Apple Silicon: sui prossimi Mac diremo addio a Boot Camp?

Il passaggio di Apple ai processori proprietari Apple Silicon lascia qualche dubbio sul futuro di Windows sui computer prodotti dalla società di Cupertino.

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a cura di Antonello Buzzi

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Negli scorsi giorni si è tenuta la conferenza d’apertura dell’edizione 2020 della WWDC, evento organizzato ogni anno da Apple per presentare le ultime novità relative ai sistemi operativi utilizzati dalla compagnia della mela morsicata sui suoi dispositivi, dagli smartphone con iOS ai computer della linea Mac con macOS. A differenza degli anni passati, questa volta si è trattato semplicemente di un filmato registrato in anticipo, data l’attuale emergenza sanitaria dovuta alla pandemia del nuovo Coronavirus COVID-19 che ha reso necessario evitare il più possibile gli assembramenti.

Tuttavia, l’evento non è stato di certo povero di novità. Apple, infatti, ha saputo calamitare l’attenzione del pubblico grazie alle numerose nuove caratteristiche delle prossime versioni di iOS, iPadOS, WatchOS e macOS, ma non è mancato l’annuncio ufficiale, dopo i numerosi rumor che si sono susseguiti in rete nel corso delle settimane precedenti, del passaggio alla piattaforma ARM su Mac con i nuovi processori della linea Apple Silicon, derivati da quelli già impiegati con successo nei suoi dispositivi mobili.

Nonostante la compagnia abbia assicurato di essere al lavoro da tempo affinché questa transizione sia il più veloce ed indolore possibile, molti si sono interrogati sul futuro di Windows sui computer Apple dato il cambio di piattaforma. Attualmente è possibile installare una copia di Windows 10 tramite l’utile e semplice funzionalità Boot Camp, ma quest’ultima potrebbe non essere più disponibile sui futuri Mac.

I colleghi di The Verge si sono interessati all’argomento e, interpellata sulla questione, Microsoft ha risposto, attraverso un suo portavoce, che la licenza di Windows 10 per ARM viene concessa solo ai produttori OEM, aggiungendo che al momento la società non ha nulla da dichiarare riguardo ai piani per consentire l'uso di Boot Camp sui futuri Mac basati su ARM.

Si tratta indubbiamente di un’affermazione piuttosto vaga, seppur lasci intendere che ulteriori informazioni potrebbero arrivare nelle prossime settimane. Microsoft, infatti, è tra una delle aziende che sta lavorando a stretto contatto con Apple per rendere compatibili i suoi programmi più noti, come la suite Office, anche su Apple Silicon.

Facciamo inoltre notare che Boot Camp non è l’unica soluzione che permette di far girare Windows 10 su Mac. Programmi di virtualizzazione come VirtualBox, Parallels Desktop e VMWare consentono di virtualizzare qualsiasi sistema operativo ma, come ha fatto notare The Verge, le macchine virtuali basate su piattaforma x86 non possono essere tradotte usando la tecnologia Rosetta 2 di Apple.

Per il momento, quindi, non ci resta altro che attendere ulteriori dettagli a riguardo. L’annuncio, del resto, risale solo a pochi giorni fa ed il primo Mac basato su Apple Silicon arriverà in commercio solo a fine anno, dando tempo alle compagnie di mettere a punto tutto il necessario per evitare eccessivi disagi agli utenti.

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