Al giorno d’oggi, gli attacchi di tipo ransomware sono ormai molto frequenti. Solitamente gli hacker cercano di ottenere un riscatto sostanzioso da aziende molto importanti che non vogliono che i loro preziosi segreti industriali vengano resi noti al grande pubblico, ma non mancano anche persone comuni, che vedono magari documenti o ricordi importanti resi inaccessibili dopo essere stati criptati.
Recentemente, la Croce Rossa è stata vittima di un attacco di questo tipo, il quale avrebbe consentito ai malintenzionati di entrare in possesso dei dati inerenti a 515.000 persone altamente vulnerabili. Gli individui in questione sono iscritti al programma “Restore Family Links”, che aiuta le persone a ricongiungersi con i propri familiari dopo che disastri, guerre e altre emergenze li hanno separati.
L’attacco vero e proprio è stato condotto contro un’azienda svizzera pagata dalla Croce Rossa per conservare i propri dati. Si tratta di un database di dimensioni davvero importanti, in quanto raccoglie informazioni inerenti a volontari e funzionari di oltre 60 paesi diversi.
As we are working to understand the scope of this cyber-attack, we call on those responsible to walk away.
— ICRC (@ICRC) January 19, 2022
Do not cause more harm and suffering to highly vulnerable people by sharing, selling or using their data.
L’informazione è stata diffusa direttamente dal Comitato Internazionale della Croce Rossa attraverso un messaggio pubblicato su Twitter. Robert Mardini, direttore generale dell'ICRC, si è appellato al buon cuore dei responsabili affinché i dati non vengano diffusi in rete:
Un attacco ai dati delle persone scomparse rende l'angoscia e la sofferenza delle famiglie ancora più difficile da sopportare. Siamo tutti inorriditi e perplessi che queste informazioni umanitarie siano state prese di mira e compromesse. Fate la cosa giusta - non condividete, vendete, fate trapelare o utilizzare in altro modo questi dati.
Allo stato attuale, non è stato ancora scoperto l’autore dell’attacco o, almeno, non sono stati diffusi dettagli a riguardo in via ufficiale. Inoltre, per ora il sito di Restoring Family Link è in manutenzione.