Asus nicchia sugli smartbook, Linux è un problema

Asus non crede che le persone riescano ad abbandonare Windows facilmente.

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a cura di Manolo De Agostini

Asus sta alla larga dal mondo smartbook basati su CPU ARM sostanzialmente a causa di Linux. Il presidente dell'azienda, Jonney Shih,  ha confidato che Asus ha dei prototipi di smartbook con Android e Chrome OS, ma è ancora indecisa se farli debuttare sul mercato.

Al centro della questione c'è "il vantaggio della compatibilità delle applicazioni fornito dai sistemi Windows", al quale non sarebbero in tanti a voler rinunciare, nemmeno se l'accoppiata ARM-Linux costasse meno di quella Intel-Windows.

Gli smartbook, però, sarebbero allettanti per riportare nei canoni ciò che il fenomeno netbook ha perso di vista: i prezzi. Quindi, se da una parte Asus sembra interessata, dall'altra ha paura che un sistema che non supporta Windows possa essere un clamoroso flop. Ad aggiungere indecisione c'è anche la scelta tra Android e Chrome OS.

"Con Android si ha un vantaggio sul tempo, ma è stato pensato più per gli smartphone, quindi per schermi piccoli. Chrome è pensato per schermi più grandi – supporta più finestre ed è forse più appropriato", confessa il boss di Asus.

Shih ha parlato anche della categoria degli slate PC. "Penso che c'è una buona opportunità, ma da una parte hai gli smartphone, dall'altra i netbook. Ha senso avere qualcosa che sta nel mezzo? Vale la pena di riflettere".

Il successo degli slate PC sarà figlio della ricchezza di contenuti come gli ebook, la musica, i video on demand, i social netbook e videogiochi touch. "Non penso che rimpiazzeranno i notebook. La stragrande maggioranza potrebbe aver ancor bisogna di scrivere. Abbiamo già uno slate nel nostro laboratorio, ma è nella stessa situazione di cui parlavo prima: quale è il momento migliore per presentarlo? Se non fornisci tutti i contenuti, non potete dire di essere pronti".