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a cura di Manolo De Agostini

Gli Opteron insidiano le CPU server di Intel

Dopo il debutto nel 2003, le CPU server Opteron di AMD catturarono rapidamente quote di mercato da Intel, arrivando tra il 2006 e il 2007 a un picco del 25%, il massimo mai raggiunto da AMD nel settore dei server.

Le CPU server di Intel basate su architettura NetBurst avevano difficoltà a confrontarsi con gli Opteron. Questi processori erano infatti molto più efficienti.

Il vento cambiò con l’architettura Intel Core: la quota di AMD iniziò ad arretrare e arrivati al 2016 l’azienda era essenzialmente sparita dal mercato. Come gli Athlon, anche gli Opteron rimangono tra i processori più apprezzati a metà degli anni 2000.

AMD acquista ATI Technologies

Nel 2006 AMD acquisì ATI per 5,4 miliardi di dollari, una mossa che permise ad AMD di entrare nel mercato delle GPU, con l’obiettivo di integrare la grafica nei suoi processori e aprire un nuovo fronte di rivalità, quello con Nvidia, sulle schede video dedicate.

AMD fu ampiamente criticata per l’acquisizione perché impattò in maniera pesantissima sui conti finanziari e portò a diversi trimestri di bilanci in rosso. L’acquisizione però è stata il percorso necessario per arrivare alle APU, alcuni anni dopo.

AMD e lo spin off degli impianti produttivi

Le difficoltà finanziarie si protrassero per diverso tempo e nel 2009 AMD decise di suddividersi in due tronconi, eseguendo lo spin off dei propri impianti produttivi.

Fu così che nacque Globalfoundries, azienda dapprima detenuta da AMD e dal governo di Abu Dhabi.

Nel 2012 la casa di Sunnyvale uscì totalmente da Globalfoundries, il che la rese un’azienda totalmente fabless, senza impianti produttivi. Cosa più importante però questa operazione alleviò le difficoltà finanziarie.