La nuova enciclopedia online di xAI, battezzata Grokipedia, è stata recentemente lanciata con l'ambizione dichiarata da Elon Musk di rappresentare un "enorme miglioramento" rispetto a Wikipedia. Tuttavia, dopo poche ore è già al centro delle polemiche: un'analisi approfondita delle voci pubblicate rivela infatti che molti contenuti della piattaforma sembrano dipendere proprio dalla risorsa che vorrebbe superare, alcuni di questi sarebbero perfino copiati 1:1.
Il design della piattaforma si presenta attualmente in forma essenziale, con una homepage dominata da una barra di ricerca e voci strutturate con titoli, sottotitoli e citazioni, seguendo uno schema molto simile a quello dell'enciclopedia collaborativa per eccellenza. Al momento non sono visibili fotografie nelle pagine, e la funzionalità di modifica risulta estremamente limitata: il pulsante di editing appare solo su alcune pagine selezionate e, quando accessibile, mostra unicamente le modifiche già effettuate senza specificare chi le abbia suggerite o implementate.
Ogni voce riporta la certificazione di fact-checking da parte di Grok, l'intelligenza artificiale di xAI, insieme all'indicazione temporale della verifica. Si tratta di un elemento controverso, considerando la tendenza ben documentata dei modelli linguistici di grandi dimensioni a generare informazioni false presentandole come fatti accertati.
La dipendenza da Wikipedia emerge in modo inequivocabile analizzando diverse voci. Nella pagina dedicata al MacBook Air, ad esempio, compare chiaramente il messaggio: "Il contenuto è adattato da Wikipedia, concesso in licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0". In alcuni casi il "prestito" va ben oltre il semplice adattamento: le pagine relative a PlayStation 5 e alla Lincoln Mark VIII risultano praticamente identiche, parola per parola e riga per riga, alle corrispondenti voci di Wikipedia.
Lauren Dickinson, portavoce della Wikimedia Foundation, l'organizzazione senza scopo di lucro che gestisce Wikipedia, ha commentato la situazione con una frase che sintetizza efficacemente il paradosso: "Anche Grokipedia ha bisogno di Wikipedia per esistere". La questione non è nuova: già il mese scorso, in risposta a un utente di X che segnalava come Grok citasse pagine di Wikipedia, Musk aveva promesso che il problema sarebbe stato risolto entro fine anno.
Join @xAI and help build Grokipedia, an open source knowledge repository that is vastly better than Wikipedia!
— Elon Musk (@elonmusk) September 30, 2025
This will be available to the public with no limits on use. https://t.co/3CnfrvNIpI
Le differenze sostanziali emergono però nelle voci più sensibili dal punto di vista politico e scientifico. Il caso del cambiamento climatico è emblematico: mentre Wikipedia sottolinea che esiste un consenso scientifico pressoché unanime sul fatto che il riscaldamento climatico sia causato dalle attività umane, Grokipedia presenta una prospettiva notevolmente diversa. La parola "unanime" appare solo in un paragrafo che cita i critici secondo cui le affermazioni sul consenso scientifico "sovrastimerebbero l'accordo a causa di una categorizzazione selettiva nelle revisioni della letteratura".
La voce di Grokipedia suggerisce inoltre che media e organizzazioni ambientaliste come Greenpeace starebbero "contribuendo a un allarme pubblico accentuato" attraverso "sforzi coordinati per inquadrare la questione come un imperativo esistenziale, influenzando il discorso pubblico e le politiche senza sempre basarsi su evidenze empiriche proporzionate". Un approccio narrativo che si discosta significativamente dalla neutralità rivendicata dall'enciclopedia tradizionale.
I numeri della piattaforma mostrano ancora un divario considerevole: secondo un contatore presente nella homepage, Grokipedia conta oltre 885.000 articoli, mentre Wikipedia mantiene circa 7 milioni di pagine in lingua inglese. La presenza della dicitura "v0.1" sulla homepage indica chiaramente che si tratta di una versione preliminare, lasciando aperta la possibilità di evoluzioni future.
Nella dichiarazione completa rilasciata a The Verge, Dickinson ha sottolineato le caratteristiche distintive di Wikipedia: politiche trasparenti, supervisione rigorosa da parte di volontari e una forte cultura di miglioramento continuo. Ha evidenziato come la conoscenza di Wikipedia rimanga e rimarrà sempre umana, costruita attraverso collaborazione aperta e consenso da persone di ogni provenienza, creando un registro neutrale e vivente della comprensione umana. L'indipendenza no-profit della piattaforma, senza pubblicità e senza vendita di dati, rappresenta un altro elemento di differenziazione rispetto alle alternative commerciali.
La portavoce della Wikimedia Foundation ha anche ricordato che esperimenti di versioni alternative di Wikipedia sono già avvenuti in passato, senza interferire con la missione dell'enciclopedia. Con l'avvicinarsi del 25° anniversario di Wikipedia, l'organizzazione continuerà a concentrarsi sulla fornitura di conoscenza gratuita e affidabile costruita dalla sua comunità di volontari dedicati, mantenendo quella fiducia che l'ha resa una delle risorse più autorevoli per oltre due decenni.