AMD e USB 3.0: con Hudson D1 già da quest'anno?

L'APU Ontario per notebook ultrasottili e netbook sarà affiancata dal Southbridge Hudson D1. Secondo indiscrezioni AMD sta trattando con Renesas per l'integrazione della tecnologia USB 3.0 nel proprio chip. Sarà la svolta per una diffusione su larga scala?

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a cura di Manolo De Agostini

Hudson D1, il Southbridge che AMD affiancherà alle APU Ontario a 40 nanometri (arriveranno prima di quelle Llano - AMD Fusion roadmap: Ontario anticipa, Llano ritarda, Roadmap AMD: la serie Fusion parte da Zacate), potrebbe supportare la tecnologia USB 3.0.

AMD e Renesas Electronics hanno recentemente firmato un accordo che permetterà ad AMD di usare il controller µPD720200 all'interno delle proprie schede madre di riferimento. Secondo il sito Digitimes le due aziende starebbero discutendo anche della licenza della tecnologia. AMD avrebbe intenzione d'integrarla nel Southbridge Hudson D1, che affiancherà dal quarto trimestre le APU Ontario nei notebook ultrasottili e nei netbook.

APU, con lo skate e con l'USB 3.0?

Se verrà raggiunto un accordo, AMD non dovrà sviluppare una soluzione in casa e questo le permetterà non solo di velocizzare l'integrazione della tecnologia nella piattaforma, ma anche di risparmiarsi gran parte del lavoro (software stack anzitutto). Renesas potrebbe rivelarsi un ottimo partner, soprattutto perché ha da poco presentato il controller µPD720200A, una soluzione che richiede l'85% in meno di energia del controller µPD720200.

In ogni caso, in assenza di notizie ufficiali, non resta che sperare. Intel ha accolto l'USB 3.0 con tiepidissimo entusiasmo, tanto che non implementerà lo standard nei propri chipset prima del 2012 (secondo voci di corridoio - Chipset Intel e USB 3.0, il 2012 sarà l'anno buono?). Anche AMD non ha sbandierato finora il grande amore per il nuovo bus di trasmissione dati, ma questa indiscrezione permette di essere ottimisti. Integrare l'USB 3.0 nei portatili è senz'altro il miglior modo per facilitare una diffusione capillare dello standard. La fine dell'anno sarà il punto di svolta?