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a cura di Manolo De Agostini

Se la banda offerta dagli hard disk non è abbastanza, gli utenti potranno contare sui Solid State Disks (SSDs) - dispositivi di archiviazione costruiti completamente con chip di memoria. Questi dispositivi sono molto costosi e utilizzati principalmente in ambienti corporate, governativi o militari. Gli SSD sono disponibili con memoria Flash capace di trattenere i contenuti anche quando la corrente è rimossa, ma spesso viene utilizzata la memoria DRAM volatile, l'ultima soluzioni quando le prestazioni sono l'obbiettivo principale.

Gigabyte e HyperOS hanno introdotto recentemente schede con tecnologia SSD nel mercato mainstream. Entrambi i dispositivi sono basati su memoria DRAM e utilizzano batterie integrate per fornire alle memorie l'alimentazione sufficiente a non perdere dati. Presto ci sarà un nuovo contendente sul mercato, Colorado, che presto introdurrà il DDRdrive X1 per competere con l'i-RAM di Gigabyte e l'HyperDrive III di HyperOs.

Anzichè utilizzare l'interfaccia SATA (i-RAM) o UltraATA/100 (HyperDrive III), il DDRdrive sarà basato sul PCI Express. Secondo Christopher George di Colorado, questo permetterà al DDRdrive di raggiungere una banda molto più elevata rispetto ai suoi contendenti. La scheda può contenere quattro moduli DDR 184 pin per un totale di 8 GB di capacità. Ci sarà inoltre un engine DMA aggiornabile dalle "altissime prestazioni".

Secondo George, il DDRdrive non integrerà una batteria, in quanto"non potrebbe essere grande abbastanza da permettere agli utenti di dimenticarsi di alimentarlo." Ha affermato inoltre che le batterie incrementano i costi di queste schede. La soluzione DDRdrive avrà quindi un adattatore di corrente collegabile sul retro della scheda.

DDRdrive è attualmente in produzione iniziale e avrà un prezzo competitivo rispetto all'i-RAM.