Canonical abbandona Kubuntu, KDE non piace abbastanza

Canonical non sosterrà più economicamente lo sviluppo di Kubuntu. La versione di Ubuntu con KDE non è soddisfacente dal punto di vista commerciale, e a questo punto lo sviluppo resta nelle mani dei volontari.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Canonical non sosterrà più lo sviluppo di Kubuntu, la distribuzione Linux che unisce Ubuntu e l'interfaccia KDE. L'azienda dell'Isola di Man fermerà il proprio sostegno alla versione 12.04 di questa distribuzione, dopodiché Kubuntu potrà contare solo sul lavoro di sviluppatori volontari.

Ne ha dato notizia Jonathan Riddel, che guida lo sviluppo di Kubuntu. Il programmatore continuerà comunque a lavorare per Canonical su altri progetti, e dedicherà a Kubuntu il proprio tempo libero. Vien da sé che ai volontari toccherà molto più lavoro di prima.

Kubuntu (immagine: Wikipedia)

"In pratica non potrò dedicarmi a KDE in orario lavorativo dopo la 12.04", ha spiegato Riddel, "È una decisione aziendale, Kubuntu non si è rivelato un successo commerciale in sette anni, ed è irrealistico pensare di investirci altre risorse".

Peccato, perché per quei pochi che lo hanno scelto Kubuntu si è sempre rivelata una scelta soddisfacente e c'è chi la ritiene la migliore distribuzione KDE in circolazione. D'altra parte Canonical è un'azienda che mira al profitto, e se un progetto pur valido non si rivela redditizio l'unica scelta possibile è abbandonarlo.

Per quanto riguarda KDE, questa UI resta quella ufficiale per OpenSUSE, ma la libreria QT resta preinstallata in Ubuntu, ed è lecito sperare che Canonical ne migliorerà l'integrazione e la funzionalità generale. Kubuntu diventerà quindi un'altra delle molte versioni alternative di Ubuntu, come Xubuntu, Mythbuntu, Ubuntu Studio e altre.

E certamente offrire solide alternative è importante per Canonical, almeno a giudicare dalle accese critiche dirette all'interfaccia Unity, che è quella predefinita di Ubuntu da quasi due anni ormai.