Sherlock – Serie 2: la recensione

La seconda stagione di Sherlock edito da MS Edizioni non delude le aspettative e presenta tre casi ancora più originali per l'ambientazione e la trama. Stesso meccanismo di gioco ma nuove sfide per gli amanti del genere.

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a cura di Fabio Paglianti

Torna la serie di giochi Sherlock edita in Italia da MS Edizioni con tre nuovi casi da risolvere. Stesso motore di gioco della prima serie ma - ovviamente - avventure diverse con tre gradi di difficoltà per poter intavolare una partita sia con gli "esperti" dei giochi di investigazione sia con i neofiti del genere.

Alert – spoiler free!

Come sempre, non vogliamo assolutamente rovinare l’esperienza di gioco della nuova avventura della serie di Sherlock – quindi non daremo nessuna informazione sullo svolgimento del gioco ma solo sull'ambientazione e sulla intro di ogni caso per spiegarvi il setup di ogni nuova avventura investigativa proposta.

Squadra che vince, non si cambia

MS Edizioni rilancia la prima stagione di Sherlock ricalcando il modello e le meccaniche in una Serie 2, fedele nella struttura e nelle meccaniche ma con tre nuove avventure antologiche intitolate al più grande investigatore della narrativa mondiale. Seppur il personaggio di Sherlock Holmese (per ora) non compaia mai nelle avventure investigative di MS Edizioni, il forte richiamo al personaggio di Conan Doyle è dovuto all'approccio deduttivo per risolvere ciascun caso proposto in questa collana. Come la precedente serie, questi nuovi mazzi – sempre di 32 carte ciascuno – presentano tre nuovi casi autoconclusivi e giocabili una volta soltanto, con la formula della ricostruzione deduttiva per sottrazione.

Prima di addentrarci nelle avventure, ripassiamo un attimo le regole, uguali fra i tre nuovi episodi. La meccanica è molto semplice: si parte con la lettura (o l’ascolto, tramite apposito file audio disponibile su internet e raggiungibile tramite QR CODE) dell’antefatto – un dialogo, un articolo di giornale, per introdurre il set dell’azione di gioco.

Ogni giocatore riceve una prima mano di tre carte e – man mano – ognuno deve decidere se giocare una carta - considerandola un elemento importante per risolvere il caso - o se scartarla - valutandola una falsa pista. La fase più importante del gioco è costituita nel dialogo che deve svolgersi tra i giocatori per condividere le informazioni prima di scartare le carte e comprendere se una delle carte della mano è importante o meno.

Imperituro giudizio per i posteri

I buoni consigli di questo gioco sono sempre gli stessi: parlarsi tanto tra compagni, cercare di passare solo le informazioni confermate e non sovrastare i colleghi investigatori – rischiando di perdere un indizio in realtà molto valido. Parlate e fate parlare. Chiedete e suggerite collegamenti.

La delusione di non riuscire a centrare una valutazione alta – come Sherlock Holmes (massimo grado di giudizio) o da Mycroft Holmes (secondo in ordine di importanza) – potrebbe rovinarvi la giornata, quindi massima attenzione ai dettagli e proattività continua.

Non fate scelte a cuor leggero, un appunto potrebbe dare il LA a un arzigogolato ragionamento che potrebbe portare uno dei giocatori a capire quanto è importante une delle sue carte: non sottovalutate nulla, parlate con gli altri investigatori e cercate di aggiornare a ogni mano la ricostruzione del caso.

L’eredità del Padrino

La prima delle tre nuove indagini è intitolata L’eredità del Padrino, titolo che inquadra molto bene il tema, in realtà. Ma il setup iniziale è meno scontato del previsto. La nostra storia è ambientata negli Stati Uniti, nell’area cittadina di Miami, nell’Ottobre 2012.

Il tema principale dell’indagine parte dalla tragica scomparsa di un investitore locale, il magnate Salvatore Sollai, durante il suo funerale per l’esattezza. L’imprenditore, dedito al commercio di olio di oliva, era stato coinvolto in alcune indagini condotte dalla Polizia del distretto di Miami.

Inoltre, Sollai era stato recentemente ricoverato per complicazioni gravi di una malattia che lo affliggeva da molti anni. La sua morte – sopraggiunta con sospetto tempismo – ha destato ulteriormente il dipartimento di Miami che indaga soprattutto fra la vasta schiera di soci in affari dell’imprenditore. Morte naturale o qualcos’altro?

Il livello di questa indagine è il più semplice per la scala di valori di Sherlock – rappresentato dall’iconico cappello del più famoso investigatore di Baker Street.

13 Ostaggi

Segue a ruota la seconda investigazione, di livello di difficoltà medio, titola 13 Ostaggi. Il tema della storia qui cambia radicalmente. Si passa, infatti, a Dubai, nella vistosa e importante gioielleria Golden Palace. Un commando molto ben organizzato ha infatti eluso i sistemi di sicurezza ed è riuscito a forzare l’ingresso del prestigioso negozio, rapendo ben tredici persone in un colpo solo per guadagnarsi tutto il tempo per commettere un furto milionario.

In questo caso, la nostra storia prende inizio dall'irruzione di una squadra d’assalto della polizia locale, abile nel riuscire a scegliere il momento giusto per liberare tutti gli ostaggi senza fare vittime. È successo però qualcosa di molto strano. I malviventi sono scomparsi senza lasciare traccia. Tutti i gioielli sono stati rubati. Ma nessuno ha visto uscire nessuno dal negozio prima dell’irruzione della polizia.

Cosa è successo esattamente? Dove sono i gioielli? Come ha fatto a scappare la banda di rapinatori che ha tenuto in ostaggio - per ore - ben tredici persone?

Propagazione

L’ultima e terza indagine per questa seconda stagione di Sherlock, è Propagazione. Un incendio – nella serata del 12 Luglio – presso i Laboratori Robsa, nei pressi di Oslo. Già dalla premessa, il caso non sembra molto semplice. In uno dei laboratori all'avanguardia nel mondo, si è scatenato un pericolosissimo incendio che mette a repentaglio molte vite umane e le avanzatissime ricerche condotte dal tema di scienziati che lavora ogni giorno presso la struttura.

Ma l’incendio desta molti sospetti: come si è innescato? Come si è propagato così velocemente? La prima ricostruzione dei fatti è decisamente incompleta e toccherà alla nostra squadra capire cosa è successo e – soprattutto – come è successo, per riuscire a conquistare tutti i punti possibili in questa indagine di livello difficile, il più arduo della serie.

Epilogo

Il pacchetto di avventure di questa seconda stagione è intrigante. Se L’eredità del Padrino sembra un po’ scontata e condita di cliché, lo sviluppo della storia è molto più originale di quello che sembra. 13 Ostaggi ricorda sicuramente un po’ Inside Man ma anche qui lo sviluppo si snoda in modo coerente e interessante. Discorso diverso per Propagazione – una indagine appassionante e non proprio banalissima.

Una seconda stagione che non cambia nulla nella struttura, nei materiali o nelle regole della prima ma propone tre pur sempre avventure sviluppate in modo originale, con qualche strizzatina al cinema degli ultimi anni.

Materiali

Ogni avventura contiene un mazzo da 32 carte (tipo carte da ramino), non molto spesse ma resistenti quanto basta. Regolamento e soluzione sempre presenti più l’opzione di ascoltare dal sito ufficiale l’intro del gioco recitata. Ricordatevi: non rompete mai il sigillo prima di aver completato l’indagine – rischiate di rovinarsi tutta l’indagine.

Gioco indicato per

I gruppi senza troppe esperienze militari medievali o fantasy – gioco veloce, regolamento semplicissimo e non presenta regole “dubbie”.

Conclusioni

Tre casi interessanti, molto differenti tra loro e con alcune tematiche, molto intriganti, e distante dai trend standard dei giochi investigativi. In alcuni casi, abbiamo compreso come qualche carta in particolare avesse un peso specifico decisamente maggiore e richiedesse un po’ di sforzo per essere collegata al caso stesso.

Tutte le avventure sembrano funzionare meglio con gruppi da 4 o 5 persone, seppure funzionano bene anche con gruppi più ampi.