Al giorno d'oggi il computer portatile, alla pari di smartphone e tablet, è diventata una vera e propria estensione del nostro corpo. Uno strumento indispensabile attorno al quale ruotano le nostre attività professioanli e, soprattutto, quelle lavorative.
La scelta del modello più adatto può determinare sia la nostra produttività che la qualità dei nostri momenti di svago, visto che chi cerca una soluzione portatile, punta ad avere tutto in un unico device votato alla portabilità. Quando si sceglie un computer portatile, però, non si deve solo guardare le sue prestazioni, ma soprattutto la compatibilità con il proprio flusso di lavoro, quale sistema operativo sfrutta e, naturalmente, il budget a disposizione visto che non sempre un laptop con una scheda tecnica altisonante, è la scelta giusta per il nostro lavoro.
In questa guida esploreremo gli elementi chiave da analizzare per fare la scelta giusta, considerando le esigenze specifiche di diverse categorie professionali e i tre sistemi operativi che si trovano più comunemente in commercio, ovvero Windows, macOS e ChromeOS.
Esite un laptop per ogni professione
La prima e più cruciale domanda da porsi è: che tipo di lavoro svolgerò con il computer portatile? Le esigenze di un professionista creativo che si occupa di editing video, o modellazione 3D, saranno radicalmente diverse da quelle di un impiegato d'ufficio o di uno studente che necessita principalmente di navigare sul web o gestire documenti scolastici, motivo per il quale prima di tutto bisogna identificare il proprio settore professionale
Per il professionista d'ufficio e lo studente
Chi si occupa di mansioni d'ufficio, come la gestione di documenti, fogli di calcolo, presentazioni con Powerpoint, Canva o Keynote, la comunicazione via email e l'utilizzo di piattaforme collaborative, non avrà grosse necessita in termini di potenza ma avrà per lo più bisogno di un portatile affidabile e reattivo.
Allo stesso modo, gli studenti che utilizzano un laptop per studiare, compiere ricerche, redarre tesi e fruire di contenuti didattici rientrano, principalmente nella stessa categoria. L'attenzione, in questo caso si sposta su tre fattori chiave: la portabilità, la durata della batteria e una sufficiente capacità di elaborazione per operazioni di multitasking leggero.
Avere un'ottima tastiera, e uno spazio di archiviazione generoso (per non doversi appoggiare sempre al cloud o a supporti esterni) sono due plus da tenere in considerazione se il budget lo permette.
Per chi si occupa di editing video, grafica, modellazione 3D e designer
Questo è il campo in cui le esigenze hardware diventano più stringenti. Editor video, grafici, professionisti della modellazione 3D e designer, siano essi di prodotto o di interni, utilizzano software più esigneti che richiedono una potenza di calcolo maggiore rispetto a chi svolge mansioni di ufficio.
Renderizzare video in 4K (o addirittura 8K), manipolare modelli complessi in Blender, o AutoCAD, o lavorare con file grafici di grandi dimensioni in Photoshop e Illustrator, impone requisiti specifici in termini di processore, scheda grafica dedicata e RAM.
Anche la qualità del display, che necessita di un'accurata riproduzione dei colori, diventa fondamentale per questi professionisti.
In questi settori diventa fondamentale, innanzitutto, conoscere i requisiti consigliati dei software che si andrà a utilizzare (non basatevi sui minimi se volete che il vostro laptop abbia un ciclo vitale maggiore) e in seguito verificare: processore, scheda grafica integrata e RAM del laptop che si vuole acquistare.
Per sviluppatori e programmatori
Gli sviluppatori e i programmatori hanno bisogno di macchine che possano gestire compilazioni di codice complesse, l'esecuzione di macchine virtuali e ambienti di sviluppo integrati (IDE) pesanti.
La velocità del processore è importante, ma anche una RAM generosa e un SSD molto capiente sono cruciali per garantire fluidità e tempi di caricamento rapidi. La possibilità di connettere più monitor esterni, in questo specifico caso, è spesso un requisito consigliato per una maggiore produttività.

Caratteristiche essenziali per lavorare
Una volta definita la tipologia di lavoro, si può andare più a fondo con le specifiche tecniche, andando innanzitutto a conoscere le differenze fra i diversi sistemi operativi che dominano il mercato: Windows, macOS e ChromeOS, per poi spostarsi su CPU, RAM, SSD e connessioni.
Quale sistema operativo scegliere?
Al netto di Linux, che da sempre gioca un campionato a parte, sul mercato troverete, quasi, sempre tre sistemi operativi: Windows, macOS e ChromOS. Il primo, nonché il più conosciuto, non ha bisogno di grosse presentazioni. È il sistema operativo più diffuso al mondo ed è quello che troverete praticamente su ogni computer portatile che non sia prodotto da Apple o che non rientri nella categoria dei ChromeBook. Il suo punto di forza è una compatibilità pressoché totale con qualsiasi software in commercio (visto che sono davvero rari i programmi non disponibili per Windows), mentre la sua più grossa criticità è una minore ottimizzazione per via della moltitudine di hardware diversi che lo supportano.
Ogni computer portatile di Apple arriverà con installato di serie macOS, il sistema operativo dell'azienda di Cupertino che mette al centro dell'esperienza l'immediatezza e la semplicità d'uso. Moltissime applicazioni sono disponibili anche per macOS (compresi i software di Microsoft) e alcune (per lo più nel settore creativo) sono realizzate esclusivamente per i computer Apple. il suo più grande pregio è una immediatezza d'uso incredibile, che si va a pagare con un sistema operativo eccessivamente chiuso che potrebbe non piacere a molti.
ChromeOS, infine è un sistema operativo molto leggero basato sul browser web Google Chrome. È progettato per essere veloce, sicuro e semplice da usare, con la maggior parte delle applicazioni che girano via cloud (obbligando ad avere una connessione internet attiva). È quello più utilizzato in determinati settori educativi, proprio perché non richiede hardware eccessivamente performanti per poter funzionare al meglio. Il suo più grande pregio è che si avvia rapidamente, l'interfaccia è molto intuitiva (ideale per chi cerca un'esperienza essenziale e focalizzata sulle cose indispensabili) e si possono installare le app di Google Play Store. Mentre il suo più grande contro è che molte funzionalità, e app, richiedono una connessione attiva a internet, limitandone l'utilizzo offline per alcune attività.
Quale processore (CPU) scegliere?
Il processore è il cuore pulsante di ogni computer. Per un uso base e ufficio, un Intel Core i3/i5/Ultra 5 (o AMD Ryzen 3/5) di ultima generazione sono più che sufficienti.
Per i professionisti creativi, e gli sviluppatori, è consigliabile puntare su un Intel Core i7/i9/Ultra 7/Ultra 9 (o AMD Ryzen 7/9), idealmente di una generazione recente (quella precedente o quella attuale) e che offrano un numero maggiore di core e thread per gestire carichi di lavoro intensivi. Ricordatevi sempre che ogni nuova generazione di processori ha migliorie significative in termini di potenza di calcolo ed efficienza, motivo per il quale vi sconsigliamo di acquistare un computer portatile con un processore troppo vecchio, solo perché vedete un numero più alto alla fine del nome.
I processori di Apple (che troverete indicati con la nomenclatura M1, M2, M3 e M4 e nelle varianti base, Pro e Max), offrono tutti buonissime prestazioni, con un'ottima efficienza energetica, rivelandosi particolarmente adatti per i diversi flussi di lavoro per cui sono stati realizzati.
I processori M base, sono tutti ottimi per lavori di ufficio, editing fotografico e utilizzo scolastico (cercate ovviamente di prendere il processore più recente in rapporto al vostro budget), mentre i processori Pro e Max sono preferibili per chi deve svolgere editing video, programmazione, modellazione in 3D e tutti quei lavori che richiedono maggiori risorse.
Quanta RAM serve?
Qua potremmo dirvi che più RAM c'è e meglio è, ma cerchiamo di darvi un quadro più chiaro su cosa cercare nel vostro prossimo computer portatile. La RAM (Random Access Memory) è la memoria a breve termine del computer, cruciale per il multitasking e per gestire carichi di lavoro corposi senza incappare in troppi rallentamenti.
Per un uso generale, oramai, 16GB di RAM sono lo standard consigliato per un'esperienza fluida. Per l'editing video, la modellazione 3D e i carichi di lavoro più pesanti, 32GB o, addirittura, 64GB sono fortemente raccomandati per evitare rallentamenti consistenti.
In linea di massima, però, cercate sempre di scoprire se il vostro computer portatile permette di espandere, o sostituire, i moduli RAM al suo interno, visto che alcuni laptop con Windows (non moltissimi) permettono di aggiungere la RAM anche in un secondo momento o di sostituirla.
Sui Mac, l'architettura della memoria unificata dei chip Apple offre prestazioni ottime anche con quantità apparentemente inferiori rispetto ai PC Windows, ma la regola vista per i computer Windows rimane la stessa. In questo caso però tenete a mente che non è possibile incrementare, o sostituire, la RAM di un MacBook, motivo per il quale, se siete dei creativi, è consigliabile acquistare subito un portatile con il quantitativo desiderato, onde incappare in un ciclo vitale più breve per il vostro computer.
Infine, per quanto riguarda i Chromebook, la RAM è notevolmente più bassa (visto che principalmente devono lavorare in cloud e far girare app per Android), motivo per il quale i modelli "base" si possono trovare con 4GB/8GB, mentre quelli che potremmo considerare i "flagship" di questo settore arrivano anche a 16GB di RAM. Normalmente non è mai espandibile, in quanto saldata direttamente sulla scheda madre, motivo per il quale vi consigliamo di orientarvi sempre su, almeno, 8GB di RAM nel caso decidiate di acquistare un Chromebook.
Quanto spazio di archiviazione serve?
Prima di capire quanto spazio potrebbe servirvi, dimenticatevi gli hard disk tradizionali (HDD) per un computer portatile da lavoro; le unità a stato solido (SSD) sono oramai d'obbligo per poter lavorare con la dovuta fluidità, quindi, prima di tutto, accertatevi che il vostor prossimo portatile monti un SSD, visto che offrono velocità di avvio del sistema operativo e dei programmi nettamente superiori, oltre a una maggiore resistenza agli urti e alle sollecitazioni.
Detto questo, per quanto concerne quanto spazio vi serve, potremmo dirvi che dipende tutto da come gestirete i vostri dati. Per un uso molto basico, appoggiandosi sui servizi in cloud e con lavori d'ufficio basati su documenti testuali di piccole dimensioni, potrebbero bastarvi 256GB.
512GB, invece, sono la dimensione che vi consigliamo per poter lavorare con piu tranquillità e senza dovervi appoggiare a un servizio in cloud i a supporti esterni. Per chi gestisce file di grandi dimensioni, quali video, progetti grafici, librerie di dati, è invece consigliabile orientarsi su un SSD da almeno 1TB (se non addirittura di più) per poter essere sicuri di non dover spostarsi costantemente con dei supporti di archiviazione esterna per gestire tutto.
Per quanto riguarda la velocità, le unità NVMe sono le più veloci disponibili sul mercato e rappresenterebbero, idealmente, la scelta su cui orientarsi, ma considerando le numerose variabili in campo, assicuratevi principalmente che il vostro prossimo computer portatile monti un SSD, dopodiché considerate la velocità dell'unità presente e, infine, valutate quanto spazio vi serve, visto che quasi tutti i laptop Windows, permettono di sostituire l'SSD con uno più performante o capiente (accertatevene solo prima di procedere all'acquisto).
Per quanto riguarda, invece, i computer Apple, la situazione è leggermente diversa visto che l'azienda non permette di espandere lo spazio di archiviazione dei suoi portatili e i diversi tagli a disposizione risultano molto costosi. In questo specifico caso, se vorrete acquistare un MacBook, il nostro consiglio è di dare priorità alla RAM e restare con un SSD da 512GB appoggiandovi al cloud o a supporti di archiviazione esterni, visto che il rapporto qualità/prezzo degli SSD di Apple è totalmente sproporzionato e la velocità delle unità utilizzate dall'azienda di Cupertino non e competitiva.
I Chromebook, infine, giocano un campionato a parte, visto che la loro natura "cloud oriented" fa si che si trovino con eMMC (acronimo di embedded MultiMediaCard, un tipo di memoria flash utilizzata per archiviare i dati) di soli 32 GB. Ovviamente ci sono modelli, più costosi, che montano SSD (STA o NVMe) che partono da 128GB e che si rivelano la scelta migliore per poter avere la tranquillità di poter conservare qualche file sul computer, oltre a garantire la possibilità di installare tutte quelle applicazioni pensate per lavorare anche offline.
Quale scheda grafica scegliere?
Per la maggior parte dei lavoratori d'ufficio e degli studenti, la scheda grafica integrata nel processore (come Intel Iris Xe, Intel Arc o AMD Radeon Graphics) è più che sufficiente per svolgere tutti i compiti necessari senza problemi.
Tuttavia, per editor video, grafici, modellatori 3D e chiunque lavori con software che beneficiano dell'accelerazione hardware, una scheda grafica dedicata è indispensabile. Le GPU di NVIDIA (GeForce RTX) e AMD (Radeon RX) offrono prestazioni significative per rendering, editing e applicazioni 3D e il nostro consiglio è semplicemente quello di tenere conto dei requisiti consigliati dei software che andrete a utilizzare e scegliere di conseguenza.
Per quanto riguarda, invece, i Mac con chip Apple serie M, questi integrano una GPU che è parte dell'architettura unificata del processore, offrendo ottime prestazioni per la maggior parte dei carichi di lavoro creativi. In questo specifico caso, il consiglio è semplicemente quello di scegliere un processore Pro o Max in base alla tipologia di lavoro che dovrete svolgere, tenendo conto che un M Pro vi permette di editare video con risoluzione fino a 8K senza problemi di sorta, mentre un M Max è indicato per carichi di lavoro di modellazione 3D e la gestione di modelli linguisitici avanzati.
Quale display scegliere?
Sulla dimensione del display l'aspetto principale da considerare è la portabilità. Se il vostro computer portatile deve risultare poco ingombrante, essere pratico da utilizzare in mobilità e, una volta arrivati a casa o in ufficio, non avete problemi ad affiancarlo a un display esterno per lavorare in comodità, allora potete tranquillamente orientarvi nella fascia che parte dai 13 pollici e va ai 15.
Se invece il vostro computer portatile rappresenta una workstation mobile, ovvero una sorta di computer fisso che si può spostare rapidamente a ogni evenienza, e non avete intenzione di usare un monitor esterno quando lavorate a casa o in ufficio, allora orientatevi nella fascia che parte dai 16 pollici in su, in base alle vostre necessità.
La qualità del display, invece, è un aspetto che tutti dovrebbero considerare. Per un uso generale, un pannello IPS Full HD (1920x1080) offre buoni angoli di visione e colori decenti, soprattutto quando si parla di diagonali contenute (13 pollici), anche se il compromesso migliore, per un laptop di piccole dimensioni, sarebbe quello di avere un monitor con una risoluzione di almeno 1440p.
Per i professionisti che lavorano nei settori grafici (editing video e fotografico), invece, diventa praticamente indispensabile un display con una risoluzione 4K, un'elevata copertura dello spazio colore (sRGB, Adobe RGB, DCI-P3), una calibrazione accurata dei colori e, possibilmente, una superficie antiriflesso (in modo da poter lavorare anche con fonti di luce dirette verso il display).
Infine potete tenere in considerazione anche la tecnologia alla base del vostro display: LCD, mini led o OLED. Gli LCD sono i display più comuni, offrono una buona illuminazione ma il contrasto è limitato perché la retroilluminazione non può essere spenta a livello di singolo pixel. I neri appaiono spesso grigi, soprattutto in ambienti bui.
I display LCD mini led offrono neri profondi, un contrasto molto elevato e una luminosità elevatissima (a volte va oltre i 1000 nits), superiore ai display OLED. A differenza dei display LCD base, il mini LED è una tecnologia di retroilluminazione avanzata che si serve di minuscoli LED, più piccoli di quelli tradizionali, per un controllo della retroilluminazione più preciso grazie al Local Dimming, ovvero una tecnica in cui le zone di retroilluminazione vengono controllate singolarmente.
I display OLED, infine, si basano sul principio che ogni pixel è un diodo organico autoilluminante. Non necessitano, quindi, di retroilluminazione ma non sempre offrono una luminosità elevata. I punti di forza, però, sono tutti da ritrovarsi nei neri perfetti e nel contrasto incredibile dei colori.
Quali porte deve avere?
È molto importante assicurarsi che il vostro nuovo portatile abbia a disposizione le porte necessarie per le periferiche che andrete a utilizzare. Oramai, quasi tutti i portatili (a eccezione di quelli Apple) montano almeno una porta USB-A e una USB-C, risulta però consigliabile assicurarsi che la porta USB-C sia compatibile con la tecnologia Thunderbolt (per connettersi con maggiore velocità a periferiche e monitor). Dopodiché sarebbe consigliabile avere almeno 3/4 porte di questa tipologia per poter stare tranquilli di non avere bisogno di un HUB che estenda la connettività del vostro computer portatile.
Fatto questo, verificate le vostre necessità per capire se vi potrebbe servire avere una porta HDMI (per connettersi rapidamente a un monitor esterno), un lettore di schede SD (in caso ne faceste largo uso per lavoro), una porta ethernet (per connettervi a internet via cavo) e così via.
Un ottimo punto da tenere in considerazione, infine, è verificare che il computer portatile che avete scelto, permetta di essere ricaricato anche tramite USB-C, in modo da garantirvi maggiore versatilità e portabilità, non obbligandovi ad avere sempre con voi l'alimentatore proprietario.
Nel caso dei MacBook, il numero di porte è molto limitato (due USB-C per gli Air, quattro per i Pro con l'aggiunta di una HDMI e un lettore di schede SD), motivo per il quale potrebbe essere necessario appoggiarsi a un HUB esterno.
Fasce di prezzo
Il prezzo è ovviamente un fattore determinante, se non il fattore più importante da considerare, ma è importante vederlo come un investimento. Acquistare un portatile troppo economico, seppur in linea con le proprie esigenze, potrebbe tradursi in una frustrazione a breve termine e una minore produttività a lungo termine.
Fascia economica (sotto i 600€)
In questa fascia di prezzo si trovano principalmente i Chromebook (vi lasciamo qui la nostra guida ai migliori Chromebook attualmente in commercio) e i portatili Windows con specifiche molto basiche. Sono adatti per gli studenti, utenti che necessitano di un secondo computer votato alla mobilità o per chi svolge lavori d'ufficio molto leggeri. La qualità costruttiva potrebbe essere inferiore e le prestazioni maggiormente limitate.
Fascia media (600€ - 1200€)
Questa è la fascia più versatile, dove si trovano ottimi portatili Windows e i MacBook Air. In questa fascia di prezzo si possono ottenere buone prestazioni per un uso professionale generale, con processori i5/Ryzen 5, 16GB di RAM e SSD da 512GB. Molti Chromebook di fascia alta rientrano in questa categoria, mentre per quanto riguarda Apple si può acquistare un MacBook Air con 512Gb di spazio di archiviazione o 24GB di RAM. Il ciclo vitale di questi dispositivi è maggiore, la qualità costruttiva è migliore ma, soprattutto, ci sono molte più opzioni sul mercato per trovare la configurazione giusta per le proprie necessità.
Fascia alta (dai 1200€ a salire)
In questa fascia si posizionano i portatili Windows di fascia alta e i MacBook Pro. in questa categoria l'unico limite è il budget a vostra disposizione visto che per alcuni dispositivi si possono superare, comodamente, i 5000€ di listino (vi lasciamo consultare la nostra guida ai migliori laptop). Sono le macchine ideali per editor video, modellatori 3D, sviluppatori e chiunque abbia bisogno della massima potenza e affidabilità. Si tratta di dispositivi che non rispondono alle esigenze di studenti e lavoratori d'ufficio, ma pensati specificatamente per garantire tutto il necessario per rispondere alle necessità della vostra professione.
I nostri consigli
Abbiamo fatto una piccola cernita fra i vari modelli di computer portatili adatti per il lavoro, per aiutarvi a trovare il modello giusto per voi, o garantirvi una buona base di partenza per cominciare la vostra ricerca, in alternativa, se i tre modelli che abbiamo scelto non dovessero fare per voi, vi lasciamo a quelli che secondo noi sono i migliori notebook per lavorare, divisi in base alle varie categorie di professionisiti.
Il nuovo ASUS Zenbook (che è l'equivalente di un MacBook Air con Windows), leggerissimo, performante e costruito in maniera eccellente. Si pone come un laptop iperleggero, performante, costruito davvero bene e con un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Dopodiché troviamo l'ottimo Asus ROG Zephyrus, che potete tranquillamente acquistare anche nella variante 2024, è un laptop per chi cerca un design molto sottile e leggero, la solidità di uno chassis in alluminio, la possibilità di scegliere fra due diagonali (14 e 16 pollici) e un ottimo schermo OLED. Il maggior punto di forza della linea Zephyrus, però, e che oltre a un design davvero ricercato, lo si può trovare con numerose configurazioni tutte pensate per soddisfare le richieste di ogni fascia di professionista.
Infine troviamo un classico targato Apple: il MacBook Pro. Anche lui disponibile in differenti diagonali di schermo, e numerose configurazioni di processore, RAM e storage, per garantire una copertura, pressoché, totale a tutti i professionisti che, per piacere o per necessità, vogliono lavorare con l'ecosistema Apple.
In conclusione la scelta del computer portatile perfetto per lavorare è un percorso molto personale che richiede una riflessione attenta sulle proprie esigenze. Investire tempo nella ricerca e nella comprensione delle proprie necessità vi ripagherà con uno strumento di lavoro efficiente, affidabile e, soprattutto, duraturo.