Tex - Matador, recensione: flash of the blade

Tex - Matador di Mauro Boselli e da Aldo Capitanio è fra le prime strenne natalizie Sergio Bonelli Editore arrivate sugli scaffali di librerie e fumetterie.

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a cura di Domenico Bottalico

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Fra le strenne natalizie targate Sergio Bonelli Editore arrivate sugli scaffali di librerie e fumetterie c'è da segnalare Tex - Matador firmato da Mauro Boselli e da Aldo Capitanio. Si tratta del tradizionale volume in formato deluxe dedicato a Tex che quest'anno ristampa, a colori, gli albi mensili Tex 488 e Tex 489 rispettivamente del giugno e del luglio 2001. La storia in questione è ascrivibile al gruppo di storie messicane del ranger ma ha contestualmente una ambientazione "esotica" utilizzando come sfondo delle vicende quello delle corride.

Tex - Matador, flash of the blade

Tex e Carson varcano il confine del Texas, per una delle loro rare visite di piacere, e approdano in Messico per far visita all'amico Montales. L'invito è corroborato, oltre che dalla promessa di fiesta e muchachitas danzanti per Carson, dalla prospettiva di assistere ad uno spettacolo unico: la corrida. A Guadalupe infatti è giunto il giovane e spettacolare matador Rafael Guerrero che attende di affrontare nell'arena il feroce toro Huracán.

Montales riesce a far incontrare ai due pards Rafael, un giovane dai modi affabili e tutt'altro che inebriato dalla celebrità, prima dello spettacolo al quale poi assistono effettivamente dagli spalti rimanendo molto colpiti dal rituale che contrappone uomo e animale. Ma poco fuori dalle mura della città c'è poco da festeggiare: i fratelli Montoya, possidenti crudeli e senza scrupoli, attaccano una diligenza recuperando così Elvira, loro sorella e rea di avere una relazione proprio con il matador.

A sfuggire all'agguato è la sola Sarita, la domestica di Elvira, che si intrufola in città per avvertire proprio Rafael. Il caos provocato dai Montoya attira ovviamente l'attenzione degli ignori Tex e Carson ed ovviamente di Montales che li mette in guardia sul potente nemico che potrebbero fronteggiare. Tuttavia questo non scoraggia i due pards che si lanciano in soccorso di Rafael che li ha già preceduti per liberare Elvira dalle grinfie dei fratelli prima che arrivino al ranch del padre.

Inizia così un folle inseguimento in cui Tex e Carson si separano, cercando di colpire il nemico su due fronti prima che si trinceri, ed il cui epilogo si consuma, come facilmente intuibile, proprio al ranch dei Montoya e in una arena per una corrida improvvisata e potenzialmente mortale ma foriera di incredibili rivelazioni sul passato di Montoya stesso e soprattutto sulle origini di Rafael.

Tex - Matador, come un classico hollywoodiano

Con Tex - Matador, Mauro Boselli paga idealmente tributo sia ad un certo cinema hollywoodiano classico, non necessariamente il western classico di John Ford che comunque aleggia soprattutto nella parte centrale del volume, sia ad una delle tante passioni di Sergio Bonelli stesso ovvero la corrida che aveva già rapito l'immaginario di altri uomini illustri come Ernest Hemingway.

Il risultato è una storia dall'incipit insolitamente solenne e quasi sognante (Rafael che si risveglia nel torrido pomeriggio di Guadalupe, Tex e Carson che vengono istruiti sul rituale della corrida) che però accelera bruscamente e repentinamente fornendo una robustissima dose d'azione nella sua parte centrale e finale. A differenza delle grandi storie texiane qui non c'è lo stratagemma della narrazione in analessi da parte di Tex il che porta ad un ritmo se vogliamo più frenetico e ad una incertezza sull'epilogo in una tensione narrativa ben congegnata dallo sceneggiatore che, separando tutti i protagonisti, li costringe sì a muoversi contro un nemico comune ma in un territorio ostile, a loro sconosciuto e di fatto senza l'aiuto necessario.

Tematicamente invece il respiro di Tex - Matador è quello di un grande classico hollywoodiano dell'epoca d'oro, tanto di pellicole ambientate nel mondo delle corride, come quelle con protagonista Tyrone Power per esempio, quanto di quelle in cui onore e tempra morale del protagonista la fanno da padrone. Ed ecco l'anello di congiunzione ideale da questo punto di vista con il western di John Ford e con Tex sua "diretta" emanazione che non può resistere alla richiesta d'aiuto, indiretta, di Rafael Guerrero giovane integerrimo che non esita a difendere l'onore della donna amata.

A contribuire all'atmosfera patinata, se così si può dire, che pervade il volume ci sono sicuramente le matite dall'impostazione classica e rigorosa di Aldo Capitanio. Il disegnatore aveva lavorato per Il Giornalino (fra le altre cose agli adattamenti a fumetti dei romanzi di Salgari) e poi al progetto de La Storia d'Italia a Fumetti arrivando alla Sergio Bonelli Editore alla fine degli anni '80 per poi firmare nel 1995 l'ottavo Texone (intitolato Il Soldato Comanche).

Una presentazione necessaria per comprendere pienamente lo stile del disegnatore. Il volume è infatti contrassegnato da una attenzione e da un rigore anatomico spiccatamente pittorico, basti vedere l'uso del tratteggio per i volti ma anche la perizia con cui viene ricostruita la corrida nella prima parte del volume. L'impostazione della tavola è quella tipicamente bonelliana con la gabbia 2x3 che trova sfogo solo in alcune quadruple doppie dal forte impatto scenico. Le nervose sequenze d'azione vengono impostate in maniera semplice ed efficace grazie all'uso di controcampi che ben ritmano la lettura. Da segnalare anche la ripartizione degli spazi sempre ben equilibrata anche a fronte di una verbosità importante in alcuni passaggi mediata da campi medi e americani.

Da segnalare anche l'ottimo lavoro ai colori di GFB Comics che trova una paletta efficace sin dalla prime pagine fatta di colori pervasi dal sole e dai riflessi del sole messicano. Marroni, ocra e grigi che ben contrastano dapprima con i colori della corrida (il rosso e l'oro) poi con la camicia gialla di Tex, nella seconda parte del volume, e poi con le torce alle luce delle quali si consuma l'epilogo della storia.

Il volume

Come detto in apertura, Tex - Matador è un volume cartonato formato deluxe da 22x31 cm. La veste grafica è quella tradizionale di questi volumi: grande spazio all'ilustrazione di copertina di Claudio Villa e distintiva costina rossa. La resa grafica è eccellente anche grazie alla scelta di una carta opaca e porosa che ben si adatta al tratto di Aldo Capitanio e alla paletta di colori scelta da GFB Comics. Al netto del formato importante, la lettura è agevole merito di una ottima rilegatura a filo e di una rifilatura delle pagine molto precisa che scongiura aperture inconsulte del volume stesso.

Il volume è impreziosito da un corposissimo apparato redazionale posto in apertura del volume. Ci sono infatti due redazionali fiume firmati rispettivamente da Graziano Frediani e Luca Barbieri: il primo è legato alla fascinazione che la corrida ha avuto su Sergio Bonelli e l'influenza che quel modo ha avuto su letteratura e cinema; il secondo invece è di carattere "tecnico" e spiega la corrida nel dettaglio di modo da non lasciare il lettore spaesato di fronte a situazioni e terminologie specifiche nominate poi nel corso della storia stessa. A chiusura dell'apparato redazionale le immancabili note biografie degli autori e dei creatori di Tex.