Su Tenet Nolan vede il bicchiere mezzo pieno

Christopher Nolan ha analizzato la situazione complessa che ha investito tutto il settore e si è espresso circa i risultati ottenuti da Tenet.

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a cura di Mabelle Sasso

Tempo di bilanci per Christopher Nolan e il suo Tenet, a distanza di qualche mese dall’uscita nelle sale cinematografiche il regista finalmente dice la sua sulla travagliata distribuzione cinematografica della sua ultima fatica. In un’intervista rilasciata per il Los Angeles Times, Nolan ha analizzato la situazione complessa che ha investito tutto il settore e si è espresso circa i risultati ottenuti con il passaggio in sala della pellicola.

Le aspettative legate alla distribuzione cinematografica di Tenet erano alte, non solo perché si è trattato di un film ad alto budget, ma anche perché il passaggio in sala era la manifestazione di un intento preciso, che vede nella sala un certo tipo di fruizione del contenuto; parafrasando alcune dichiarazioni rilasciate a ridosso dell'uscita della pellicola Tenet sarebbe dovuto essere il film che avrebbe salvato il cinema.A conti fatti si può affermare che con i suoi 350 milioni di dollari Tenet abbia disatteso in parte le aspettative di Warner Bros, questo perché il film di Nolan è stato in grado di incassare 293 milioni di dollari nel mercato internazionale, ma solo 53 milioni in quello domestico (incassandone solo 20 nel fine settimana di apertura negli Stati Uniti).

Nolan ha affermato però di essere soddisfatto del risultato raggiunto dal film, tuttavia è preoccupato perché lo studio di produzione potrebbe non condividere lo stesso entusiasmo circa gli incassi, molto al di sotto di quanto il film avrebbe potuto incassare in un’era pre covid. Ed è proprio l’impietoso confronto tra ciò che è stato contro quello che sarebbe potuto essere che secondo Nolan potrebbe aver contribuito a decretare la linea di condotta delle case di produzione, che invece di adattarsi a scenari inediti avrebbero preferito una strategia attendista.

Fino a fine agosto infatti tutte le major guardavano a Warner e a Tenet come la cartina tornasole della distribuzione cinematografica. Per Warner questo risultato è stato una vera e propria doccia gelata, che ha innescato un effetto domino sulla distribuzione di altri importanti titoli attesi per questa seconda metà del 2020. Le conseguenze della pandemia e delle scelte delle case di produzione sono ormai tristemente noti a tutti: film rimandati, in attesa di tempi migliori, addirittura di un anno o il cui passaggio in sala è stato saltato in funzione di una più rassicurante distribuzione in streaming o PVOD.

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