Apple I battuto all'asta per 374mila dollari

È rimasto anonimo il facoltoso collezionista che si è aggiudicato l'Apple I all'asta di Sotheby per 374.500 dollari. Il manoscritto di Steve Jobs è stato invece quotato 27.500 dollari, 12mila in più del previsto.

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a cura di Elena Re Garbagnati

L'Apple I è stato battuto all'asta per 374.500 dollari. La vendita era stata preannunciata dalla casa d'aste inglese Sotheby meno di un mese fa e i collezionisti avevano avuto modo di lustrarsi gli occhi e preparare il libretto degli assegni per aggiudicarsi uno dei 50 modelli di Apple I che erano stati realizzati a mano da Jobs e Wozniak nel 1976, quando Apple era ancora una sconosciuta startup.

L'Apple I con chassis in legno è stato battuto all'asta per 374.500 dollari

Oltre alla scheda madre il "pacchetto" confezionato da Sotheby includeva la scheda madre con il logo Apple I, un connettore di espansione, l'aggancio per il registratore a cassette, il manuale operativo del Basic e i certificati di garanzia. Sarebbero state accettate offerte per un controvalore compreso fra 120 e 180 mila dollari, ma l'aspettativa è stata più che raddoppiata da un offerente telefonico anonimo, che ha vinto la partita dopo un'accesa battaglia con un interlocutore assente rappresentato dal banditore stesso.

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Pensare che questo computer all'epoca costava 666,66 dollari senza tastiera, monitor o altro. Come ha ricordato il battitore dell'asta, tuttavia, ne furono realizzati solo 200 pezzi e oggi si stima che ne siano sopravvissuti soltanto dalle 30 alle 50 unità. Un altro esemplare dello stesso prodotto, sempre in ottime condizioni, fu battuto all'asta del 2010 da Christie's di Londra per 156mila euro: un affare rispetto alla quotazione raggiunta nei giorni scorsi, forse complice anche la scomparsa di Jobs.

C'è anche da tenere in conto che a quanto pare è stato riconosciuto grande valore alla presenza dello chassis in legno: all'epoca i computer Apple venivano venduti senza case e gli acquirenti dovevano farseli realizzare ad hoc. Non sembra quindi così strano che questo componente sia valso cifre da record.

Il manoscritto di Jobs

Il manoscritto del diciannovenne Steve Jobs, che era in vendita insieme all'Apple I, è stato invece venduto per 27.500 dollari, superando di circa 12mila dollari il valore che era stato stimato. Insomma, i cimeli realizzati dall'azienda di Cupertino ai suoi albori continuano ad acquistare valore e ora le case d'asta sono interessate più che mai a mettere a segno altre vendite come quella dell'Apple I. Conviene ispezionare per bene solai e cantine, si sa mai che ci si possa arricchire inaspettatamente.