Al giorno d'oggi, l’evoluzione di notebook ultra-sottili, tablet 2-in-1 e PC compatti ha reso la presenza di hub USB un elemento essenziale nella quotidianità digitale. Nonostante l’incremento delle tecnologie wireless e delle soluzioni cloud, le connessioni via USB continuano a essere imprescindibili per chi lavora, studia o semplicemente desidera espandere la connettività del proprio dispositivo. I portatili più recenti, come i nuovi MacBook con chip M4, i Chromebook aggiornati a ChromeOS 125 e gli ultrabook Windows con processori Intel Core Ultra, offrono spesso un numero limitato di porte fisiche: per questo motivo, dotarsi di uno dei migliori hub USB è la scelta ideale per garantire flessibilità, velocità e praticità d’uso.
Un hub USB moderno non si limita a moltiplicare le porte disponibili: è un accessorio intelligente e versatile, capace di supportare Power Delivery per la ricarica rapida, uscite video 4K HDMI, connettività Ethernet, lettori di schede SD e microSD e molto altro ancora. I modelli più avanzati supportano standard come USB 3.2 Gen 2, USB4 e Thunderbolt 4, assicurando trasferimenti dati ultra rapidi e gestione simultanea di più periferiche senza colli di bottiglia. Che si tratti di collegare monitor esterni, hard disk, mouse da gaming, stampanti o dischi NVMe esterni, un buon hub USB è oggi un’estensione indispensabile di qualsiasi workstation portatile o desktop.
In questa guida aggiornata abbiamo selezionato i migliori hub USB, valutandoli secondo criteri precisi: prestazioni, affidabilità costruttiva, compatibilità con più sistemi operativi (Windows, macOS, Linux, Android) e soprattutto rapporto qualità/prezzo. Scoprirete quali sono i vantaggi di un hub USB-C multiporta, quando conviene optare per un hub alimentato, e quali modelli sono ideali per specifici contesti d’uso come smart working, editing video 4K, gaming competitivo o utilizzo in mobilità. Se cercate anche soluzioni per l’alimentazione rapida o l’archiviazione portatile, vi invitiamo a consultare anche le nostre guide ai migliori caricatori USB-C e ai migliori SSD esterni, ideali da abbinare al vostro nuovo hub USB.
Con l'aggioramento di novembre 2025, abbiamo migliorato la sezione FAQ e ricontrollato tutti link ai prodotti così da indirizzarvi sempre verso le migliori offerte.
Prodotti
RSTECH Hub USB 3.2 con 10 porte
Tante porte e alimentazione esterna
Un hub USB alimentato a 10 porte con supporto fino a 10 Gb/s, interruttori individuali e alimentazione dedicata per più dispositivi.
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Alta densità di porte USB, Protezione integrata, Interruttori individuali
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Richiede alimentatore esterno, Ingombro relativamente grande
Il collegamento al sistema host avviene attraverso un cavo ibrido staccabile USB-A/USB-C da circa 1 m, in modalità plug-and-play senza necessità di driver. Il case è realizzato in una combinazione di alluminio e ABS, con indicatori LED per lo stato di ciascuna porta, e poggianti antiscivolo alla base per una maggiore stabilità sul piano di lavoro.
Hub USB C Ethernet, atolla
Piccolo e con una porta di rete
Questo accessorio offre 3 porte USB 3.0 con velocità di 5 Gbps e una porta Ethernet RJ45 Gigabit per connessioni fino a 1 Gbps,
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Buona varietà di porte, Ricarica potente, Trasferimento dati ad alta velocità, Portabilità
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Limitazione della risoluzione HDMI
ACASIS Hub USB-C
Perfetto per chi ha un MacBook
Questo Hub USB 6-in-1 per MacBook offre 3 porte USB 3.0 (inclusa una USB-C) con velocità fino a 5 Gbps, porta HDMI 4K e una porta di ricarica PD.
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Alta velocità di trasferimento, Porta Ehernet
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Non alimentato esternamente, Design essenziale
Inateck Hub USB 3.0 4 Porte
Perfetto da portare in viaggio
Questo hub ultra compatto offre 4 porte USB 3.2 Gen 2 retrocompatibili, velocità di trasferimento dati di 10 Gbps, dimensioni e peso ridotto.
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Alta velocità di trasferimento, Ampia compatibilità, Design compatto e portatile
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Possibile interferenza con segnali wireless
Sabrent Hub USB C
Economico per la scrivania
L'hub USB-C Sabrent offre 3 porte USB 3.2 Gen 1, un lettore di schede SD/MicroSD integrato ed è realizzato in ABS robusto per una connessione stabile.
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Compatibilità e versatilità, Design compatto, Materiali di qualità
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Cavo corto, Potrebbe riscaldarsi durante l'uso
Quante porte servono davvero in un hub USB?
Il numero di porte rappresenta uno dei criteri principali nella scelta di un hub USB. La capacità di collegare più dispositivi in contemporanea è ciò che rende davvero utile questo accessorio, soprattutto per chi utilizza il computer in modo intensivo o ha una postazione di lavoro ricca di periferiche. Gli hub USB standard offrono da 3 a 7 porte, sufficienti per l’uso quotidiano di utenti che devono collegare solo mouse, tastiera, stampante e una chiavetta USB.
Tuttavia, in ambiti professionali o avanzati, come la produzione video, la fotografia digitale, il montaggio audio o il gaming su PC, può essere necessario disporre di un numero ancora maggiore di connessioni. In questi casi, esistono hub USB che offrono fino a 10 o più porte, permettendo di gestire scanner, controller, microfoni, webcam, luci LED, hard disk e altre periferiche senza dover scollegare e ricollegare continuamente i dispositivi. Più porte significano maggiore comodità e una postazione di lavoro più fluida ed efficiente.
Quanto conta la velocità di trasferimento?
La velocità di trasferimento dati è una delle caratteristiche tecniche più importanti da considerare prima di acquistare un hub USB. Questa specifica indica la quantità di informazioni che può essere trasferita in un determinato intervallo di tempo, e ha un impatto diretto sulle prestazioni generali. I modelli più recenti, compatibili con lo standard USB 3.0, 3.1 o 3.2, garantiscono una velocità che può variare da 5 Gbps fino a oltre 10 Gbps, a seconda della versione e della qualità del controller interno.
Una velocità elevata è fondamentale non solo per trasferire rapidamente file di grandi dimensioni, come video in 4K o librerie fotografiche, ma anche per mantenere una connessione stabile tra più dispositivi collegati, senza interruzioni o rallentamenti. Inoltre, un hub che supporta gli standard più recenti sarà anche retrocompatibile con dispositivi USB 2.0, garantendo la massima flessibilità. Se volete massimizzare l’efficienza del vostro spazio di lavoro, assicuratevi che l’hub scelto supporti le velocità più elevate disponibili.
Quali porte deve avere un hub USB per essere davvero versatile?
Quando si valuta l’acquisto di un hub USB, non basta considerare solo il numero di porte disponibili: è fondamentale anche capire quali tipologie di porte sono incluse. Un hub realmente versatile dovrebbe offrire una combinazione di porte USB-A per la retrocompatibilità, porte USB-C per i dispositivi più recenti, e almeno una porta HDMI per collegare monitor esterni fino alla risoluzione 4K. A seconda dell’uso, possono risultare essenziali anche una porta Ethernet RJ-45 per connessioni di rete stabili, lettori di schede SD e microSD per chi lavora con foto o video, e perfino uscite audio per setup professionali. La presenza di porte con supporto Power Delivery è un ulteriore valore aggiunto per chi desidera caricare dispositivi ad alta velocità, come laptop o tablet. Scegliere un hub con le porte giuste significa assicurarsi massima compatibilità e una gestione efficiente di tutte le periferiche, senza necessità di adattatori o soluzioni aggiuntive.
Le misure di sicurezza sono importanti?
Quando si tratta di tecnologia, la sicurezza è un elemento fondamentale, e gli hub USB non fanno eccezione. Collegare più dispositivi allo stesso tempo può comportare rischi se l’hub non è dotato delle giuste protezioni. I migliori modelli sul mercato includono protezioni contro le sovratensioni, i cortocircuiti, il surriscaldamento e le interferenze elettromagnetiche, prevenendo così danni sia all’hub sia ai dispositivi collegati.
Inoltre, per hub che gestiscono numerosi dispositivi o supportano anche la ricarica simultanea, è consigliabile scegliere modelli dotati di alimentatore esterno certificato, che garantisce una fornitura di energia stabile e sicura. Questo non solo protegge l’hardware, ma evita anche problemi di instabilità o cali di tensione che potrebbero compromettere le performance. Verificate sempre la presenza di certificazioni di sicurezza internazionali, come CE o FCC, per essere sicuri di acquistare un prodotto affidabile e sicuro.
Gli hub USB possono surriscaldarsi? Quanto è importante la dissipazione termica?
Quando si collegano più periferiche a un unico dispositivo, soprattutto in presenza di hub USB alimentati, è normale che l’accessorio sviluppi una certa quantità di calore. Questo fenomeno è ancora più evidente con hub ad alta velocità, come quelli compatibili con USB 3.2, USB4 o Thunderbolt, che gestiscono grandi volumi di dati o alimentano dispositivi ad alto assorbimento energetico. In questi scenari, una buona dissipazione termica non è solo un dettaglio tecnico, ma una vera e propria garanzia di prestazioni stabili e sicurezza a lungo termine.
Un hub USB che si surriscalda frequentemente può andare incontro a calo di performance, disconnessioni casuali delle periferiche o addirittura guasti prematuri. Per questo motivo, è importante valutare anche i materiali utilizzati: gli hub realizzati in alluminio o leghe metalliche tendono a dissipare meglio il calore rispetto a quelli in plastica, contribuendo a mantenere la temperatura interna sotto controllo. Alcuni modelli includono sistemi di protezione termica o design studiati appositamente per favorire la ventilazione passiva.
Se prevedete un utilizzo intensivo o prolungato del vostro hub USB — ad esempio per editing video, streaming o backup multipli — considerate attentamente l’aspetto termico tra i vostri criteri di scelta. Una gestione efficiente del calore può fare la differenza tra un accessorio che dura anni e uno che va sostituito prematuramente.
Gli hub USB influenzano le prestazioni del sistema?
Quando si collega un hub USB a un computer, soprattutto se si tratta di un modello multiporta con numerosi dispositivi attivi, è naturale chiedersi se ciò possa influire sulle prestazioni complessive del sistema. In realtà, la risposta dipende da diversi fattori, tra cui la banda passante disponibile, la gestione energetica del dispositivo host e la qualità del controller interno dell’hub.
Ogni porta USB condivide una porzione della banda totale messa a disposizione dal bus principale. In situazioni di carico elevato – come durante trasferimenti dati simultanei, streaming da più dispositivi o backup multipli su SSD esterni – la saturazione della banda può comportare una riduzione della velocità effettiva o piccoli ritardi di risposta nelle periferiche. Questo fenomeno è particolarmente evidente con hub economici o basati su standard più datati, che dispongono di un’unica linea di trasmissione condivisa.
Anche la gestione energetica gioca un ruolo determinante: gli hub non alimentati, infatti, devono attingere tutta la corrente dalla porta del computer, e in presenza di più dispositivi collegati possono causare instabilità o disconnessioni improvvise. Gli hub alimentati, invece, distribuiscono la potenza in modo più efficiente, mantenendo prestazioni costanti anche sotto carico.
Dal punto di vista dell’esperienza d’uso, un hub di buona qualità non dovrebbe influire negativamente sulle performance generali del sistema, a patto che si rispetti il limite di potenza e si scelga una versione coerente con le specifiche USB supportate dal dispositivo principale.
Le dimensioni contano: quanto dev’essere grande un hub USB?
Le dimensioni fisiche di un hub USB giocano un ruolo più importante di quanto si possa pensare. Se utilizzate il vostro dispositivo principalmente in ufficio o in casa, potrete scegliere anche un modello più ingombrante, magari dotato di più porte e con alimentazione esterna. Tuttavia, se lavorate spesso fuori sede, viaggiate o portate con voi il laptop, avrete bisogno di un hub compatto, leggero e facilmente trasportabile, magari con design pieghevole o con cavi integrati che ne facilitino la sistemazione in una borsa o in uno zaino.
I modelli portatili sono solitamente realizzati in plastica rinforzata o alluminio leggero, materiali resistenti ma non troppo pesanti. Anche il layout delle porte influisce sulla comodità d’uso: porte troppo ravvicinate possono risultare scomode se si utilizzano dispositivi ingombranti. Infine, ricordate di valutare anche lo spazio necessario per un eventuale alimentatore, nel caso optiate per un modello alimentato.
Gli hub USB servono anche per ricaricare i dispositivi?
Molti hub USB moderni sono progettati anche per la ricarica dei dispositivi, oltre che per il semplice trasferimento dati. Se vi capita spesso di dover ricaricare smartphone, tablet, auricolari wireless o altri gadget tecnologici, un hub con porte di ricarica ad alta efficienza può rivelarsi uno strumento davvero comodo. Alcuni modelli integrano il supporto a tecnologie come USB Power Delivery o Quick Charge, permettendo di ricaricare più velocemente i dispositivi compatibili.
Tuttavia, la capacità di ricarica dipende anche dalla presenza o meno di un alimentatore esterno. I modelli alimentati possono offrire più potenza e sono ideali per caricare più dispositivi contemporaneamente, mentre quelli non alimentati si affidano esclusivamente all’energia fornita dalla porta USB del computer, risultando meno performanti in termini di potenza di uscita. Valutate le vostre esigenze e verificate sempre le specifiche tecniche del prodotto prima dell’acquisto.
Che differenza c’è tra hub USB-A, USB-C e Thunderbolt?
Comprendere la tipologia di connessione principale di un hub USB è fondamentale per garantirne la compatibilità con il proprio dispositivo e ottenere le prestazioni ottimali in termini di velocità e funzionalità. I modelli più semplici si collegano tramite una classica porta USB-A, ancora diffusa su molti notebook e PC desktop, ma sempre meno comune sui dispositivi di ultima generazione. Questi hub offrono generalmente prestazioni limitate a 5 Gbps, ideali per periferiche leggere come mouse, tastiere e chiavette USB.
Gli hub USB-C, invece, rappresentano oggi lo standard più diffuso e versatile, soprattutto su ultrabook moderni, tablet e smartphone. Oltre a offrire una velocità superiore – che può raggiungere i 10 Gbps o oltre – consentono anche la trasmissione video e il supporto al Power Delivery per la ricarica rapida dei dispositivi. In molti casi, un solo cavo USB-C è sufficiente per alimentare il laptop, collegare un monitor 4K e gestire più periferiche.
Ancora più evoluti sono gli hub Thunderbolt, compatibili con porte USB-C ma dotati di specifiche tecniche avanzate, in grado di raggiungere fino a 40 Gbps di velocità e gestire più monitor ad alta risoluzione, SSD NVMe esterni e flussi video non compressi. Tuttavia, per sfruttare appieno le potenzialità di Thunderbolt 3 o 4, è necessario che anche il dispositivo host supporti questo standard.
Scegliere l’hub con il tipo di connessione più adatto al proprio setup è essenziale per assicurarsi un’esperienza d’uso efficiente, evitando colli di bottiglia o incompatibilità. In ambito professionale, la scelta tra USB-C e Thunderbolt può fare la differenza in termini di produttività, mentre per un uso più semplice, un hub USB-A può ancora rappresentare una soluzione efficace ed economica.
Quanto conta la qualità costruttiva di un hub USB?
Oltre a numero di porte, velocità di trasferimento e tipologie di connessione, un fattore spesso sottovalutato è la qualità costruttiva dell’hub USB. Un accessorio solido e ben progettato non solo garantisce maggiore affidabilità nel tempo, ma contribuisce anche a una migliore dissipazione del calore, riducendo il rischio di malfunzionamenti.
Materiali come alluminio o leghe metalliche offrono una resistenza superiore rispetto alla plastica, proteggono meglio i circuiti interni e favoriscono una stabilità termica ottimale. Anche la qualità dei cavi e dei connettori influisce sull’esperienza d’uso: un hub realizzato con componenti robusti riduce i rischi di disconnessioni accidentali e di usura precoce.
Per chi utilizza l’hub quotidianamente in ambito professionale o durante viaggi frequenti, la durata nel tempo diventa un elemento chiave, tanto quanto le specifiche tecniche. Investire in un modello progettato con materiali affidabili significa avere una soluzione che resiste a sollecitazioni, trasporti e sessioni di lavoro intense, garantendo sempre la stessa efficienza.
Meglio un hub USB alimentato o non alimentato?
Uno dei dilemmi più comuni riguarda la scelta tra un hub USB alimentato e uno non alimentato. La differenza principale sta nella fonte di energia: un hub alimentato dispone di un alimentatore esterno, collegato a una presa di corrente, mentre uno non alimentato riceve energia direttamente dalla porta USB del computer.
Gli hub alimentati sono ideali per postazioni fisse, come uffici o studi, dove si collegano molte periferiche, alcune delle quali ad alto consumo energetico, come hard disk esterni, tablet o fotocamere. In questi casi, avere una fonte di alimentazione separata garantisce performance più stabili e protegge anche la porta USB del PC da sovraccarichi. Al contrario, un hub non alimentato è perfetto per la mobilità, dato che non richiede una presa elettrica, ma è consigliabile solo per dispositivi a basso consumo. La scelta migliore dipenderà quindi da come e dove intendete utilizzare il vostro hub USB.
Gli hub USB richiedono driver specifici?
Nella stragrande maggioranza dei casi, gli hub USB sono compatibili con il protocollo plug-and-play, il che significa che potete collegarli al PC e iniziare subito a usarli, senza bisogno di installare driver o software aggiuntivi. I sistemi operativi moderni – come Windows 10 e 11, macOS, Ubuntu o altre distribuzioni Linux – riconoscono automaticamente la periferica, rendendo il processo semplice e immediato.
Tuttavia, alcuni hub USB avanzati, dotati di porte Ethernet, lettori di schede SD o HDMI, possono richiedere l’installazione di driver specifici per sfruttare appieno tutte le funzionalità. In questi casi, sarà sufficiente visitare il sito ufficiale del produttore per scaricare i software più aggiornati. Verificate sempre che l’hub sia compatibile con il sistema operativo che utilizzate quotidianamente.
Il design di un hub USB è solo estetica?
Il design di un hub USB non si limita a un semplice fattore estetico, ma può influire significativamente anche sulla comodità d’uso, sull’ergonomia e sull’organizzazione dello spazio di lavoro. Un layout ben progettato, con porte distanziate e facilmente accessibili, vi permette di collegare e scollegare dispositivi in modo semplice e senza dover forzare i connettori. La presenza di LED di stato può aiutare a monitorare il funzionamento delle singole porte o l’alimentazione generale.
Dal punto di vista estetico, oggi esistono hub USB in alluminio spazzolato, plastica lucida, con inserti RGB o finiture minimal, che si integrano perfettamente con laptop di fascia alta o postazioni da gaming. Scegliere un design coerente con il resto dell’attrezzatura rende la scrivania più ordinata e professionale, migliorando anche la qualità del lavoro quotidiano.
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Qual è il miglior hub USB per gaming?
Il miglior hub USB per gaming che ti consiglio è il HUB USB Anker. Questo modello è molto utile per migliorare la connettività del tuo PC, offrendo 4 porte USB, e si rivela particolarmente efficace per utenti che utilizzano notebook ultrasottili o che necessitano di numerosi ingressi per dispositivi di gioco e altro ancora. È una soluzione portatile, economica e pratica.
Questa è una risposta che ha più di due mesi.
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Qual è l'hub USB più compatto?
Il hub USB più compatto che ti consiglio è l'Inateck Hub USB 3.0 4 Porte, con dimensioni di soli 10.21 x 3.3 x 1.4 cm e un peso di 50 grammi. Questo modello offre 4 porte USB 3.2 Gen 2 e permette trasferimenti di dati fino a 10 Gbps, rendendolo ideale per i viaggi.
Questa è una risposta che ha più di due mesi.
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