Alcuni ricercatori di sicurezza hanno rilasciato un documento che mette in luce la presenza di una vulnerabilità di sicurezza nei processori Intel. Questa falla (di cui gli esperti sono a conoscenza dal 2005), se sfruttata (i due ricercatori hanno realizzato anche un codice dimostrativo), permetterebbe di usare la cache della CPU per scrivere e leggere all'interno della memoria SMRAM. Con SMRAM si indicata la System Management RAM. La SMM è una modalità operativa che ha privilegi più elevati e non è soggetta al controllo del sistema operativo.
Jamey Heary di NetworkWorld afferma che un rootkit in grado di sfruttare questa vulnerabilità sarebbe molto difficile da scovare, lasciando aperta la porta a future infezioni del sistema di ogni genere.
"L'unico modo per sapere che cosa sta funzionando nello SMM è disassemblare fisicamente il firmware del vostro computer", afferma Heary.
Intel è stata messa al corrente del problema e i ricercatori hanno motivato la discussione pubblica di questa vulnerabilità come un modo per sensibilizzare tutti i protagonisti verso una veloce soluzione del problema.