Google investe in Maxthon, sviluppatore cinese dell'omonimo browser che si basa sul motore di Internet Explorer, migliorandone le capacità, la sicurezza e le qualità.
Secondo quanto riportato da TechCrunch, Maxthon avrebbe venduto una quota di minoranza a Google per circa 1 milione di dollari, un investimeno parte di "accordo strategico più grande tra le due aziende".
Google potrebbe aver adocchiato Maxthon apparentemente per un motivo molto semplice: il browser è il secondo più popolare in Cina e le ricerche originate da Maxthon sarebbero capaci di raggiungere il 25% di tutte quelle effettuate sul motore di ricerca cinese più popolare, Baidu.
Con questo accordo Maxthon potrebbe inserire come motore di ricerca principale quello del colosso di Mountain View, sostituendolo a Baidu: con questa mossa Google potrebbe incrementare sensibilmente la mole di ricerche provenienti da un paese come la Cina, che catalizza il più alto numero di persone al mondo e che con gli anni a venire aumenterà sensibilmente la presenza dei suoi abitanti sul World Wide Web.
Dopo Firefox, Google cerca di prendersi un posticino in Maxthon: quale sarà la risposta di una Microsoft sempre più messa alle strette?