Fattore di forma: perchè 1.8"?
Dall'alto in basso: hard disk da 1", 1.8", 2.5", 3.5"
I differenti fattori di forma implicano differenze intrinseche degli hard disk. Fino ai tardi anni '80, per applicazioni che necessitavano un ampio spazio di archiviazione, si utilizzavano hard disk nel formato 5.25", ma l'industria si è mossa verso piatti dal diametro inferiore e altri fattori di forma per molte ragioni. Prima di tutto c'erano dei problemi di produzione, poiché i piatti degli hard disk devono essere molto rigidi e con una superficie uniforme. Questa caratteristica diventa sempre più importante con l'aumentare della densità di archiviazione e velocità rotazionale. Ottenere piatti ideali è facile se i diametri sono contenuti, con una conseguente resa maggiore nella produzione, che abbatte anche i costi. Secondo, la riduzione del diametro dei piatti riduce la massa rotante, il che facilita il raggiungimento di velocità rotazionali più elevate, tiene le vibrazioni sotto controllo e diminuisce l'energia necessaria per il funzionamento. Quest'ultimo vantaggio è più importante per i sistemi che sono basati su molti hard disk. Terzo, parti in movimento più piccole si traducono in meno frizione e quindi meno calore prodotto. Infine, i tempi di accesso possono essere accorciati considerevolmente con piatti più piccoli che girano più velocemente.
Lo svantaggio di avere hard disk più piccoli riguarda l'area di superficie superiore, che è la zona dove vengono immagazzinati i dati. L'industria ha trovato che il formato da 3.5" offre grande flessibilità, poiché permette di costruire hard disk dall'elevata capacità, fino a cinque piatti che ruotano a 7200 RPM. Inoltre, è possibile integrare la tecnologia degli hard disk da 2.5" nell'involucro dei modelli da 3.5", aumentando le prestazioni - ecco come i produttori creano drive da 10.000 giri al minuto.
Mentre sono molto utili in applicazioni stazionarie, i drive da 3.5" sono suscettibili agli shock, sono relativamente pesanti e consumano molta energia. I notebook e gli altri dispositivi portatili necessitano di un fattore di forma più contenuto, di consumi e di peso inferiore, motivi per cui i notebook utilizzano drive da 2.5". I computer ultra-portatili e altri dispositivi "nomadici" utilizzano hard disk da 1.8" perché consumano la metà dell'energia richiesta dai fratelli maggiori da 2.5" e sono più piccoli. Se pensate a un iPod o una videocamera che registra flussi video su un hard disk integrato, potete facilmente immaginare quanto sia importante lo sviluppo di sistemi di archiviazione sempre più piccoli.
A questo punto è importante sottolineare che gli hard disk da 1.8" perdono qualsiasi confronto prestazionale contro i fratelli da 2.5" e specialmente da 3.5". A causa di problemi di spazio e di limiti desiderati di consumo energetico, la massima velocità rotazionale di un drive da 1.8" è pari a 4200 RPM, mentre sul mercato ci sono ancora drive da 3600 RPM. Questi modelli soffrono a causa della loro velocità e del minore diametro dei piatti. Più grande è un piatto, maggiore è la velocità rotazionale nella zona esterna del piatto (ecco perché i drive da 3.5" offrono un transfer rate superiore). Ecco qualche numero come confronto: un drive da 3.5" veloce raggiunge i 90 MB/sec con tempi di accesso di 13 ms; modelli da 1.8" non sorpassano i 30 MB/sec e i tempi di accesso salgono fino a 20 ms.
Ci sono differenze anche all'interno dello stesso fattore di forma. Questa immagine mostra due drive Toshiba da 1.8": a sinistra c'è il modello da 40 GB con singolo piatto, mentre a destra quello da 80 GB a doppio piatto (5 mm vs. 8 mm di altezza).
Questo è un hard disk da 1.8" confrontato con una batteria AA.
Gli hard disk da 1.8" sono sufficientemente piccoli da entrare in qualsiasi tasca, anche se non sono così robusti da essere trasportati senza problemi. La foto soprastante offre una buona impressione della loro dimensione.