Design, materiali e qualità

Recensione - Test dell'EliteBook Revolve, il notebook professionale di HP che si trasforma in tablet. Ottime prestazioni, l'autonomia non è da record.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Design, materiali e qualità

La qualità costruttiva dell'EliteBook Revolve è fuori di discussione: il coperchio quando è abbassato non si piega di un millimetro nemmeno con forti sollecitazioni, e lo stesso vale per il fondo e per tutte le altre parti, compreso il piano d'appoggio della tastiera. Il colore grigio argento non trattiene le ditate e il trattamento gommato che interessa tutto il rivestimento aiuta ad avere una presa salda sia in modalità notebook sia in quella tablet. Inoltre non restano impresse le ditate.

HP EliteBook Revolve 810 - Clicca per ingrandire

La tastiera è uno dei componenti migliori: è retroilluminata, con tasti squadrati abbastanza grandi (15 millimetri) e ben distanziati (tre millimetri) ed è sviluppata sfruttando tutta la larghezza della base. La corsa è abbastanza lunga e il fine corsa è ammortizzato, quindi anche chi deve digitare testi per tutto il giorno non avrà problemi. L'unica controindicazione è la mancanza di spazio attorno alle frecce direzionali: un problema che riguarda tutta la gamma HP dopo la revisione del design, e che non apprezziamo.

Il touchpad risente un po' dello spazio dedicato alla tastiera. Gli restano poco meno di cinque centimetri in altezza, in compenso la larghezza, che è di 9 centimetri, è più che accettabile. È da riconoscere che comunque il touchpad con questo sistema ha una funzione limitata, visto che lo schermo da 11,6 pollici è touchscreen e che chi sceglie il Revolve verosimilmente sarà anche molto interessato all'uso in modalità tablet.

Lato destro - Clicca per ingrandire

Lato sinistro - Clicca per ingrandire

Lato frontale - Clicca per ingrandire

Lato posteriore - Clicca per ingrandire

Quando si usa questo prodotto come notebook comunque c'è una scomodità incontestabile: tutte le connessioni sono collocate sul pannello retrostante. Una scelta poco felice che non permette di trovarle facilmente senza sollevare il prodotto dalla scrivania e girarselo fra le mani. Considerato che la base ha lo stesso spessore sia davanti che dietro, non c'era motivo per non fare una progettazione interna più rispettosa della comodità d'uso. A disposizione ci sono il connettore Ethernet standard, due USB 3.0 di cui uno valevole anche per ricaricare le periferiche a computer spento, e un'uscita video Display Port.

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Per la modalità tablet ci sono invece a destra il bilanciere per il volume e lo switch manuale per bloccare la rotazione del display, oltre al pulsante di accensione. Una nota molto positiva riguarda la batteria rimovibile.