Asus sta alla larga dal mondo smartbook basati su CPU ARM sostanzialmente a causa di Linux. Il presidente dell'azienda, Jonney Shih, ha confidato che Asus ha dei prototipi di smartbook con Android e Chrome OS, ma è ancora indecisa se farli debuttare sul mercato.
Al centro della questione c'è "il vantaggio della compatibilità delle applicazioni fornito dai sistemi Windows", al quale non sarebbero in tanti a voler rinunciare, nemmeno se l'accoppiata ARM-Linux costasse meno di quella Intel-Windows.
Gli smartbook, però, sarebbero allettanti per riportare nei canoni ciò che il fenomeno netbook ha perso di vista: i prezzi. Quindi, se da una parte Asus sembra interessata, dall'altra ha paura che un sistema che non supporta Windows possa essere un clamoroso flop. Ad aggiungere indecisione c'è anche la scelta tra Android e Chrome OS.
"Con Android si ha un vantaggio sul tempo, ma è stato pensato più per gli smartphone, quindi per schermi piccoli. Chrome è pensato per schermi più grandi – supporta più finestre ed è forse più appropriato", confessa il boss di Asus.
Shih ha parlato anche della categoria degli slate PC. "Penso che c'è una buona opportunità , ma da una parte hai gli smartphone, dall'altra i netbook. Ha senso avere qualcosa che sta nel mezzo? Vale la pena di riflettere".
Il successo degli slate PC sarà figlio della ricchezza di contenuti come gli ebook, la musica, i video on demand, i social netbook e videogiochi touch. "Non penso che rimpiazzeranno i notebook. La stragrande maggioranza potrebbe aver ancor bisogna di scrivere. Abbiamo già uno slate nel nostro laboratorio, ma è nella stessa situazione di cui parlavo prima: quale è il momento migliore per presentarlo? Se non fornisci tutti i contenuti, non potete dire di essere pronti".