Sierra West, la recensione: pionieri in cerca di fortuna nel vecchio West

Sierra West è un gioco da tavolo che vede da uno quattro giocatori alla guida di un gruppo di ardimentosi pionieri in cerca di fortuna nel lontano West.

Avatar di Davide Vincenzi

a cura di Davide Vincenzi

Sierra West, pubblicato in Italia da MS Edizioni, è un gioco da tavolo ambientato nella metà del XIX secolo, che vede i giocatori alla guida di un gruppo di rudi pionieri in cerca di fortuna che percorrono la lunga e difficoltosa via che conduce a ovest, verso quella che diverrà la California.

Sierra West è un titolo per uno/quattro giocatori che ricade nella tipologia german (o eurogame), per chi utilizza ancora questa divisione di generi ormai un po’ obsoleta, in cui il fattore alea è presente in minima parte e che presenta principalmente meccaniche di piazzamento lavoratori, deckbuilding, gestione della mano e delle risorse e programmazione delle azioni.

Sierra West, l’ambientazione

Fra il 1848 il 1855 migliaia di anime coraggiose si diressero verso ovest in cerca di fortuna. Molti di questi pionieri, a bordo dei loro carri, attraversarono la catena montuosa della Sierra Nevada verso le terre che presto sarebbero diventate la California.

Con queste parole, il libretto del regolamento introduce l’ambientazione di Sierra West e basta dare un’occhiata alla scatola del gioco e a tutti i materiali che essa contiene per essere subito catturati dallo spirito western che ne traspare e venire catapultati lungo le piste percorse dagli indomiti pionieri, alla ricerca di ciò che ogni uomo della frontiera brama: i Punti Vittoria!

Ogni elemento di gioco, infatti, dai segnalini alle plance, passando per le pedine (o meeple, come gli appassionati di boardgame amano chiamarle, fin dalla nascita del gioco da tavolo Carcassonne), restituisce alla perfezione la sensazione di trovarsi nel vecchio West, grazie a un ottimo design. Peccato solo che, come spesso accade, l’ambientazione non la si ritrova poi perfettamente integrata nelle meccaniche di gioco, risultando quindi leggermente scollata dal contesto.

quattro moduli (di fatto degli scenari) presenti nel gioco introducono regole aggiuntive che, alcune meglio di altre, aiutano a calarsi maggiormente nell’ambientazione nel tentativo di dare la sensazione a giocatori di essere dei veri e propri pionieri in cerca di fortuna.

Vediamo quindi quali sono i suddetti quattro moduli e quali ambientazioni particolari propongono.

  • La collina delle mele: questo modulo non ha una particolare vena western, i meleti sono carichi di mele rosse e verdi e i giocatori ne dovranno fare incetta per guadagnare qualche Punto Vittoria in più.
  • Un banjo sul fiume: in questo modulo si comincia a respirare un po’ di più l’atmosfera del vecchio West, grazie a un fiume in cui è possibile setacciare l’oro e pescare pesce da rivendere, stando attenti alle note di un misterioso banjo che risuonano per i canyon e che potrebbero rivelarsi un ostacolo.
  • Corsa all’oro: ora il tema pioneristico emerge maggiormente, infatti i giocatori dovranno estrarre l’oro dalla miniera sulla montagna a colpi di dinamite e alla luce di una lanterna. In questo modulo entra in gioco un pizzico di fattore alea in più, sarà infatti il lancio di un dado a decretare se ciò che sarà estratto sia del prezioso oro o dell’inutile roccia.
  • Nel covo dei banditi: questo è il modulo in cui l’ambientazione western viene meglio restituita. Sarà infatti possibile diventare sceriffo, recuperare proiettili e sparare ai banditi che imperversano per le montagne. Anche in questo caso sarà il dado a decretare se un giocatore riuscirà o meno a catturare un bandito.

Sierra West, panoramica del gioco

Indipendentemente dal modulo scelto, le basi del gioco di Sierra West rimangono invariate. Dopo un setup del gioco non particolarmente veloce, in funzione allo scenario scelto, ogni giocatore inizierà la partita con un piccolo mazzo di carte, da cui ne pescherà tre all’inizio di ogni round. Queste carte mostreranno alcune icone diverse che rappresentano delle relative azioni e dovranno essere inserite nella parte superiore della plancia del giocatore durante il proprio turno, in modo che alcune delle icone rimangano coperte, presumibilmente quelle che al momento risultino essere meno importanti nell’ottica della strategia di gioco adottata. Tra quelle scoperte e quindi attivabili, ce ne saranno alcune che, a seconda di come saranno posizionate, risulteranno eseguibili previo pagamento di alcune risorse.

Una volta posizionate, le carte andranno a formare due sentieri, uno verde e uno beige, che potranno essere percorsi dalle due pedine pioniere (una col cappello e una senza, per poterle distinguere), per poter effettuare le azioni ivi rappresentate dalle icone. I due pionieri potranno essere mossi in qualsiasi ordine, così da consentire un minimo di programmazione delle azioni per ottenere i massimi risultati possibili.

Molte delle icone azione permettono di guadagnare risorse base (legno, pietra, cibo), oro o le risorse particolari introdotte dal modulo scelto. È anche possibile ottenere punti movimento, che potranno essere spesi per spostare il proprio carro dei pionieri lungo il suo percorso (cosa che permetterà di ottenere più punti vittoria alla fine del gioco e a volte dei benefici all’interno della partita, a seconda del modulo) o per far muovere la pedina esploratore sulla montagna che viene creata durante la preparazione della partita, formata da tutta una serie di carte che potranno essere raccolte per incrementare il proprio mazzo o per ampliare la plancia di gioco, secondo quanto previsto dal modulo scelto.

L'azione rappresentata dall’immagine della vanga permetterà quindi di raccogliere una delle carte montagna scoperte, se il proprio esploratore si trova su di essa, o in alternativa di acquistare una baracca dalla plancia di vendita delle baracche, appunto. Le baracche, a loro volta, forniranno risorse o bonus se gli verrà assegnato uno dei due pionieri. I pionieri potranno poi andare dalle baracche ai sentieri, ma non viceversa.

Una volta che un pioniere ha terminato il suo sentiero, può effettuare l'azione posta in cima a una delle tre carte giocate. Molto spesso tale azione farà spendere risorse per far progredire il giocatore in uno dei tracciati della plancia Fattoria (o di un tracciato legato alle regole speciali del modulo), cosa che assegnerà immediatamente un qualche bonus speciale e fornirà dei Punti Vittoria al termine della partita. Alla fine del gioco, i punti assegnati dai progressi su questi tracciati saranno moltiplicati per un valore dato dalla distanza percorsa dal proprio carro.

Sierra West, inoltre, offre ai giocatori non impegnati nel turno la possibilità di effettuare un’azione durante il turno di un avversario. I giocatori potranno infatti decidere di dedicare uno dei propri pionieri alle azioni Cercapista e Cacciatore. La prima è effettuabile se il giocatore che sta svolgendo il turno avanza in un tracciato della Fattoria, il Cercapista guadagnerà una risorsa del tipo indicato dal tracciato in cui il giocatore attivo è avanzato. Il Cacciatore, invece, ) se tra le carte messe in campo dal giocatore attivo è presente l’icona di un animale, potrà ottenere la tessera animale corrispondente, che fornirà determinate risorse.

Ogni modulo aggiunge una carta ai mazzi di partenza dei giocatori e le carte che vanno a formare la montagna sono sempre uniche, legate al modulo che si sta giocando. Tutti i moduli sono comunque in qualche modo simili, introducono una nuova risorsa e un nuovo modo di ottenere punti, ma ogni modulo con una piccola differenza nel modo di guadagnarli, offrendo al giocatore una sensazione di esperienza ludica leggermente diversa.

Il gioco termina quando tutte le carte speciali della montagna sono state rivelate. Ogni partecipante ottiene un turno aggiuntivo per utilizzare le proprie risorse, quindi il giocatore che ha accumulato più punti è il vincitore. Cosa importante, al termine della partita i giocatori perderanno punti per ogni tessera animale non collezionata e per ogni spazio baracca sulla propria plancia giocatore su cui non è stata costruita alcuna baracca.

La modalità in solitario

Sierra West propone anche un’interessante modalità in solitario, in cui un giocatore dovrà affrontare uno dei quattro moduli contro un avversario mosso da un'intelligenza artificiale basata sulla pesca di alcune carte dedicate. Sebbene necessiti di un po’ di tempo per essere padroneggiata, questa modalità risulta essere decisamente divertente, sufficientemente impegnativa e con una giusta dose di varietà. La possibilità di andare a incidere sul livello di difficoltà della IA non può che aumentare la longevità.

Sierra West, i materiali

Come già accennato in precedenza, l’aspetto grafico e quello visivo più in generale della componentistica di Sierra West si attesta su ottimi livelli. Le illustrazioni e i colori utilizzati spiccano per bellezza e non tralasciano la funzionalità e la semplicità di interpretazione per quanto riguarda le icone.

Il libretto del regolamento di gioco, di ben trentuno pagine, è altrettanto ben illustrato e ben redatto. Al suo interno le regole sono descritte in modo ragionato, sebbene possano, a un primo sguardo, risultare un po’ ostiche a chi non è abituato a questo genere di giochi. Alla fine dei conti, Sierra West è uno di quei titoli che risulta più semplice da giocare che da spiegare.

A eccezione delle pepite d’oro, in plastica, tutti i segnalini e le pedine sono in legno colorato, realizzate più che bene, secondo gli standard cui siamo ormai abituati. Buona anche la grammatura del cartone utilizzato per le plance e alcuni segnalini, che risultano sufficientemente robusti e più che funzionali al gioco. Un po’ leggerine invece le carte, la cui grammatura non ci rassicura sul fatto che possano resistere indenni a numerose partite.

Nota di pregio, la scatola del gioco, oltre a essere esteticamente bella a vedersi e sufficientemente robusta, al suo interno gli spazi per riporre le componenti di gioco sono ottimamente disposti.

Conclusioni

Come avviamo visto, Sierra West è un gioco da tavolo che vuole fare dell’ambientazione western pioneristica un richiamo che possa attirare gli appassionati di questo genere. Se da un lato il coinvolgimento creato dall'aspetto artistico del gioco riesce completamente a portare a termine questo compito, dall'altro non viene adeguatamente supportato dalle meccaniche di gioco.

L'idea di disporre le carte in modo da coprire alcuni simboli e il dover pagare risorse per portare a termine alcune azioni è decisamente interessante, ma si scontra con il fatto che le azioni sulle carte siano quasi sempre sostanzialmente le stesse e che quindi le decisioni da prendere a volte risultino un po’ ovvie.

Anche i tracciati Fattoria per il punteggio prestano il fianco a qualche critica. Sono tre le tracce diverse su cui si può procedere attraverso le azioni della cima delle carte e sebbene si possa pensare che convenga cercare di procedere unicamente su un tracciato a discapito di un altro, in realtà ogni avanzamento su ogni tracciato vale un punto. L'unico incentivo per arrivare in fondo a un tracciato è che gli altri giocatori non potranno fare altrettanto. Ma ovviamente potranno farlo su un percorso diverso.

In definitiva, il gioco offre molte scelte che però non riescono a essere del tutto coinvolgenti. Anche le baracche, che possono donare un'abilità speciale, il più delle volte risulteranno poco utili e ci si troverà ad acquistare quasi sempre solo quelle più economiche, così da riempire i posti sulla plancia giocatore e non perdere punti a fine partita.

Dopo aver provato tutti i moduli, che sono ben realizzati in termini di ambientazione e facili da imparare, siamo arrivati alla conclusione che Sierra West sia un buon prodotto che ben si adatta al tema western. Un gioco forse non sufficientemente "profondo" a livello strategico da coinvolgere completamente i giocatori più appassionati di questo genere di giochi ma certamente un titolo perfetto per introdurre ai giochi german tutti quei giocatori che volessero approcciarvisi per la prima volta.

Un gioco rivolto a…

Sierra West è un gioco da tavolo che si rivolge prevalentemente a un pubblico di appassionati di genere western/pioneristico e di giochi assimilabili al genere eurogame. Risulta essere più che buono per avvicinare a questo mondo chiunque ne sia interessato ma si ritrovi intimorito dal calibro di alcuni titoli, ma potrebbe risultare un po’ poco profondo per chi mastica questo genere di giochi da una vita.

Anche i pionieri mangiano fagioli

Nota di colore divertente, per promuovere Sierra West, MS Edizioni ci ha inviato una scatola di fagioli brandizzata Sierra West Beans, invitandoci a realizzare e condividere una ricetta a tema con questo ingrediente come base. Noi ci siamo sbizzarriti preparando una ricetta classica texana direttamente sul barbecue: i Texas Baked Beans. Ecco a voi ingredienti e procedimento:

Texas Baked Beans

I Texas Baked Beans sono serviti in quasi tutte i barbecue joint (locali che propongono cucina bbq) del Texas e sono considerati un vero e proprio comfort food. È possibile utilizzare praticamente qualsiasi tipo di fagiolo, ma i fagioli borlotti, i fagioli dall’occhio e i fagioli di Lima sono quelli più comunemente usati in Texas.

Ingredienti per quattro persone

  • 2 scatole da 500 gr. di fagioli borlotti
  • 1 scatola da 400 gr. di polpa di pomodoro
  • ½ L. circa di brodo vegetale
  • 5 cucchiai di olio EVO
  • 3 fette di bacon o pancetta affumicata alte circa 3 mm, tagliate a listarelle
  • 1 cipolla grande tagliata a fette
  • 2 spicchi d’aglio schiacciati
  • 2 foglie di alloro
  • 1 cucchiaio di paprika affuicata
  • 1 peperoncino Jalapeño rosso tagliato a rondelle
  • 1 peperoncino Jalapeño verde tagliato a rondelle
  • Abbondante pepe nero macinato al momento
  • Sale q.b.
  • Chips di legno di hickory (noce americano) e di botte di whisky per l'affumicatura

Procedimento

Accendere abbondante carbonella e versarla nel barbecue, posizionare sulla griglia, direttamente sopra le braci, una padella in ghisa. Versare l’olio nella padella e far appassire la cipolla e l’aglio, quindi aggiungere il bacon e il peperoncino Jalapeño rosso.

Far rosolare fino a quando il grasso del bacon diventa trasparente, quindi aggiungere la polpa di pomodoro. Aggiungere poi tutte le spezie, ad esclusione del peperoncino verde, e lasciare cuocere per circa dieci minuti, aggiungendo il brodo vegetale alla bisogna, quindi aggiungere i fagioli scolati e sciacquati.

Lasciare insaporire per circa cinque minuti, salando e pepando a piacere, aggiungere un po' di brodo vegetale, buttare sulle braci una manciata di chips di legna per l'affumicatura, chiudere il coperchio del barbecue e lasciare affumicare per una decina di minuti . Prima di servire, aggiungere a crudo le rondelle di peperoncino Jalapeño verde.

Per accompagnare il tutto, consigliamo di preparare anche qualche fetta di Texas Toast: amalgamare un po’ di burro con dell’aglio in polvere fino ad ottenere la consistenza di una crema. Spalmare un cucchiaino di questo burro su entrambi i lati di alcune fette di pane bianco in cassetta, quindi tostarlo direttamente sulla griglia del barbecue.

Buon appetito!