TV Show: la recensione. Un party game per aspiranti sceneggiatori televisivi

TV Show è un party game narrativo che permetterà ai giocatori di creare una nuova serie televisiva attraverso l’uso di carte. Gli autori, oltre a dover dare sfogo alla propria vena creativa, hanno l’arduo compito di ricordarsi ogni dettaglio della loro creatura: le incoerenze nella storia non sono ben accettate dal pubblico.

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a cura di Roberto Richero

TV Show è un party game per tre-sette giocatori dove i partecipanti interpreteranno il ruolo di sceneggiatori televisivi alla ricerca della giusta ispirazione per creare una nuova ed originale serie televisiva. Il processo creativo sarà guidato da una serie di carte (indicanti luoghi, personaggi ed eventi) che forniranno spunti per la scrittura dei diversi episodi. Nell’arco della partita i giocatori verificheranno la loro conoscenza della serie e solo chi avrà chiaro ogni dettaglio potrà essere eletto vincitore.

Il canovaccio

La preparazione di una partita di TV Show è una operazione "collaborativa" e piuttosto semplice: si dovranno prelevare due carte “genere” e due carte “personaggio” dai rispettivi mazzi. I personaggi estratti saranno i protagonisti della serie che, a sua volta, sarà caratterizzata dai due generi pescati casualmente. I giocatori dovranno definire insieme, a partire da questi quattro elementi, il tono e l’idea generale della serie, i nomi e la storia dei personaggi. E’ importante infine dare alla serie un titolo appropriato che sia coerente con tutte le altre scelte fatte.

Cinque puntate

La partita consiste nell'inventare cinque puntate della serie appena definita. Durante il gioco i svolgeranno due “pause creative”: la prima dopo la terza puntata e la seconda al termine della quinta puntata. Questi due momenti saranno quelli durante i quali i giocatori si interrogheranno vicendevolmente sulla serie proposta per cogliere in fallo i propri avversari: ogni risposta esatta fornirà infatti dei punti attraverso i quali a fine partita si proclamerà il vincitore.

La fase creativa ha un andamento molto lineare; ogni puntata è costituita da tre elementi: un personaggio, un luogo ed un evento. A partire dal giocatore più giovane, ogni partecipante dovrà scegliere una carta fra le tre disponibili e inventare come l’elemento preso concorre alla definizione della storia di quella puntata, fornendo tre dettagli importanti. Ogni puntata è quindi definita dalla unione di quanto narrato da tre giocatori e da nove dettagli. Quando la puntata è completa si mettono da parte le tre carte e il processo riprende allo stesso modo.

Quando la terza puntata è stata completata, il processo creativo si ferma e si procede con la fase dei quiz: a turno, ogni giocatore porrà una domanda al giocatore alla propria sinistra; se la risposta fornita sarà errata o non verrà data il diritto di rispondere passerà al giocatore successivo. Ogni risposta fornirà punti sia al giocatore che ha risposto, sia a quello che ha posto la domanda. Il numero di punti crescerà in funzione di quante persone sono state interrogate per avere la risposta corretta.

Terminato il giro di quiz si riprenderà con la fase di scrittura delle puntate: il processo risulterà identico a quello già descritto, ma si dovranno narrare solo due nuove puntate. Terminata anche questa fase si procederà con una nuova fase di quiz (le domande sono poste in senso inverso rispetto al quiz precedente) e relativa assegnazione di punti.

Una partita di TV Show terminerà dopo il secondo quiz e vincerà chi ha accumulato più punti durante le due fasi di quiz.

Meccanismi semplici

Le meccaniche di gioco sono assolutamente elementari e non scalano in funzione del numero di giocatori impegnati nella partita: nel caso di tre giocatori, tutti parteciperanno alla creazione di ogni puntata, dato che ognuno di occuperà di uno dei tre elementi; in una partita di sette giocatori ogni partecipante (tranne il primo) contribuirà solo a due puntate, senza avere la possibilità di dire la propria nella altre tre.

Anche il meccanismo di punteggio non si modifica; in una partita con pochi giocatori sarà molto più semplice ricordarsi i dettagli, in quanto si è stati protagonisti del loro utilizzo in diverse puntate. Viceversa con molti giocatori sarà più difficile ricordarsi elementi che appartengono a puntate nelle quali non si ha interagito.

In generale la scelta di far esprimere ogni giocatore su un solo elemento porta alla narrazione di puntate abbastanza frammentate, se non si hanno al tavolo partecipanti estremamente creativi; il fatto che gli elementi siano scelti senza alcun ordine specifico contribuisce a questa frammentazione, lasciando l’onere di creare un po’ di coerenza tipicamente al terzo partecipante di ogni puntata. Rendere note le tre carte ad inizio puntata avrebbe potuto aiutare a mitigare questo problema, permettendo una maggior collaborazione fra i giocatori.

Le muse

L’ispirazione nella scrittura della serie viene dalle carte pescate dai giocatori. Le carte genere sono dieci e rappresentano i principali generi possibili; dato che ogni serie è caratterizzata da due di queste carte, sono possibili diversi combinazioni, alcune delle quali piuttosto inusuali (ad esempio medicale e fantascienza).

Le altre carte (personaggi, luoghi ed eventi) sono trenta per tipo e forniscono molti spunti. La scelta, per questi tre tipi di elementi, di usare fotografie e non illustrazioni è molto peculiare e, sin dall'inizio, lascia un po’ perplessi: se da una parte il numero garantisce varietà, dall'altra l’uso di illustrazioni (magari come quelle di “Nome in codice: Visual”, caratterizzate da particolari unici e contraddittori) avrebbe potuto fornire un po’ più di libertà di interpretazione stimolando la creatività dei giocatori.

Conclusioni

TV Show è un party game narrativo e come tale non trova il suo punto di forza nelle meccaniche o nel materiale, ma nell'interazione e nella fantasia che il gruppo di giocatori riesce a instaurare nel corso della partita. La frammentazione del gioco porta tipicamente a puntate e serie non molto coerenti: questo può essere considerato un difetto, da chi ha un’indole più seria, o un elemento particolarmente divertente per chi invece apprezza l’aspetto caciarone/assurdo di questo tipo di giochi.

Il meccanismo dei quiz e dei punti risulta alle volte quasi fastidioso in quanto si inserisce un po’ a forza all'interno di un’atmosfera di narrazione che tipicamente ha raggiunto un buon ritmo alla terza puntata.

Materiali

Il materiale è in linea con quanto ci si può aspettare da un party game di questo tipo. I segnalini sono tutti in cartone di buona fattura ed in numero maggiore a quanto riportato sulla scatola. Le carte sono stampate in alta risoluzione (indispensabile, data la scelta di usare fotografie e non illustrazioni) su carta molto leggera; questo non è un problema in quanto vengono comunque manipolate molto poco.

La scelta di usare fotografie al posto di illustrazioni fa uno strano effetto durante il gioco e sicuramente farà storcere il naso a giocatori più tradizionalisti.

Gioco indicato per

Chi ama party game narrativi poco strutturati, dove la cosa più importante è divertirsi e ridere insieme e dove i punti e definire un vincitore possono passare in secondo piano o addirittura possono essere dimenticati. Se cercate un gioco da fare in gruppo, senza che la competizione sia un elemento fondamentale, TV Show potrebbe fare per voi.