrebbe generato delle scelte interessanti durante la partita.

Materiali

Crypt è un gioco molto compatto. Nella scatola, grande poco più di quella di un iPhone 6, sono contenuti:

  • 12 dadi
  • 48 carte Tesoro
  • 6 carte Mercanti
  • 2 carte Torcia - per stabilire primo ed ultimo giocatore di turno
  • 4 carte Giocatore

Le carte sono di buona qualità, pesanti e con un bell'effetto telato.

La realizzazione grafica salta subito all'occhio: la scatola ricorda proprio il sarcofago del defunto Re e, una volta aperta, si vede subito il manuale di gioco con in copertina il Re seppellito nella sua armatura e circondato di tesori; quando però si svuota la scatola, sul fondo si vede chiaramente il povero Re spogliato di tutte le sue reliquie, persino dei suoi stivali!

Conclusioni

Crypt è un buon filler, con alcune idee molto interessanti. Con la presenza molto forte dell'elemento fortuna e con l'interazione diretta tra giocatori, è un gioco molto tattico, in cui bisogna continuamente adattare il proprio gioco a quello che succede sul tavolo turno dopo turno ed in cui ci si diverte proprio a mettere i bastoni tra le ruote agli avversari. Per questo motivo è un gioco consigliato a chi cerca esperienze simili a quelle di altri giochi di dice placement come Kingsburg, ma con una durata ed una complessità inferiore - caratteristiche che potrebbero renderlo appetibile anche a giocatori abituati a giochi più strategici ma che vogliono aggiungere un po' di azzardo alla propria esperienza di gioco. La rigiocabilità è buona, mentre la scalabilità ha dei limiti: in 2 giocatori è quasi preferibile giocarlo con la variante ufficiale cooperativa, mentre per giocare in più di 4 giocatori è necessario acquistare una seconda scatola del gioco.