Recensione Labyrinth: Il Gioco d'Avventura, 13 ore nel labirinto insieme al Re dei Goblin

Labyrinth: Il Gioco d'Avventura è un gioco di ruolo ambientato nel mondo dell’indimenticabile film fantasy di culto di Jim Henson e Brian Froud.

Avatar di Mabelle Sasso

a cura di Mabelle Sasso

Arriva in italiano Labyrinth: Il Gioco d'Avventura! Labyrinth di Jim Henson: il Gioco di Avventura, per brevità Labyrinth, è un gioco di ruolo ambientato nel mondo dell’omonimo film fantasy di culto di Jim Henson e Brian Froud. Il gioco è stato ideato da Ben Milton e Jack Cæsar e pubblicato da River Horse Games. Durante gli Ennies Awards 2020 il gioco è stato premiato con due riconoscimenti:Best Family Game / Product (gold) e Best Cartography (silver). In Italia il gioco è localizzato da Need Games!.

Struttura del manuale

L’edizione localizzata da Need Games! ripropone gli elementi tipografici del manuale inglese ed è impreziosita da una copertina rossa di stoffa che replica il libro di Sarah visto nel film del 1986 e contiene al suo interno un segnalibro trasparente e due dadi speciali che troveranno alloggio all'interno del manuale. Si tratta quindi - oltre che ovviamente di un prodotto dedicato ai giocatori di ruolo -  anche di un oggetto in grado di fare la gioia di ogni appassionato del film e collezionista di manuali.

Il manuale di Labyrinth è diviso in 4 parti; la prima è un'introduzione alle regole base del gioco, rivolta sia ai giocatori che al narratore, che in questo gioco ricopre il ruolo del Re (o Regina) dei Goblin. In questa parte è tratteggiata l’ambientazione, è spiegata la creazione dei personaggi e sono introdotte le regole di base.La seconda parte è riservata invece al Re o Regina dei Goblin e approfondisce nel dettaglio le meccaniche di gioco e gli strumenti a disposizione per sviluppare la narrazione condivisa. La terza parte è quella più consistente (ben 210 pagine!) e raccoglie un’avventura che ricostruisce con perizia ogni singola parte del Labirinto. Gli elementi iconici del film come luoghi, situazioni e abitanti della caratteristica dimensione fantastica sono trasposti con cura, rendendo alla perfezione le situazioni del film nel contesto del gioco di avventura. In chiusura di manuale trova posto una sezione denominata “Cassetta degli Attrezzi” in cui si trovano alcuni utili strumenti riservati al Re dei Goblin come il bestiario ed esempi di trappole, ostacoli, incontri e oggetti casuali.

Ambientazione

Labyrinth è un film fantasy in cui Sarah (Jennifer Connelly) si trova a dover attraversare un misterioso e pericoloso Labirinto per salvare il suo fratellino Toby, rapito da Jareth, il Re dei Goblin (David Bowie). Per riuscire in questa difficile impresa la ragazza avrà solo 13 ore di tempo prima che il bambino sia perduto per sempre.

Prendendo ispirazione da questi eventi il gioco d’avventura vi consentirà di creare la vostra storia all'interno del Labirinto. Ovviamente non sarà possibile giocare nei panni di Sarah, dei suoi amici e Jareth, perché questa storia è già stata raccontata, tuttavia il manuale spiega perfettamente come creare nuove storie e nuovi eroi.I giocatori potranno scegliere tra diverse stirpi ispirate a quelle del film, come il Bestione Cornuto, il Cavaliere del Tempo Che Fu, il Fiammetto, il Goblin, il Nano, il Verme e l’Umano.Le diverse creature a disposizione dei giocatori riprendono in tutto e per tutto i protagonisti del film: Bubo è un Bestione Cornuto, Sir Didimus un Cavaliere del Tempo Che Fu, il Fiammetto è uno delle creature che spaventa Sarah in grado di staccare arti e testa, il Goblin è ovviamente uno dei tanti abitanti della città di Goblin, il Nano si rifà a Gogol, mentre il Verme ricorda l’adorabile creatura dall'accento francese che abita all'inizio del Labirinto.

Sistema di gioco

Labyrinth è un improntato alla narrazione e alla collaborazione tra giocatori. A supportare questa scelta stilistica troviamo una creazione del personaggio che richiede davvero poco tempo.Lo scopo del gioco, esattamente come accade nel film, sarà quello di riuscire ad arrivare al centro del labirinto e affrontare direttamente il Re dei Goblin. Per riuscire in questa impresa i giocatori avranno a disposizione 13 ore. Questo aspetto rende collaborativa ogni partita di questo gioco di avventura fin dal principio. Saranno infatti i giocatori a stabilire il motivo che li porterà a sfidare il Labirinto e il suo sovrano.

Anche se questo gioco ha molti punti di contatto con i più tradizionali e famosi gdr il compito del Re dei Goblin è particolare, in quanto fonde in sé il ruolo dell'avversario principale del gioco, il compito del narratore e quello del regista del gioco che deve creare situazioni nelle quali i giocatori possano dare il meglio e brillare, emozionandosi per i loro risultati senza subire alcuna frustrazione (abbiamo trovato in questo senso molto bello da leggere il paragrafo "Fare il tifo per i giocatori").

Il Re dei Goblin, in qualità di narratore, dovrà raccontare l'avventura e le situazioni in cui si troveranno i personaggi attraverso uno schema fatto di capitoli e di scene, che sono reminiscenti dei giochi di ruolo più narrativisti. Il manuale è accompagnato dall'avventura composta da cinque capitoli, a difficoltà crescente, ciascuno articolato in una ventina di scene diverse. Colpisce molto la dovizia di particolari e il grande senso di amore per il film che traspare in ogni capitolo. Come in ogni gioco di ruolo niente impedirà al Re dei Goblin di creare i propri contenuti originali per nuove partite.

Molto particolare e rapida è la creazione dei personaggi. Ogni personaggio sarà caratterizzato da 5 elementi: la stirpe, i tratti, i difetti, l’equipaggiamento e uno scopo. Questi parametri definiscono l’intero personaggio e stabiliscono anche le motivazioni e le istanze che ne guideranno le azioni durante la partita.La creazione dei personaggi dovrebbe avvenire durante una sessione apposita in cui i giocatori potranno confrontarsi tra di loro, sotto la supervisione del Re dei Goblin; questo momento servirà anche a stabilire cosa il Re dei Goblin ha sottratto al gruppo.

Una parte importante del gioco è costituita dai difetti che rendono i personaggi più interessanti e tridimensionali. Alla base della filosofia di questo gioco vi è un concetto tipico dei giochi narrativi, dove i difetti ed i fallimenti sono elementi da valorizzare perché aggiungono valore alla storia. Pur mantenendo le regole volutamente semplici, le meccaniche principali ricordano alla lontana alcuni aspetti peculiari di giochi più strutturati come D&D Quinta Edizione. Nel dettaglio ci riferiamo a aspetti simili al vantaggio/svantaggio e la cosiddetta bounded accuracy, ovvero la determinazione della difficoltà delle sfide indipendente dal livello del personaggio.

Anche l’approccio alle meccaniche rispecchia i toni estremamente amichevoli che permeano tutto il gioco. Questo porta ad un coinvolgimento del lettore reminiscente di alcuni classici come “D&D Scatola Rossa” o “Uno Sguardo nel Buio”.

Una meccanica particolare è il passare del tempo in gioco, principale elemento di tensione e motore della storia. I giocatori avranno tredici ore di gioco per arrivare al centro del Labirinto, starà al Re dei Goblin tenere conto del tempo e capire se in una scena i giocatori perderanno un'ora o anche di più. Anche se allo scadere delle tredici ore i personaggi si smarriscono nel Labirinto il Re dei Goblin è incoraggiato dal regolamento a farli ricomparire come personaggi non giocanti nelle partite successive. In questo senso il gioco è flessibile e si adatta sia a partite di tipo one shot, sia ad archi narrativi più estesi che possono prendere forma in campagne con i medesimi personaggi, o di sessioni più brevi interconnesse tra loro pur cambiando i personaggi: il Labirinto essendo allo stesso tempo infinito ma coeso e organico permette infatti di dare avventure sempre nuove, ma potenzialmente unite da un fil rouge o da elementi ricorrenti.

La vocazione di questo volume traspare anche da un piccolo, ma importante dettaglio: a pagina 255 è presente un Registro degli Ospiti, una pagina bianca che potrà essere firmata se i giocatori porteranno a termine con successo un’avventura, oppure ogni qual volta un membro del gruppo diventerà il nuovo Re (o Regina) dei Goblin.

Per chi è adatto

Labyrinth di Jim Henson: il Gioco di Avventura si rivolge soprattutto a chi conosce ed ama l’omonimo film di Jim Henson e Brian Froud. L’accessibilità di questo titolo si distingue per due aspetti principali: le tematiche ed il sistema di gioco.La dimensione fiabesca unita ad un gioco completamente collaborativo è un buon modo per introdurre i più giovani al mondo del gioco di ruolo; in generale l’accessibilità di questo titolo lo rende indicato per persone che non hanno mai avuto confidenza con i giochi di ruolo e che avranno modo di approcciarsi ad un sistema semplice e improntato alla narrazione. Gli appassionati del film troveranno pane per i loro denti e avranno modo finalmente di vivere in prima persona un’avventura come quella di Sarah.

In conclusione

Tra gli elementi più convincenti di questo gioco ci sono la semplicità del regolamento e il taglio amichevole con cui il Labyrinth conduce i giocatori in un mondo nuovo, ma al tempo stesso familiare per i suoi appassionati. Se amate il mondo di Labyrinth e l’immaginario fiabesco ideato da Henson e Froud non rimarrete delusi da questo manuale: il volume, oltre ad essere un oggetto da collezione invidiabile, sarà il punto di ingresso per le vostre avventure contro il Re dei Goblin.