Perchè in Stranger Things 4 compare un romanzo di Stephen King?

Come mai in Stranger Things 4 compare proprio quel libro di Stephen King?

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a cura di Manuel Enrico

Diciamolo subito, meglio non proseguire la lettura se non avete terminato la visione della parte finale di Stranger Things 4. Come da tradizione, la serie creata da Duffer Bros e divenuta un cult istantaneo di Netflix è caratterizzata da un utilizzo di citazioni e easter egg che ci riconducono al periodo storico in cui è ambientata l’avventura dei ragazzi di Hawkins. Tra citazioni a fumetti particolarmente in voga del momento, come gli X-Men, o a musiche che scalavano le hit parade del periodo, come Running up that hill di Kate Bishop, anche il Re dell’Orrore ha avuto un posto speciale all’interno di Stranger Things, come dimostrato dalla presenza in Stranger Things 4 di un romanzo di Stephen King.

ATTENZIONE: contiene spoiler sul finale di Stanger Things 4

Come mai in Stranger Things 4 compare proprio quel libro di Stephen King?

Che la serie avesse un feeling particolare con Stephen King non è certo un mistero, come dimostrato non solamente da alcune citazioni stilistiche, ma anche dalla scelta di un font per il titolo che ricorda quello utilizzato per le copertine dei romanzi del romanziere americano durante quel decennio. La presenza de Il Talismano all’interno di Stranger Things 4 rappresenta però qualcosa di più una mera citazione a un’opera di King, ma sembra sancire un rapporto più diretto tra la serie dei Duffer Bros e la narrativa di King. Una sinergia mai negata dai creatori della serie, come ha specificato lo stesso Matt Duffer:

"L'idea originale di Stranger Things era 'E se Stephen King stesse girando un film su un racconto perduto e mai letto di Stephen King?' Quindi, come potevamo rifiutare l'occasione di vedere questi due tizi lavorare assieme?"

Ma andiamo con ordine. Nel finale di Stranger Things 4, dopo lo scontro con Vecna, Max rimane gravemente ferita, venendo ricoverata e accudita con tenerezza da Lucas, che non si separa mai da lei. Nel farle sentire la sua presenza, il ragazzo le legge un libro, la cui copertina viene inquadrata rapidamente in una scena, ma consentendoci di leggere il titolo: Il Talismano (The Talisman).

Pubblicato nel 1984, Il Talismano (The Talisman) è un romanzo dark fantasy scritto da Stephen King e Peter Straub. L’opera, influenzata dalla passione di King per Mark Twain e le sue celebri avventure per ragazzi (Le avventure di Hucleberry Finn e Le avventure di Tom Sawyer), racconta di Jack Sawyer, un ragazzo che si mette alla ricerca di un cristallo, chiamato il Talismano, che potrebbe essere la sola speranza di salvare la madre, malata di cancro. La cerca che Jack affronta lo porta a viaggiare sia per gli Stati Uniti, dove scopre la presenza di creature fantastiche, che nei Territori, un altro mondo che comunica con il nostro, popolata da versioni alternative degli abitanti del nostro mondo, dette gemmellanti. Alcuni di questi individui hanno il potere di flippare, ossia passare da un universo all’altro, muovendo la propria coscienza all’interno del corpo del proprio ‘doppio’. All’interno del complesso universo di King, Il Talismano ha un ruolo importante, in quanto contiene una menzione a elementi essenziali per la comprensione del ciclo de La Torre Nera (che unisce in un unicum narrativo gran parte della produzione di King), la cui rilevanza in questa dinamica è stata ulteriormente confermata da La casa nel buio (Black House), romanzo del 2001 ambientato circa vent’anni dopo, in cui Jack è diventato un tenente della polizia di Los Angeles, divenendo noto per le sue incredibili doti investigative.

Il tono da romanzo young adult de Il Talismano e la presenza di una dimensione parallela in cui il giovane protagonista può muoversi ricorda non poco la struttura narrativa di Stranger Things. La presenza del romanzo in Stranger Things 4 non è interessante solamente per la similitudine tra l'opera di King e la trama della serie Netflix, ma perché proprio l’avventura del giovane Jack Sawyer è uno dei futuri progetti dei Duffer Bros, che dovrebbero esser i produttori della serie Netflix ispirata proprio a Il Talismano di King.

Anche se ancora non si hanno notizie precise sulla serie tratta da Il Talismano, le uniche conferme a oggi sono proprio il ruolo di produttori di Matt e Ross Duffer, che affiancheranno in questo nientemeno che Steven Spielberg, che ha comprato i diritti del romanzo nel 1982, due anni prima dell’uscita stessa, animato da una passione per questa storia che lo ha spinto a cercare di realizzare una trasposizione per anni, passando da un film al cinema a un direct-to-video, sino alla serializzazione. Considerata l’esperienza maturata proprio con Stranger Things, così legata all’immaginario tipico kinghiano e basata su un’avventura che si muove su diversi mondi, il coinvolgimento dei Duffer Bros nella trasposizione de Il Talismano è una decisione più che comprensibile da parte di Netxflix, che ha assunto anche un altro membro del team creativo di Stranger Things, Curtis Gwinn, che sarà showrunner e sceneggiatore de Il Talismano.

Dopo il successo di Stranger Things 4, i fratelli Duffer non hanno mancato di allargare il discorso della loro passione per la narrativa di King anche al loro futuro Progetto con la piattaforma di Reed Hastings. Un impengo che Matt Duffer ha chiarito esser anzitutto una passione sincera per la produzione del romanziere americano:

"Potete credermi, siamo davvero appassionati di King. Il nostro amico Curtis Gwinn, uno dei tanti sceneggiatori di Stranger Things, ci ha chiesto se volevamo esser coinvolti da questo progetto, una serie su cui stava lavorando con la Amblin, e ci siamo appassionati immediatamente. Amiamo Il Talismano, potrebbe esser l'ultimo grande romanzo di King degli anni '80 a non esser stato precedentemente adattato, visto che la Amblin e Spielberg lo hanno protetto per tutto questo tempo. Possiedono i diritti ma non hanno mai consetito di realizzarne una qualche versione. Si tratta di un libro immenso, molto lungo e non credo che avrebbe mai funzionato come film. Sino a tempi recenti, non ero nemmeno convito che avrebbe funzionato per la televisione. E' come se fossimo in questa nuova era dove cì una fusione che rende le serie TV simili a film perchè sono sostenuti da budget consistenti. Quindi, una storia come Il Talismano che non era fattibile sino a cinque annifa, ora è realizzabile, coinvolgendo diversi aspetti che sono molto simili a Stranger Things. Si tratta di un ragazzo che vuole salvare la madre morente e viaggia in un'altra dimensioneper farlo. Insomma, è molto fantasy, ha una componente sci-fi, ha elementi horror e ha un grande cuore. Ha tutto ciò che amiamo, e ha anche i miglior lincantropo di sempre!"

La passione con cui Matt Duffer parla dell'adattamento de Il Talismamo non riesce però a nascondere come la lavorazione della serie sia ancora in una fase iniziale, tanto che Ross Duffer cerca di mitigare l'entusiasmo del fratello:

"E' assolutamente un progetto da sogno, sia per come sarà realizzato che dove si ci porterà. Abbiamo avuto giusto un incontro, ed è solamente un abbozzo di quello che sarà il primo episodio. C'è ancora molto da gare ma siamo davvero gasati per quello che verrà"

Non va ignorato che al momento i Duffer Bros sono alle prese con la conclusione di Stranger Things, la cui quinta stagione è ora particolarmente attesa da parte dei fan della serie. La grande risonanza avuta dalla serie di Netflix ha reso i Duffer Bros tra le personalità più interessanti e desiderate all'intrno del mondo seriale, ma la loro attenzione ora è focalizzata, giustamente, sul finale di Stranger Things.

L’adattamento de Il Talismano è ancora nelle sue fasi iniziali, anche se i Duffer Bros sono già in contatto con Spielberg, oltre ad aver già steso la sceneggiatura del primo episodio, indicazione incoraggiante per i fan di King. Su Netlfix sono già state realizzate produzioni tratte dalla narrativa di King, come 1922, Nell’erba alta e Il Gioco di Gerald, che sono andate ad affiancare altre proposte legate al romanziere americano, come La Nebbia, IT, Il Miglio Verde, specchio della sempre apprezzata presenza nel catalogo di Netflix di un’offerta ispirata alla narrativa di King.