Wallapop decide di “cambiare musica” al mercato del second hand

Per il proprio lancio in Italia, Wallapop ha deciso di proporre un concept innovativo in cui musica, condivisione e second hand si uniscono.

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a cura di Marcello Paolillo

Wallapop, piattaforma nella compravendita di prodotti second hand, che promuove un modello di consumo responsabile e sostenibile, è approdata a settembre sul mercato italiano. L’app offre a 43 milioni di potenziali utenti del Paese la possibilità di mettere in vendita oggetti in ottimo stato e ancora perfettamente funzionanti, ma che non utilizzano più da tempo. Facilitare una forma di consumo più consapevole e sostenibile è sicuramente l'obiettivo principale di un brand che ha voluto proporre, per il proprio lancio in Italia, un concept innovativo in cui musica, condivisione e second hand si uniscono.

L'obiettivo è ora dare una “seconda vita” ad un brano iconico della musica italiana attraverso l’interpretazione di Tancredi, esponente della GenZ, che ha accolto la sfida lanciata da Wallapop e La Rettore proponendo a tutti gli effetti una versione second hand di “Splendido Splendente”.

Tancredi ha commentato di essere onorato di essere stato coinvolto da Wallapop per dare una seconda vita ad una delle sue canzoni dance italiane preferite, mentre la Rettore ha dichiarato che dal momento che le è stata data la possibilità di personalizzare il testo, ha voluto farlo seguendo ciò che voleva comunicare, ma contestualizzato ai giorni nostri.

Se i giovani italiani amano quindi circondarsi di oggetti dalla storia vissuta, anche nella musica sembra esserci un desiderio di “tuffarsi nel passato”: il 44% infatti apprezzerebbe riascoltare alcune hit della tradizione musicale italiana proposte in chiave moderna, proprio come “Splendido Splendente” dell’iconica Rettore. Una passione, quella dei classici della musica italiana, che per entrambe le generazioni è sicuramente trasmessa dalle abitudini musicali dei propri genitori (48%).

La “Second Hand” per GenZ e Millennials è una scelta sostenibile e che rispetta l’ambiente (93%), intelligente (92%), che rende accessibili anche prodotti di alta gamma (30%) e permette di “togliersi” qualche sfizio senza costi eccessivi (28%). “Ridare vita agli oggetti” (52%) diventa però il desiderio principale di entrambe le generazioni, nell’ottica di un’economia circolare che sembra ormai diventata parte integrante delle abitudini quotidiane.

La conferma arriva anche dalla survey “GenZ&Millennials: due generazioni a confronto” realizzata da BVA Doxa per Wallapop con l’obiettivo di indagare il tema della compravendita di oggetti usati mettendo a confronto le abitudini dei giovani dai 18 ai 40 anni. Se sul tema della compravendita di oggetti usati entrambe le generazioni sembrano mantenere una linea comune, diversa invece la percezione del “possesso” e della “condivisione” dei propri oggetti: è infatti la GenZ ad essere più propensa a condividere (30%): gli oggetti non vanno tanto posseduti, quanto usati in condivisione, il che permette anche di abbassare i costi dell’utilizzo.

Oggi quindi il mercato del “second hand” è tutt’altro che fuori moda, è anzi molto più vicino al concetto di sostenibilità intelligente che sembra mettere d’accordo due generazioni apparentemente così diverse come Millennials e GenZ. Qualsiasi sia la motivazione che spinge i giovani ad acquistare e vendere oggetti usati, la Second Hand è sempre la scelta giusta, per noi stessi e per il Pianeta.