Un occhio al gaming

Ecco Carrizo, la nuova APU per i notebook di AMD. Tante novità all'insegna dell'efficienza energetica per trovare spazio nei portatili mainstream.

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a cura di Tom's Hardware

Un occhio al gaming

AMD ha anche pensato al gaming. Gli ingegneri sono riusciti a ottenere abbastanza potenza per gestire DOTA2 a impostazioni massime a 1080p sopra i 30fps con il chip di punta noto come FX-8800p. League of Legends gira a quasi 50fps sull'A10-8700p e CS:GO dovrebbe raggiungere quasi i 40 fps sull'A8-8600p. Per un portatile senza GPU dedicata questo è un ottimo livello prestazionale, ma sono numeri di AMD che andranno verificati con test indipendenti.

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Per arrivare a questo livello prestazionale AMD ha incluso un modulo per gestire la compressione colore. Questo permette di comprimere i dati in un formato lossless che i core GCN sono in grado di leggere e scrivere. Le prestazioni di memoria sono così migliorate dal 5 al 7 percento.

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E sempre in tema di GPU, Carrizo supporta il Dual Graphics quando è accoppiato a un chip grafico dedicato AMD e in futuro sarà pronto per il DirectX 12 Multiadapter. Il chip grafico integrato è infatti compatibile anche con tutte le ultime API come le DirectX 12, VulKan e tecnologie come FreeSync.

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Per quanto riguarda l'efficienza energetica, AMD ha lavorato anche sulla GPU integrata. Carrizo ha più isole di tensione (voltage islands) rispetto alle versioni precedenti per ridurre ulteriormente i consumi e minimizzare la dispersione. Come scritto in precedenza, il silicio tende a disperdere maggiore energia quanto diventa più caldo, perciò limitare la generazione del calore è importante.

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Una voltage island è più o meno quello che dice il nome: un'area separata con una propria sorgente di alimentazione. Il motivo per cui ciò fa la differenza con la generazione di calore è presto detto, perché se la grafica, i componenti multimediali e il Northbridge condividono la stessa sorgente di tensione, e uno di questi richiede più energia, tutti e tre ricevono più energia. In questo modo anche i componenti "inutili" in quel momento producono calore, senza alcun beneficio reale per le prestazioni.

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Ora tutti hanno una propria "isola" e la tensione aumenta solo per i componenti che richiedono più energia. In una piattaforma mobile limitata a un TDP di 15 watt questa innovazione è davvero importante e ha permesso ad AMD di integrare il 33% di CU in più rispetto alla GPU di Kaveri (384 vs 512 stream processor).

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AMD ha lavorato anche per estrarre maggiori prestazioni da ciascun CU, ricercando l'equilibrio tra alte frequenze e bassa dispersione di energia. Gli sforzi per ottimizzare la grafica hanno portato a una frequenza del 10% maggiore e una riduzione della dispersione del 18%.

AMD solitamente punta a un incremento prestazionale che va "dal 30% al 40%" per ogni generazione. In questo caso l'azienda dice di aver aumentato le prestazioni fino al 65% rispetto a Kaveri, con 20 watt di richiesta energetica in meno.