Tute spaziali
La superficie di Marte non è un ambiente molto accogliente per gli esseri umani. Fa freddo e non c'è aria respirabile. Un astronauta che intende esplorare la superficie marziana deve indossare una tuta per sopravvivere al di fuori della base abitabile.
Le tute spaziali esistono da tempo, ma sono state pensate per brevi uscite dalle navicelle spaziali, muovendosi quasi esclusivamente nello Spazio. Come si capisce seguendo le avventure di Mark Watney in The Martian, un astronauta che andrà su Marte dovrà trascorrere molto tempo in una tuta spaziale e percorrere lunghe distanze a piedi, oltre a chinarsi per raccogliere campioni di roccia. La NASA ci ha già pensato e per questo sta progettando tute flessibili, comode e affidabili per gli astronauti del futuro.
La NASA ha invitato il pubblico a votare il design delle future tute spaziali in base al prototipo Z-2, la tuta spaziale che verrà indossata dagli astronauti su Marte. NASA Z-2 Suit è considerata un grande passo in avanti in termini tecnologici. Sarà testata in condizioni di vuoto assoluto, sarà realizzata grazie allo scanning laser 3D e vanterà strutture composite ultra-resistenti.
Nel progettarla si è pensato proprio alle passeggiate marziane per raccogliere campioni di roccia, quindi verrà cercato quell'equilibrio fra resistenza e flessibilità che le tute di oggi non garantiscono. Nella realizzazione delle tute vere una delle maggiori sfide che si dovranno vincere è quella con la polvere marziana, quella terra rossa che potrebbe creare problemi sia agli astronauti sia ai sistemi interni dei veicoli spaziali. Per contrastare questo fenomeno i tecnici NASA stanno studiando un sistema che permetta all'astronauta di rientrare nel veicolo lasciando all'esterno la tuta. Questa si è che sembra fantascienza!
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