Prima Tesla licenzia migliaia di persone, poi Musk chiede un premio da 56 miliardi

Tesla vuole reintegrare il mastodontico bonus di 56 miliardi di Elon Musk, nonostante i licenziamenti di massa e la situazione finanziaria precaria.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Tesla ha recentemente licenziato oltre il dieci percento della sua forza lavoro a causa delle finanze deboli. Ciò nonostante la società sta cercando di confermare il bonus da 56 miliardi per Elon Musk, che era stato bloccato da un giudice dopo che molti azionisti vi si erano opposti. In effetti, non si capisce bene che cosa abbia fatto Musk per meritarsi un riconoscimento tanto generoso, a maggior ragione da un’azienda che ufficialmente è in difficoltà finanziarie. 

Musk si era già lamentato della decisione del giudice, ed è arrivato a trasferire Tesla in Texas per tentare di ottenere l’agognato premio. Un premio che sarebbe stato più che sufficiente a pagare il salario delle persone licenziate per diversi anni, e che basterebbe a sistemare i conti di Tesla almeno per un po’. 

Ma forse Musk si è stancato del progetto Tesla e ha già in testa qualcos’altro. Forse è arrivato quel momento in cui un’azienda deve stare in piedi da sola o fallire, perché non si può andare avanti per sempre con i soldi del fondatore. Può darsi che sia così, ma se non è altro è di cattivo gusto riaprire la questione del bonus miliardario proprio dopo i licenziamenti. 

Tra l’altro alcuni ritengono che sia proprio Elon Musk il problema; con le sue prese di posizione ideologiche, a volte antiscientifiche, si è reso antipatico a molti possibili clienti alcuni dei quali hanno deciso di non comprare Tesla

Musk potrebbe riuscire a intascare il premio, o convincendo gli azionisti oppure vincendo un nuovo ricorso in Texas. Ma così facendo potrebbe finire per danneggiare Tesla.