The Mandalorian: Chi sono i Dark Trooper?

Introdotti in The Mandalorian nell'episodio L'Assedio, i Dark Trooper si sono rivelati un'arma devastante. Ma chi sono questi letali soldati imperiali?

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a cura di Manuel Enrico

The Mandalorian, la serie live action di Star Wars disponibile su Disney+, sta continuando a mietere successo, complice l’ottimo lavoro di Favreau e del suo team nel dare agli spettatori una serie di continue citazioni della saga. Che si tratti di riportare personaggi amati come Boba Fett, Ahsoka Tano e Bo-Katan Kryze o introdurre nuovi elementi presi direttamente dal Legends, come accaduto recentemente con i Soldati Oscuri (Dark Troopers, in originale).

L’apparizione di questi letali soldati è avvenuta inizialmente in L’Assedio, episodio in cui vediamo Moff Gideon entrare in una zona riservata del suo incrociatore dove sono preservati degli insoliti e minacciosi droidi neri, dalle fattezze simili a quelle degli stormtrooper. Per vedere in azione queste letali macchine da guerra abbiamo dovuto aspettare sino a La Tragedia, capitolo di The Mandalorian in cui questi soldati sono intervenuti per rapire il piccolo Grogu al termine del suo rituale su Tython.

Ma da dove arrivano i Dark Troopers?

Le origini dei Dark Troopers

Come molte delle novità introdotte dalle nuove produzioni di Star Wars, i Dark Troopers arrivano direttamente dal Legends, il complesso di storie che a partire da L’erede dell’Impero, romanzo del 1991 in cui faceva la sua apparizione il Grand’Ammiraglio Thrawn, si dedicò a mantenere vivo il mito di Star Wars. Questa volontà si manifestò in vari media, dai romanzi ai fumetti, senza dimenticare i videogiochi.

E’ proprio all’interno del mondo dell’entertainment videoludico che fecero la loro comparsa i Dark Troopers, quando nel 1995 venne pubblicato il videogioco FPS Star Wars: Dark Forces.

In Star Wars: Dark Forces, impersonavamo un ex soldato imperiale e futuro Jedi, Kyle Katarn, che scelse di schierarsi contro le forze di Palpatine e aiutare la Ribellione. Scopo di Katarn era quello di fermare un programma sperimentale di un generale imperiale, Rom Mohc, intenzionato a creare una nuova legione di supersoldati agli ordini di Palpatine, con cui distruggere definitivamente l’Alleanza Ribelle.

Per venire incontro alle esigenze del gioco, i Dark Troopers vennero tratti come i classici avversari di un videogame, in cui ogni avanzamento delle imprese di Kyle Katarn corrispondeva a una nuova versione di Dark Trooper, sempre più potente e letale.

Mohc era convinto che per eliminare i nemici dell’Impero fosse necessario creare delle truppe che eccellessero nel corpo a corpo, contrastando le idee di personalità imperiali che caldeggiavano la creazione di superarmi come la Morte Nera. Convinto della propria idea, Mohc iniziò il progetto sperimentale dei Dark Troopers a bordo della sua astronave, la Arc Hammer.

I Dark Trooper, i soldati defintivi

Il primo passo per la creazione dei Dark Troopers venne fatto già nei primi giorni dell’Impero, quando in seguito alla Guerra dei Cloni l’armata imperiale era a corto di veterani. Per rimediare a questa problematica, sulla stazione laboratori di Empirical si avviò un programma sperimentale che mirava a potenziare cloni feriti con innesti cibernetici, utilizzando la stessa tecnologica che l’Imperatore impiegò per salvare Anakin Skywalker, trasformandolo in Darth Vader. Questa prima fase del progetto venne però presto chiusa quando l’Impero rinunciò ai cloni, considerato che quelli trasformati in cyborg non riuscivano ad accettare di essere stati trasformati in qualcosa che fosse più simile a una macchina che a un uomo, spingendo l’Impero ad affidarsi agli stromtrooper, ma un ufficiale che operava sulla base, Rom Mohc, vide in questo progetto sperimentale il futuro dell’esercito imperiale.

Il primo passo di Mohc fu la creazione di una nuova versione di Dark Trooper, sfruttando le proprie conoscenze e avvalendosi del supporto del Dipartimento Imperiale di Ricerca Militare. Il suo progetto venne sviluppato e custodito a bordo della sua astronave, la Arc Hammer, dove Mohc continuò a migliorare il progetto Dark Trooper. Il progetto venne diviso in fasi, che passarono da semplici droidi adattati per il combattimento ravvicinato, a nuove armature avanzate da per stromtrooper altamente addestrati.

Il primo test sul campo dei nuovi Dark Trooper avvenne durante l’attacco della base ribelle di Tak, voluto dall’Imperatore come ritorsione per la distruzione della Morte Nera. Una strage che spinse la leader dell’Alleanza Ribelle, Mon Mothma, ad arruolare il mercenario Kyle Katarn, ex soldato imperiale, per scoprire il segreto del progetto Dark Trooper. Katarn, aiutato dalla pilota Jan Ors, riuscì a infiltrarsi a bordo dell’Arc Hammer e a sabotare il progetto di Mohc, spingendo l’Impero ad abbandonare questo progetto.

Il progetto Dark Trooper, nei piani di Mohc, era suddiviso in fasi. Partendo dai primi studi fatti subito dopo i tempi delle Guerre dei Cloni, la Fase I del programma abbandonò l’idea della creazione di cyborg per orientarsi verso la creazione di droidi da combattimento.

Votati al combattimento ravvicinato, questi primi Dark Trooper erano poco più di un esoscheletro in phrik, materiale resistente anche ai laser, con una vibrolama attaccata al braccio destro e uno scudo anti-blaster sull’altro. Data la loro scarsa utilità in combattimento, vennero utilizzati principalmente come sentinelle dell’Arc Hammer.

Passo successivo fu la Fase II, in cui Mohc decise di creare equipaggiamenti speciali per potenziare le armature di stromtrooper altamente addestrati. A queste armature vennero aggiunti un jetpack, dei cannoni d’assalto e dei lanciamissili. Questa versione dei Dark Troopers fu quella maggiormente utilizzata dalle forze imperiali di Mohc.

L’ultima fase del progetto Dark Trooper, la Fase III, vide la realizzazione di armature da combattimento estremamente potenti, capaci di distruggere in breve tempo intere basi ribelli.

I Dark Trooper: dal Legends al Canon

Nonostante inizialmente l’idea dei creatori di Star Wars: Dark Forces fosse quella di far terminare il ruolo dei Dark Trooper al termine del videogioco, questi letali soldati imperiali ebbero una lunga vita all’interno del fu Universo Espanso, comparendo in altri videogiochi e in romanzi, divenuti ora Legend, come gran parte delle storie post Il Ritorno dello Jedi quando venne introdotto il Canon con l’uscita de Il Risveglio della Forza.

Soprattutto, i Dark Trooper non comparvero solamente in Star Wars: Dark Forces, ma fecero la loro apparizione anche nel fumetto di Dark Horse Dark Empire, uscita un mese prima del videogioco ma ambientato dieci anni dopo l’impresa di Kyle Katarn. E che potrebbe esser la versione che vedremo ora in The Mandalorian, considerato che mostra diversi aspetti che potrebbero trovare una maggior rilevanza all’interno del Canon.

Ambientato sei anni dopo gli eventi de Il Ritorno dello Jedi (The Mandalorian è ambientato cinque anni dopo la Battaglia di Endor), Dark Empire vede una nuova versione di Dark Trooper dotati di una particolare affinità alla Forza, questi nuovi Soldati Oscuri sono addestrati a utilizzare i poteri del Lato Oscuro per portare distruzione nella neonata Nuova Repubblica, agli ordini di un redivivo Palpatine, rinato grazia alla clonazione tramite appositi dispositivi, noti come cilindri spaarti.

Considerato che Filoni e Favreau hanno promesso che in The Mandalorian avrebbero raccontato le origini del Primo Ordine, viene da chiedersi quale sarà l’utilizzo che i due sceneggiatori faranno dei Dark Troopers. Soprattutto alla luce del fatto che Moff Gideon, il villain interpretato da Giancarlo Esposito, ha fatto di tutto per catturare il piccolo Grogu, al fine di utilizzare in modi non del tutto chiaro il suo sangue. Che i midichlorian contenuti nel sangue del Bambino siano la fonte dell’affinità alla Forza dei suoi Dark Trooper?

Questo potrebbe indicare che la versione vista di queste letali truppe non sia quelle definitiva, considerato che i Dark Trooper che hanno catturato Grogu, nonostante una forte somiglianza con quelli nati all’interno della Fase III sono sostanzialmente dei robot.

Eppure, quando in L’Assedio scopriamo che il Dottor Pershing sta svolgendo esperimenti sul Bambino in quanto ha un sangue con un altro livello M (ossia, un elevato conteggio di midichlorian), diventa inevitabile pensare che nei piani di Moff Gideon ci sia la creazione di una nuova tipologia di soldato che sia sensibile alla Forza. Senza dimenticare che gli esperimenti falliti visti nella base imperiale su Verrano assomigliano non poco a Snoke, sollevando un quesito: e se questo fosse parte del piano di Palpatine? Il progetto di Gideon potrebbe essere parte del procedimento di clonazione Sith visto su Exegol in L’Ascesa di Skywalker.

Per ora, possiamo solo aspettare che gli ultimi due episodi della seconda stagione di The Mandalorian ci mostrino infine quali siano i reali piani di Gideon, e come Mando e i suoi alleati riusciranno a contrastarlo.

Potete vedere i Dark Trooper in azione in The Mandalorian, oltre a godervi tutta la saga di Star Wars, sottoscrivendo un abbonamento a Disney+