Soderbergh di Ocean's Eleven ha girato un film con l'iPhone

Il famoso regista Steven Soderbergh ha presentato il trailer del suo nuovo film Unsane, la cui principale peculiarità è quella di essere stato interamente realizzato utilizzando iPhone per le riprese.

Avatar di Alessandro Crea

a cura di Alessandro Crea

Steven Soderbergh, famoso regista holliwoodiano, premio Oscar e autore tra l'altro di titoli come Erin Brockovich, Traffic e Ocean's Eleven ha presentato il trailer del suo ultimo lavoro, Unsane. Dov'è la novità? Nel fatto che il film è stato girato interamente utilizzando un iPhone.

Il regista non ha specificato che modello ha utilizzato, ma visto che ad agosto dello scorso anno aveva già annunciato di aver girato il film con questo metodo e che la risoluzione utilizzata era 4K le possibili opzioni sono solo due: iPhone 6S o iPhone 7.

steven soderbergh maxw 1280
Steven Soderbergh

Al di là degli aspetti tecnici comunque è interessante la scelta dello strumento. Soderbergh ha annunciato già diverso tempo fa di aver detto addio alle major e di voler lavorare solo su progetti indie che gli garantiscano assoluta libertà artistica e, a quanto pare, la scelta di utilizzare un iPhone proviene proprio da questa volontà. Unsane infatti non è il primo film ad essere realizzato con uno smartphone: già nel 2015 infatti Sean Baker aveva realizzato Tangerine con un iPhone 5s, e lo scorso anno ha utilizzato un iPhone 6s per girare parzialmente The Florida Project. Tuttavia Soderbergh ha chiarito che, nel suo caso, non si tratta di un escamotage per contenere i costi di produzione, ma proprio di una precisa scelta artistica.

"È stata una delle esperienze più liberatorie che abbia mai avuto come regista", ha infatti spiegato Soderbergh. "Le sensazioni che ho provato minuto per minuto sono state così significative che questo, per me, è da considerarsi come un nuovo capitolo".

Quando, ormai più di 20 anni fa, si iniziarono ad affermare sul mercato le prime videocamere compatte e dal costo contenuto, furono in molti, anche tra i registi più affermati, ad annunciare che il cinema sarebbe morto e che la democratizzazione dello sguardo avrebbe portato a una proliferazione di prodotti privi di qualsiasi qualità prettamente cinematografica. L'avvento del digitale ha visto ripetersi questi necrologi, ma invece in entrambi i casi non è successo nulla.

U 00071 R 0

Forse a livello prosumer alcune professioni come il fotografo sono andate in crisi perché ormai tutti pensano che basti avere uno smartphone per fare le foto del matrimonio, della comunione o di quello che preferite, ma i film passano sempre, se non dai produttori, almeno dai distributori e questi ultimi non investirebbero mai capitali su prodotti scadenti.  Eliminato dunque il rischio qualitativo, quel che resta, come dice giustamente Soderbergh, è un'accresciuta libertà artistica ed espressiva, che nei prossimi anni diverrà sempre più evidente e farà sicuramente nuovi proseliti tra quanti avranno il coraggio di osare cose nuove. Ancora una volta infatti non bisognerebbe focalizzarsi sulla tecnologia utilizzata, che nel suo essere un mero strumento è sempre neutra, ma sulle intenzioni e le capacità di chi la utilizza.

Non sappiamo ancora come sarà il nuovo thriller di Steven Soderbergh, ma quel che è sicuro è che una nuova via è stata ormai tracciata.


Tom's Consiglia

L'iPhone 7 si trova ormai su Amazon a un prezzo interessante.