Zagor - Supermike!, recensione: gli opposti si attraggono

Zagor - Supermike!, sesta uscita della collana Libri Zagor, propone il primo incontro fra Zagor ed uno dei suoi antagonisti più peculiari: Supermike.

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a cura di Domenico Bottalico

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Zagor - Supermike! è la sesta uscita della collana Libri Zagor, volumi a colori di grande formato contrassegnati dalla caratteristica costina verde smeraldo, che propone, dopo l'ottimo Il Vampiro (uscito ad ottobre del 2020), un altro primo incontro fra Zagor ed uno dei suoi antagonisti più peculiari. Come facilmente intuibile dal titolo stesso del volume stiamo parlando di Mike Gordon meglio conosciuto come Supermike. Si tratta di un antagonista sui generis non solo per Zagor, che pur ne ha avuti di bizzarri, e che impersona in qualche modo il mutato sentimento di Guido Nolitta come autore prima e la maturata consapevolezza nella propria arte di Gallieno Ferri. 

Zagor - Supermike!, prove e controprove

La diligenza su cui stanno viaggiando Zagor e Cico raccoglie un insolito passeggero. Si tratta di un giovanotto aitante proveniente da New York in cerca di avventura, il suo nome è Mike Gordon ma preferisce l'appellativo di Supermike. Il motivo è presto detto: Mike Gordon è in grado di eccellere in qualsiasi cosa. La dimostrazione avviene immediatamente nella cabina della diligenza dove dapprima si cimenta al flauto traverso e poi addirittura con... i ferri da maglia!

La strana comitiva si ferma a Danville dove il giovane Gordon non manca di vantarsi delle sue doti. Dapprima in una partita a poker e poi interessandosi non solo al passato di Zagor ma anche a quello di un fuorilegge che proprio lo Spirito con la Scure contribuisce ad assicurare alla legge. Zagor e Cico si offrono di scortare il prigioniero insieme allo Sceriffo ma il viaggio sarà tutt'altro che sereno: Supermike infatti si unisce alla compagnia attirato dalle abilità di pistolero più veloce dell'ovest del prigioniero stesso.

In cerca di una nuova e stimolante sfida, Supermike libera il prigioniero sfidandolo a duello. Il risultato è drammatico, Supermike trionfa uccidendo l'avversario. Zagor è certo della malafede di Supermike tuttavia non essendoci prove concrete non può far altro che dargli una bella ripassata e mandarlo per la sua strada.

Mesi dopo a Darkwood iniziano a verificarsi strani incidenti e gli indiani rumoreggiano su un misterioso Spirito Giallo. Ben presto Zagor si ritrova dinnanzi Supermike, vestito di tutto punto e con l'unico obbiettivo di diventare "l'attaccabrighe di Darkwood". La sua è una vera e propria guerriglia a tutto campo, un terrorismo psicologico volto a dimostrare sia a Zagor che ai suoi amici e alleati quanto lo Spirito con la Scure non sia più infallibile.

Dopo aver minato i rapporti con le tribù indiane e aver devastato un ponte appena costruito dai volenterosi soldati del forte vicino, Zagor decide di affrontare Supermike di petto proponendogli una serie di sfide per decretare il migliore fra i due. Si tratta di prove di abilità e resistenza fisica in cui i due contendenti sembrano essere in perfetto equilibrio, tuttavia l'esperienza di Zagor sembrano prevalere.

In perfetto equilibrio i due si sfidano nell'ultima prova, un pericolosissimo duello indiano in cui Supermike mostra definitivamente la sua vera natura e la cui risoluzione svela anche il vero passato di Mike Gordon. Per quanto Zagor sia uscito vincitore, e abbia ristabilito il suo buon nome, la sfida contro Supermike ha lasciato un segno indelebile nello Spirito con la Scure.

Zagor - Supermike!, cambiando prospettiva

Zagor - Supermike! ripropone l'interessante trittico di storie composto da Zagor #123, #124 e #125. Siamo nel 1975, all'apice della popolarità e dell'esposizione del personaggio ai lettori, in media più giovani di quelli di Tex, e Guido Nolitta ha già firmato alcune delle sue avventure classiche tuttavia in lui inizia a maturare una certa insofferenza non tanto nei confronti dell'eroe quanto delle sue imprese.

Fino a quel momento infatti Zagor aveva affrontato nemici pericolosi ma anche figure tragiche a cui era stato riconosciuto, idealmente, il beneficio del dubbio ma nel '75 Nolitta avverte l'esigenza di rappresentare anche nell'epopea zagoriana quello spostamento di valori, quel relativismo che porterà, qualche anno dopo, alla creazione di un altro grande personaggio della Sergio Bonelli Editore ovvero Mister No. È chiaro che in Zagor questo spostamento di valori poteva essere rappresentato solo ed esclusivamente dall'introduzione di un nuovo nemico, uno dall'approccio nuovo e subdolo.

Si dice spesso infatti che tanto grande è l'eroe quanto grande è la sua nemesi. Ed è un concetto decisamente vero, tuttavia l'eroe non è soltanto colui che deve vendicare delle ingiustizie e un campione del bene ma anche un portatore di ordine. Cosa succederebbe quindi se questo ordine, se l'equilibrio calmo ed immutabile di Darkwood, venisse costantemente messo in dubbio e sovvertito?

Da questo concetto apparentemente semplice nasce la figura di Mike Gordon, Supermike appunto. La prima storia funge da introduzione: Mike Gordon si dimostra abile in qualsiasi attività in cui si prodiga, nulla di pericoloso ma sicuramente l'atteggiamento vanaglorioso del ragazzo è ciò che fa irritare maggiormente Zagor. Lo Spirito con la Scure ci ha visto lungo, perché Gordon è capace di tutto pur di dimostrare la sua superiorità anche quella di uccidere un uomo riuscendo però a scampare all'arresto per mancanza di prove evidenti.

Se in questa prima storia, Gordon è modellato sulla falsariga di molti, reali, avventuriere del Selvaggio Ovest già dalla seconda la posta in gioco si alza fiaccando Zagor non tanto nel corpo quanto nello spirito. Dopo molti mesi dal loro primo incontro infatti Mike Gordon si riaffaccia a Darkwood: l'unico scopo è di fatto detronizzare Zagor.

Con un costume uguale e contrario a quello dello Spirito con la Scure, Supermike inizia letteralmente ad umiliare Zagor davanti ai capi indiani e agli ufficiali dell'esercito. Le sue sono azioni di sabotaggio e terrorismo pericolosissime perché, minando la fiducia degli abitanti delle zone protette da Zagor, rischiano di far saltare i sempre delicati equilibri fra bianchi ed indiani ma non solo.

Per la prima volta Zagor si ritrova di fronte ad un nemico che lo equivale, anzi forse lo supera, sul piano fisico e che ha come unico obbiettivo quello di spodestarlo. Non c'è un grande piano di conquista, non c'è brama di ricchezza o potere. Guido Nolitta imbastisce quindi una storia tesa, ma fatta di una tensione diversa più nervosa e vibrante perché l'eroe viene messo di fronte alla sua fallibilità tant'è che anche gli amici ed alleati iniziano a sospettare di lui.

In questo senso la terza ed ultima storia contenuta nel volume attinge a piene mani, per struttura e risoluzione, non solo dai classici dalle mitologia greco-latina (con l'eroe posto dinnanzi a prove fisiche che ne testino la tempra) ma anche alla coda lunga di quella Silver Age dei comics in cui i (super)eroi si ritrovano ad affrontare improbabili "doppioni" (vedasi Bizzarro, il Reverse Flash o Sinestro giusto per citare tre esempi provenienti dalla DC).

Zagor - Supermike! è una storia fisica e Gallieno Ferri interpreta alla perfezione questa fisicità sia nel tratto che nella costruzione della tavola. Ormai pienamente matura, Ferri riversa in Zagor e Supermike tutto il suo amore, e la sua perizia, nella plasticità dei corpi ora perfettamente slanciati e realistici anche quando eseguono le "coreografie" più spericolate. Ferri, noto sportivo di suo, conosce molto bene il corpo umano sotto sforzo e qui lo esalta esaltandosi lui stesso. Dal punto di vista del tratto tuttavia non è l'unico aspetto degno di nota del trittico di storie contenute nel volume.

Ferri realizza un carosello di personaggi eterogenei e riccamente particolareggiati (sia anatomicamente che nel panneggio): dagli avventori del saloon di Danville, passando per lo stesso Supermike nella sua doppia veste civile e in costume, fino alle tribù indiane e ai soldati che diventano angosciati, divertiti e a tratti inorriditi spettatori (dalla marcata espressività) della sfida finale fra Zagor e Supermike. Nel complesso si tratta di uno dei lavori più solidi e "consapevoli" di Ferri, pressoché privo di sbavature fatta eccezione per qualche passaggio troppo sintetico (qualche volume poco sviluppato e qualche movimento anatomico forzato) probabilmente accentuato anche da una ricolorazione da parte GFB Comics che deve aver incontrato più difficoltà del solito vista la densità del tratto e del tratteggio del disegnatore.

Il tutto poi trova conferma nella piena rielaborazione del formato striscia nella costruzione della tavola estremamente ordinata e regolare che trova nell'alternanza di due singole verticali e una doppia orizzontale la sua cifra. Si stabilisce così subito un ritmo medio-alto nella narrazione anche quando non vi sono in atto sequenze propriamente d'azione e di aumentare idealmente ancora di più il ritmo soprattutto nell'ultima storia dove le due verticali diventano anche tre (con inediti riquadri dalla forma irregolare) e/o prendono il sopravvento aumentando la concitazione dell'azione e rendendo la lettura più coinvolgente.

Gli extra e l'apparato redazionale

Zagor - Supermike! non presenta extra di alcun tipo ma è da segnalarsi comunque il consueto, puntuale redazionale d'apertura firmato da Moreno Burattini che inquadra storicamente non solo le storie contenute nel volume, in seno alla produzione zagoriana, ma anche l'evoluzione degli antagonisti così come stavano maturando, seppur in maniera e con ritmi differenti, un po' in tutte le produzioni fumettistiche mondiali anche grazie ad alcuni stralci di interviste concesse dallo stesso Sergio Bonelli.