L’Apprendista Negromante: la recensione di un librogame di esplorazione e dark fantasy

L’Apprendista Negromante di Mauro Longo è un librogame che propone una missione ambientata in una pericolosa valle piena di pericoli ed orrori.

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a cura di Mabelle Sasso

L’Apprendista Negromante è un librogame di Mauro Longo, edito da Space Orange 42 pubblicato tra le novità della casa editrice presentate durante lo scorso Lucca Comics & Games. Si tratta di un libro di ambientazione dark fantasy, in cui il lettore dovrà impersonare un giovane apprendista di un potente negromante.

Aspetto del libro

L’Apprendista Negromante è un libro brossurato che si distingue subito per il suo formato particolare: il suo design richiama la grafica delle copertine dei vecchi titoli EL, ma ne prende anche le distanze grazie al formato più grande che consente di sfogliare agevolmente il libro, operazione essenziale in ogni librogame.

L’altro lato della medaglia sarà però costituito da una debolezza strutturale tipica dei formati brossurati: come si può infatti vedere dalla nostra copia, la copertina risulta rovinata dagli agenti atmosferici come l’umidità e il semplice trasporto all’interno di una borsa. In questo senso se siete persone legate all’integrità dei propri libri sappiate che L’Apprendista Negromante sarà un volume adatto a letture “da combattimento”, in tutti i sensi.La copertina è caratterizzata da un illustrazione dark fantasy in grado di suscitare da subito curiosità: osservandola si possono pregustare le gesta dei possibili eroi della storia, raffigurati alle prese con un manipolo di non morti.

Il sistema di gioco

All’interno del libro si troveranno un riferimento al Venture System, un sistema di librogame aperto e gratuito ideato da Mauro Longo (già autore di questo volume) e da Umberto Pignatelli. Il Venture System si caratterizza per l’assenza dell’elemento causale, come i dadi o la Tabella del Destino di deveriana memoria, ma si concentra invece sulla gestione delle risorse a disposizione del protagonista del librogame.

Mappa e scheda

Proseguendo con la lettura, incontreremo le due pagine dedicate alla mappa e alla scheda del personaggio. Questi due elementi sono impaginati in modo funzionale utilizzando una doppia pagina. La mappa della Valle dei Morti strizza l’occhio alla "old school" dei giochi di ruolo, grazie alla sua rappresentazione grafica esagonale che ricorda il D&D "scatola rossa" (BECMI), mentre la scheda è molto intuitiva e riassume tutte le informazioni necessarie a garantire una buona giocabilità del libro.

Introduzione a L’Apprendista Negromante

L’introduzione del libro ha lo scopo di collocare questa storia all’interno dell'ambientazione di Ultima Forsan, gioco di ruolo horror ad opera di Mauro Longo e Giuseppe Rotondo, ambientato in un 1500 alternativo in cui l’Europa è assediata dai non morti. Il gioco, tutto italiano, è stato nominato nel 2014 tra i finalisti del premio Gioco di Ruolo dell’Anno di Lucca Comics & Games.

Il libro game è ambientato nella Valle dei Morti, una valle immaginaria che si trova alle pendici delle Alpi nei Domini di Terraferma veneziana.In un libro game classico ci si aspetterebbe una cospicua sezione di introduzione all’ambientazione, al personaggio, alle regole di combattimento e ai vari aspetti meccanici di gioco, ma tra le innovazioni di questo titolo c’è un approccio in media res, nel quale tutte le meccaniche di gioco vengono spiegate con il dipanarsi della storia.Sarà da subito chiaro che il protagonista della storia sarà l’apprendista negromante a cui fa riferimento il titolo. Il libro consentirà al lettore di scegliere tra tre diversi apprendisti, tutti ben caratterizzati sia come abilità sia come background originali e diversi: non si tratta infatti della classica triade guerriero, ladro e mago, ma di personaggi più intriganti e non banali.

L’avventura nella Valle dei Morti

Le stesse caratteristiche dei personaggi (punti di forza e debolezze) saranno funzionali alla trama e ognuno di essi avrà un equipaggiamento personalizzato per adempiere alla missione assegnata. Parlando della missione, questa appare in principio molto lineare, perché si tratterà “semplicemente” di addentrarsi nella Valle dei Morti per recuperare una serie di ingredienti di cui il nostro maestro negromante ha bisogno per i suoi esperimenti. Con il passare dei paragrafi questa mansione semplice risulterà via via sempre più complessa ed intricata, quando dovremo affrontare le insidie, i mostri e i pericoli che si annidano nella valle.Tre elementi in particolare faranno risaltare questo libro sugli altri:

  • approccio open world
  • gestione del tempo
  • gestione delle risorse

Per esplorare la valle dei morti dovremo muoverci sulla mappa esagonale riportata all’inizio del libro, ogni esagono è numerato e tale numero coinciderà a quello del paragrafo corrispondente. Nei primi paragrafi verranno forniti degli indizi su dove si potranno trovare alcuni ingredienti, starà però allo spirito di deduzione e avventura del lettore trovare la strada migliore tra i 48 diversi esagoni della mappa, per raggiungere i punti di interesse per il personaggio.Spostarsi da un esagono all’altro richiederà tempo e farà muovere il contatore del tempo, una sorta di clessidra virtuale, di una o due tacche. Ogni 18 tacche si dovrà andare ad un paragrafo predefinito, che scandirà il tempo della giornata, facendovi avvicinare sempre di più al tramonto (cioè la tacca numero 54), momento in cui i non morti imporranno il loro dominio assoluto sulle terre.La vastità della mappa e lo scorrere del tempo creano una sensazione di urgenza che farà correre il lettore da un paragrafo all’altro e renderà significativa ogni scelta.Ad aumentare la sensazione di rilevanza delle nostre azioni sarà anche il sistema di gestione delle risorse: la combinazione tra le caratteristiche del personaggio e l’utilizzo del proprio punteggio di vigore permetteranno di valutare la difficoltà di ogni sfida e decidere se affrontarla o meno, pagandone il prezzo attingendo alla risorsa del vigore. In alternativa sarà possibile attingere a una seconda risorsa, rappresentata da portafortuna chiamati Oboli di Caronte, che permetteranno di superare automaticamente le sfide. Infine, ad aiutare il personaggio ci saranno una serie di oggetti, spesso non banali, che daranno un vantaggio nelle sfide.

L’atmosfera del racconto è cupo e orrorifica, ma mai opprimente, mantenendo una tensione costante, senza eccedere né nel grottesco, né nel macabro.Le sfide, e in generale la risoluzione della trama, saranno molto impegnative e, probabilmente, il lettore dovrà ripercorrere i propri passi diverse volte per riuscire a portare a termine la missione. L’avventura presenterà diversi possibili finali a seconda di quali ingredienti e altri oggetti particolari si sono trovati nel corso dell’esplorazione.