The Great Stagione 2, recensione: folle e spettacolare

The Great Stagione 2 è ufficialmente arrivata e possiamo assicurarvi che è ancora più folle della prima.

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a cura di Valentina Valzania

Qualche giorno fa vi abbiamo dato un piccolo assaggio della Season 2 di The Great, senza entrare in dettagli troppo succosi e ovviamente evitando spoiler di ogni tipo. La recensione di oggi è un diretto proseguimento di ciò che abbiamo, entusiasticamente, cominciato a raccontare nel corso della nostra anteprima sulla serie tv storica, rivisitata, The Great. Nello scorso articolo abbiamo mostrato la nostra più totale e sfrenata passione per questo progetto ideato e scritto dal Tony McNamara, che nel corso degli anni ci ha deliziato con prodotti audiovisivi molto interessanti.

I primi 3 episodi hanno continuato a rapire il nostro cuore e, non meno importante, sono riusciti a mantenere alto non solo l'interesse dello spettatore ma anche il livello di narrazione e dialoghi che caratterizza la serie tv. In poche parole, sapevamo già che saremmo andati incontro a una nuova stagione senza precedenti e il terzo episodio ci aveva lasciato davvero con la brama di proseguire per scoprire di più. Ovviamente, non siamo rimasti delusi ma ancora più sorpresi.

Ci chiedevamo non solo se l'altissimo standard potesse effettivamente essere mantenuto nel corso dei dieci - anche molto lunghi - episodi ma anche se effettivamente ci avrebbe portato "da qualche parte". Nella prima stagione lo scopo era osservare la lenta e decisiva ascesa al potere di Caterina, intenta a comprendere il mondo in cui si era trasferita da poco e decisa a spodestare l'odiato marito, nella seconda viviamo questa presa di potere ma anche molto, molto di più. Nelle precedenti 10 puntate avevamo conosciuto una giovane, persa in una società arretrata e continuamente denigrata dal nuovo popolo in cui era stata inserita ma in The Great Stagione 2, tutto cambia. Caterina mostra i denti e il suo personaggio matura fortemente rispetto alla prima volta che lo abbiamo visto sullo schermo. Ma entriamo ulteriormente nel dettaglio di questo magnifico prodotto firmato Hulu, spiegandovi perché dovreste proseguire - o cominciare - questo folle viaggio all'insegna dell'irriverenza e della rivisitazione storica.

The Great Stagione 2, senza timore: osare con grande stile

Come vi abbiamo già accennato, la nostra adorata protagonista inizia un percorso enorme davanti a sé, fin dalla prima puntata si immerge in un mondo fatto di complicazioni e incomprensioni, di violenza, sangue e sesso; e a dirla tutta, lei di queste cosa sa poco e nulla, eppure, con enorme spirito d'adattamento e voglia di comprendere - e aiutare - gli altri, prosegue a testa alta verso la corona imperiale. Ovviamente non senza perdere tanto di quello che ama sul proprio cammino. Abbiamo adorato come Caterina sia stata messa alla prova psicologicamente fin dal primo momento, soggetta a eventi funesti di ogni genere e costretta a scoprire lati del mondo che non avrebbe mai immaginato, una volta giunta in Russia.

Essendo una donna colta e con grande passione per la politica, il suo principale scopo diventa proprio quello di stravolgere le leggi - da lei ritenute barbare - che costituiscono la nazione. Inizia un colpo di stato che, anche nella realtà storica, è stato davvero fondamentale e ha lasciato un segno indelebile nella Russia dell'epoca. Noi, in quanto spettatori, osserviamo questo suo viaggio alla ricerca di un futuro migliore e del progresso, un percorso che sembra indubbiamente troppo ripido e che propone ideali troppo all'avanguardia. Caterina però non rinuncia, non molla, a volta è costretta a ripiegare, altre volte a sacrificare parte di se stessa in nome del cambiamento e questo viene espresso chiaramente anche nella seconda, convincente stagione.

Ciò che abbiamo apprezzato moltissimo in tutto il prodotto, è proprio la scelta di raccontare i fatti, spesso molto romanzati, attraverso linguaggi contemporanei, modi di esprimersi e guardare alla crudeltà che rispecchiamo moltissimo il nostro pensiero. The Great Stagione 2 riesce a rendere il mix di "storia" , satira e linguaggio del 21° secolo, il suo vero punto forte, poiché è in questa scelta che risiede la fortissima irriverenza così allettante agli occhi degli spettatori. I nuovi dieci episodi sono lunghi, carichi di avvenimenti e veramente molto immersivi: ci siamo persi nella storia narrata dalla Season 2, una diretta evoluzione di ciò che è stato raccontato precedentemente, anche e soprattutto emotivamente. Il nostro legame con tutte le vicende di stato e le vicende personali, anche secondarie, cresce puntata dopo puntata, permettendo di sviluppare un'empatia senza precedenti con la maggior parte dei personaggi presenti, anche con quelli che non avremmo mai pensato di apprezzare!

Insomma, le decisioni da cui dipende l'intera Russia e la lotta per per la corona da parte di Caterina e Pietro vengono affiancate da numerosi fattori secondario, che costellano il meraviglioso mondo di The Great. Le stanze degli uomini e delle donne di corte sono delle linee narrative che si aggiungono alla linea principale e che la arricchiscono ampiamente, episodio dopo episodio. Come abbiamo spiegato anche nella lunga anteprima, l'impressione è che il mare di sentimenti ed emozioni dei personaggi diventino sempre più fondamentali: avremmo pensato che il lato politico sarebbe stato predominante, soprattutto con la maturazione di Caterina, ma la realtà è che il lato umano prevale su tutto; forse proprio perché la politica si basa anche sulla comprensione dell'essere umano, elemento su cui la protagonista discute abbondantemente con chiunque la contraddica.

La drammaticità è sempre "pompata" al massimo, al fianco di una straordinaria ironia e satira che ci permettono di vivere nel massimo dell'intrattenimento ogni minuto. I dialoghi e la narrazione giocano un ruolo fondamentali, sono portanti nella funzionalità e nell'unicità che ricopre questo prodotto seriale: la scrittura di The Great è da brividi in tutto e per tutto: ha una dose di irriverenza e innovazione senza precedenti e, non meno importante, riesce a evitare di essere semplicemente volgare, osa per bene e lo fa contestualizzando il proprio "linguaggio". I dialoghi vengono letteralmente cuciti su ogni personaggio e ci permettono vivere una trama omogena e densa di informazioni.  Orlo, Pietro III, Velementov, Arci, Marial costruiscono delle trame che si intrecciano nella storia portante e permettono di godersi un prodotto assolutamente imperdibile assolutamente unico nel suo genere. Standing ovation per Tony McNamara.

Le nostre conclusioni su The Great Stagione 2

Non pensavamo di rimanere delusi dagli altri sei episodi di The Great ma, allo stesso tempo, dubitavamo di essere realmente sopresi; ci immaginavamo di godere di un prodotto perfettamente in linea con ciò che avevamo avuto il piacere di vedere nel corso dei mesi passati ma, come vi abbiamo fatto intuire nel corso della nostra recensione, Tony McNamara ha ulteriormente alzato il tiro. La trama si è infittita, le emozioni sono triplicate e i rapporti umani hanno assunto un ruolo ancora più importante, e complesso, all'interno della serie tv. Sappiamo che dovremo aspettare ancora un bel po' per una terza stagione ma, dato il proseguimento da brividi della Season 2, non possiamo fare altro che augurarci che arrivi il prima possibile.