
a cura di Marco Pedrani
Managing Editor
Scegliere un nuovo monitor per il vostro computer può essere un'impresa ardua se non si è adeguatamente preparati. Navigando sui principali negozi online, è probabile che vi siate imbattuti in un'infinità di modelli, ognuno contrassegnato da diverse sigle che potrebbero non essere immediatamente riconoscibili o comprensibili.
È qui che entra in gioco la nostra guida all'acquisto. Abbiamo sviluppato questo articoli con due obiettivi ben precisi. Da un lato, vogliamo assistervi nella scelta del monitor PC più adatto alle vostre esigenze, che stiate cercando un dispositivo per giocare, lavorare o semplicemente per utilizzare il vostro computer domestico.
Dall'altro, il nostro intento è quello di far luce sul significato di tutte quelle sigle apparentemente criptiche che spesso contraddistinguono i monitor. Spiegheremo in dettaglio cosa rappresentano, in modo che in futuro possiate rapidamente discernere se un modello è più o meno valido di un altro, almeno per quanto riguarda le specifiche tecniche.
Come scegliere il monitor PC
Ci sono tanti aspetti di cui tenere conto per essere certi di scegliere il miglior monitor PC per la propria configurazione. Oltre alle vostre esigenze, dovete considerare aspetti come la tecnologia del pannello, la risoluzione, la frequenza d'aggiornamento, le tecnologie integrate e tanto altro. Vediamo i vari aspetti più nel dettaglio.
Tecnologia del pannello
Nell'odierno panorama tecnologico, il progresso del settore dei monitor è indiscutibilmente notevole, con l'introduzione di innovative tecnologie che hanno ridefinito gli standard di qualità. La chiave di tali avanzamenti risiede nei pannelli che, negli ultimi anni, si sono sviluppati in diverse varianti: TN (Twisted Nematic), IPS (In-Plane Switching), VA (Vertical Alignment), OLED (Organic LED) e Mini LED.
I pannelli TN sono i più economici e rapidi, il che li rende la scelta ideale per chi vuole alta velocità a un prezzo contenuto. Essi sono stati fondamentali nel dare vita ai primi monitor da 24 pollici con refresh rate di 240 Hz. Tuttavia, questi pannelli presentano alcuni limiti, tra cui un angolo di visione ridotto e una riproduzione cromatica inferiore rispetto a IPS e VA, dovuti all'orientamento perpendicolare dei cristalli liquidi. Di conseguenza, le soluzioni TN stanno diventando sempre meno comuni, con i produttori che tendono a privilegiare i pannelli IPS e VA.
I pannelli IPS, d'altra parte, garantiscono una visione ottimale da diversi angoli e la migliore resa cromatica tra i vari tipi. Nonostante la loro lentezza iniziale, i progressi tecnologici hanno permesso la creazione di pannelli IPS con tempi di risposta ridotti, come i Rapid IPS o i Fast IPS, che possono raggiungere frequenze di aggiornamento elevatissime, come testimoniano i migliori monitor 360Hz.
Anche i pannelli VA hanno subito notevoli miglioramenti. Questi pannelli, che offrono un contrasto superiore rispetto a IPS, erano inizialmente la scelta di default per gli schermi curvi, ma oggi si possono trovare sia pannelli VA che IPS in questi modelli.
Tuttavia, la frontiera più recente del settore dei monitor è rappresentata dai pannelli OLED e Mini LED. Nonostante siano ancora poco diffusi, questi pannelli stanno lentamente emergendo sul mercato. I monitor OLED, attualmente disponibili principalmente con dimensioni tra i 42" e i 48", offrono un'eccellente qualità dell'immagine con neri profondi e una riproduzione dei colori particolarmente accurata. I monitor Mini LED, invece, utilizzano una retroilluminazione che garantisce una luminosità di picco molto elevata e una qualità in HDR eccezionale. Nonostante offrano già soluzioni con elevati refresh rate da 27" - 32", per ora i monitor Mini LED sono estremamente costosi, rivolgendosi ad un pubblico con un budget molto elevato e alla ricerca dell'ultima novità tecnologica.
Frequenza d'aggiornamento
I monitor, sia per l'utilizzo domestico che per l'ufficio, di solito si attestano su una frequenza d'aggiornamento standard di 60Hz. Questa frequenza è più che adatta per la maggior parte delle attività quotidiane come lavorare, scrivere, guardare video online, navigare in rete e così via. Tuttavia, recentemente, abbiamo assistito a un aumento nell'adozione di soluzioni che offrono una frequenza d'aggiornamento di 75Hz. Questo upgrade offre un'esperienza visiva più fluida, riducendo la sensazione di sfarfallio e facilitando il lavoro prolungato davanti allo schermo.
D'altra parte, nel mondo del gaming, le esigenze cambiano radicalmente. Per i videogiocatori, l'esperienza di gioco è tanto più immersiva e reattiva quanto più alta è la frequenza di aggiornamento. La maggior parte dei monitor per gaming parte da una frequenza d'aggiornamento di 144Hz, un valore che già assicura una grande fluidità di movimento e riduzione del tearing.
Tuttavia, con l'evoluzione della tecnologia e l'aumento della competitività nel gaming, stanno diventando sempre più comuni monitor con frequenze di aggiornamento di 165/170Hz, 240Hz e addirittura 360Hz. Questi ultimi sono particolarmente apprezzati dai videogiocatori professionisti, per i quali la frequenza d'aggiornamento è un fattore determinante per la performance. Per questi utenti, infatti, avere un framerate elevato può fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta. Con un framerate alto, l'immagine si aggiorna più frequentemente, riducendo al minimo l'input lag (il ritardo tra l'input di un comando e la sua visualizzazione sullo schermo) e permettendo quindi una reazione quasi istantanea alle azioni in game.
Per questa ragione, nonostante una risoluzione inferiore possa essere un compromesso da accettare, i videogiocatori professionisti sono sempre alla ricerca di monitor con la più alta frequenza di aggiornamento disponibile sul mercato, allo scopo di ottenere il massimo vantaggio competitivo.
AMD FreeSync e Nvidia G-Sync
Legate a doppio filo con la frequenza d'aggiornamento ci sono le tecnologie AMD FreeSync e Nvidia G-Sync. Si tratta di due implementazioni diverse della stessa tecnologia, la prima basata unicamente sul software, la seconda che, invece, utilizza anche un hardware proprietario presente all'interno del monitor (motivo per cui i monitor G-Sync sono, di norma, più costosi), che permette di sincronizzare il refresh rate con gli FPS generati dalla scheda video. Farlo porta diversi vantaggi tra cui la rimozione di artefatti grafici come il tearing, quel fenomeno per cui vengono mostrati 2 fotogrammi contemporaneamente e per il quale quindi capita di vedere immagini "tagliate a metà" in orizzontale.
La tecnologia AMD FreeSync esiste in diverse declinazioni: FreeSync, FreeSync Premium e FreeSync Premium Pro. Solitamente funziona in un range dai 48Hz al refresh rate massimo del monitor, l'implementazione "base" elimina tearing e sfarfallio e garantisce una latenza ridotta, FreeSync Premium funziona solamente dal Full HD 120Hz in su e aggiunge la Low Framerate Compensation (che mostra lo stesso frame più volte in caso gli FPS scendano sotto il minimo supportato dal monitor, così da garantire sempre un gameplay fluido), infine FreeSync Premium Pro integra anche il supporto all'HDR.
Anche Nvidia G-Sync è disponibile in diverse varianti: G-Sync, G-Sync compatibile e G-Sync Ultimate. Similmente a FreeSync, la tecnologia G-Sync sfrutta un processore d'immagine sviluppato da Nvidia (l'hardware di cui parlavamo prima) per garantire un'esperienza di gioco senza tearing, stuttering e input lag. I monitor G-Sync sono certificati con oltre 300 test, per assicurarsi che i giocatori non abbiano mai problemi. G-Sync Ultimate condivide i benefici di G-Sync e aggiunge il supporto all'HDR, mentre G-Sync compatibile rende disponibile la tecnologia anche su alcuni monitor FreeSync selezionati, che non sono dotati di hardware dedicato.
Risoluzione e rapporto d'aspetto
Altro fattore fondamentale da considerare in fase di scelta è la risoluzione del monitor. Le principali sono tre: Full HD (1920x1080 pixel), Quad HD (2560x1440 pixel) e 4K (3840x2160 pixel), detto anche Ultra HD. I monitor Full HD sono i più economici e questa è la risoluzione più frequente fino ai 24"/27", mentre quelli Quad HD e 4K costano di più e si trovano a partire dai 27" in su.
Quando scegliamo la risoluzione del monitor, bisogna tenere in considerazione diversi aspetti, come l'uso che se ne farà e il PC a cui verrà collegata la periferica. Se ad esempio userete il vostro monitor per navigare in rete e rispondere alle mail, un modello Full HD andrà benissimo, mentre se siete professionisti della grafica, dovreste optare per un modello con risoluzione 4K. Se infine avete un PC da gaming e volete abbinarvi un nuovo monitor, dovreste considerare le capacità della vostra scheda video: se avete una GPU di fascia alta, potreste optare per un monitor 4K 144Hz, o magari un Quad HD 240Hz se preferite la frequenza d'aggiornamento alla risoluzione. Se invece avete un modello entry level fareste meglio a scegliere una soluzione Full HD a refresh rate elevato, così da poterla sfruttare in tutte le sue potenzialità; il rischio, abbinando ad esempio una RTX 3060 a un monitor 4K 144Hz (o con frequenza superiore), è quello di dover comunque eseguire i giochi a una risoluzione inferiore, dato che la GPU non è sufficientemente potente per gestire l'Ultra HD.
Altro fattore da tenere in considerazione è il rapporto d'aspetto. La maggior parte dei monitor è 16:9, tuttavia esistono anche monitor "allungati", con rapporto d'aspetto 21:9 o perfino 32:9. Questi tipi di monitor sono pensati per la produttività, ma nell'ultimo periodo sono usciti anche diversi modelli per giocare dalle ottime caratteristiche e qualità, tanto che sono stati scelti da un buon numero di giocatori, specialmente quelli che apprezzano i giochi di guida, dal momento che offrono una maggiore immersività. Se volete optare per un monitor del genere, tenete conto che il vostro PC dovrà gestire un maggior numero di pixel (un 21:9 QHD ad esempio ha risoluzione 5120x1440 pixel), quindi fate le dovute valutazioni in merito alle prestazioni.
Dotazione porte
Un’altra cosa importante da considerare è la dotazione di porte del monitor in questione. Attualmente le più diffuse sono HDMI, DisplayPort e USB-C, mentre vecchi connettori come VGA e DVI sono ormai in disuso.
HDMI è lo standard più conosciuto e consente di trasmettere l’audio e il video a un monitor esterno. La versione attuale, la 2.1, ha una velocità di trasferimento di 48Gbps e consente il collegamento a cascata, ovvero la possibilità di collegare un computer a un monitor e quest’ultimo a un secondo monitor. HDMI 2.1 è anche compatibile con la tecnologia FreeSync, supporta l’HDR 10+, Dolby Vision e il 4K 120Hz, risultando perfetto per le console di nuova generazione Xbox Series X e PS5. Alcuni cavi specifici permettono di trasferire, oltre che il segnale audio e video, anche la connessione ethernet.
DisplayPort è uno standard molto diffuso negli ultimi anni, soprattutto tra i videogiocatori PC, ed è la scelta principale di chi vuole andare oltre l’HDMI. Rispetto a quest’ultimo, infatti, DisplayPort 2.0 ha una velocità di trasferimento di 80Gbps e consente un collegamento a cascata con fino a due display 4K. Come HDMI, supporta il FreeSync, HDR+ e Dolby Vision. Ad oggi non sono ancora presenti monitor con DisplayPort 2.0, ma l'ultima versione (DisplayPort 1.4a) grazie alla tecnologia DSC (Display Stream Compression) permette di trasmettere immagini in 4K 120Hz con HDR oppure immagini 8K 60Hz.
La porta USB-C utilizza la tecnologia DisplayPort e la risoluzione supportata e la velocità di trasferimento dipendono quindi dalla versione dello standard DP del monitor. Questa porta è sfruttata solitamente dai possessori di notebook recenti, spesso dotati di porta Thunderbolt, che permette di alimentare il notebook (se la porta USB-C del monitor offre anche il Power Delivery) e trasmettere il segnale audio/video con un singolo cavo.
1. ASUS ProArt PA329C

Ideale per i professionisti
Un monitor professionale ideale per chi lavora con i colori e ha bisogno della massima fedeltà.
2. LG Ergo 27UN880

Ergonomico e salvaspazio
Grazie al suo stand ergonomico è perfetto per chi sta tante ore davanti al PC, in ufficio o a casa.
3. MSI MPG Artymis 273CQR

Ottimo per giocare in Quad HD
Ottimo per giocare in Quad HD ad alto refresh rate e sfruttare al massimo il vostro PC da gaming.
4. Philips 24E1N5300HE

Per la casa o l'ufficio
Un buon monitor per chi non ha esigenze particolari e vuole una soluzione pratica per la casa o per l'ufficio.
5. Samsung Odyssey G4

Perfetto per giocare in Full HD
La soluzione giusta per giocare in Full HD anche a titoli competitivi, spendendo poco.
6. ASUS ROG Swift PG27AQN 360Hz

Il meglio per i giocatori professionisti
Il meglio per i giocatori professionisti grazie alla frequenza d'aggiornamento di 360Hz.
7. ASUS ROG Swift OLED PG27AQDM

Gaming in Quad HD senza compromessi
La combinazione migliore tra risoluzione e frequenza d'aggiornamento, unita a un pannello OLED di alta qualità.
8. Samsung Odyssey Ark

Fantastico per giocare in 4K
La scelta obbligata per chi non vuole compromessi, nemmeno in termini di dimensioni.