Conclusioni - Velocità da urlo, ma overclock bloccato

Ecco la prova dei nuovi processori Intel Core i7, basati su architettura Nehalem. Con queste nuove CPU, Intel fa un altro salto generazionale, e distacca ulteriormente la concorrente AMD.

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a cura di Andrea Ferrario

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Conclusioni - Velocità da urlo, ma overclock bloccato

Il Core i7, diversamente dai Core 2 Quad, è un processore quad core nativo. Complessivamente è più efficiente rispetto ai predecessori, anche se la piattaforma in qualche modo porta a consumi energetici superiori rispetto a quelli dei sistemi basati su Core 2.

Il confronto di prestazioni la con la rivale storica AMD è decisamente avvilente per quest'ultima. Il 965 Extreme, il più potente tra i Core i7, è il 64% più veloce dell'ammiraglia di AMD, il Phenom X4 9550 BE. In praticamente tutte le nostre prove i processori di AMD gravitano nella parte medio bassa della classifica.

Intel ha però creato un po' di concorrenza tra i suoi stessi prodotti, perché dal punto di vista delle prestazioni il Core i7 è certamente più veloce del Core 2. Il ritorno della tecnologia Hyperthreading, sorprendentemente, gioca un ruolo non secondario in questa differenza di prestazioni.

Apparentemente Intel non è molto felice che gli acquirenti comprino processori economici, ma con ampi margini di overclock, invece dei modelli più costosi. Tutti i nuovi processori Intel oggi, tranne il modello Extreme, incorporano una protezione che resetta la velocità di clock a un valore basso quando il TDP supera i 130 Watt (110 A). Sembrerebbe quindi che i giorni in cui si portavano processori da 200 euro alle prestazioni di modelli da 1000 euro siano finiti - almeno per ora. In pratica è possibile ancora eseguire piccoli overclock, con risultati peraltro interessanti, ma scordiamoci per il momento gli enormi incrementi di prestazioni dei Core 2. (Maggiori dettagli, che in parte confutano questa parte, li trovate qui:

Core i7, ecco come cambia l'overclock)

La piattaforma nel suo insieme ha per ora solo qualche difetto. Innanzi tutto, le uniche schede madre compatibili con le nuove CPU sono, per ora, quelle basate sul chipset di punta X58, e costano quindi un occhio della testa.

Le memorie DDR3, a loro volta, sono decisamente care rispetto alle DDR2. Il nuovo socket LGA 1366 richiede un nuovo dissipatore; le soluzioni di raffreddamento a liquido dal canto loro saranno meno interessanti, visto l'auto limitatore integrato nel processore. Insomma, ora sta ai produttori di motherboard di creare modelli interessanti e con un buon rapporto tra prezzo, funzionalità e prestazioni.

Nel frattempo AMD finisce sempre più indietro nelle classifiche delle prestazioni con un solo argomento a disposizione per ribattere: il prezzo.