La vulnerabilità individuata qualche settimana fa nell'infrastruttura DNS (Domain Name System) mondiale è più grave del previsto. Secondo Dan Kaminsky, ricercatore specializzato in sicurezza, i bug che sono presenti nella maggior parte dei server DNS del mondo consentono agli hacker di re-indirizzare facilmente gli utenti verso siti truffaldini.
"Ogni network è a rischio", ha sentenziato lo specialista. E non si tratta di semplici re-indirizzamenti , ma di potenziali falle per tutti i sistemi FTP, mail e di autenticazione SSL.
Secondo Kaminsky, gli ISP del 42% degli utenti broadband e il 70% delle compagnie presenti nel Fortune 500 hanno provveduto con corrette patch. Il problema è che il 30% restante di aziende non è riuscito a provvedere con aggiornamenti adeguati ed è potenzialmente esposto.
Kaminsky ha messo a disposizione un semplice test, sul suo sito DoxPara, che consente di sapere se il proprio server DNS è vulnerabile.