Firefox inizia a bloccare il tracciamento dai siti di terze parti di default

Mozilla abilita di default Enhanced Tracking Protection sul browser Firefox: l'obiettivo è quello di impedire ai siti terzi di tracciare gli utenti durante la navigazione sul web.

Avatar di Vittorio Rienzo

a cura di Vittorio Rienzo

Mozilla continua nel suo percorso per tutelare la privacy degli utenti di Firefox. La fondazione ha annunciato che il browser bloccherà di default migliaia di tracker sul web, proteggendo così gli utenti da siti, aziende di analisi e pubblicitari che provano a tracciarne la navigazione. Il tutto intaccando il meno possibile l’esperienza.

Questa modifica (Enhanced Tracking Protection, già annunciata lo scorso ottobre) garantirà maggiore privacy a chi usa Firefox per navigare, anche se è molto distante dalla soluzione adottata da Apple nei mesi scorsi.

La casa di Cupertino, con il suo browser Safari, ha adottato una soluzione più drastica che blocca qualsiasi tipo di tracker, non solo quello presenti all’interno di un blacklist. Apple inoltre limita l’uso dei tracker dai siti di terze parti se l’utente non ha interagito con il sito da cui hanno origine da almeno un giorno.

L’approccio di Apple è senz’altro più “tranchant”, ma rischia di rovinare l’esperienza su alcuni siti web che fanno pesante uso di cookie. La soluzione di Mozilla si pone nel mezzo e blocca solo i tracker e non i cookie in generale.

Un portavoce infatti ha dichiarato che il blocco totale dei cookie “porta a scenari in cui alcuni siti web potrebbero non funzionare correttamente”, ed è per questo che è stato scelto il “blocco parziale”. Chi volesse però può andare nelle impostazioni di Firefox e cambiare il blocco del tracciamento da “standard” (predefinito) a strict per bloccare qualsiasi tracker di terze parti.

Il blocco è implementato di default per tutti i nuovi utenti di Firefox da oggi, mentre chi già usava il browser lo vedrà abilitato “nei mesi a venire”.

In realtà la funzionalità è già integrata nel software da ottobre, ma non era abilitata di default, per cui potete andare nelle impostazioni e attivarla voi stessi da subito.

Google, dal canto suo, ha da poco deciso di concentrarsi sull’aspetto della tutela della privacy e si sta muovendo con i piedi di piombo.

D’altronde la società di Mountain View basa gran parte del proprio business su annunci pubblicitari e l’analisi dei dati, ed è quindi probabile che nonostante la decisione di aumentare la privacy durante la navigazione su Chrome manterrà un approccio meno drastico dei concorrenti che non hanno interessi diretti.

Parallelamente Mozilla ha presentato anche Lockwise, un’estensione “password manager” (per desktop, iOS e Android) che in futuro diventerà parte integrante del browser. Potete vederne il funzionamento cliccate qui.