HP Pavilion 15 - Usabilità

Recensione – Test del Pavilion 15, il notebook multimediale più venduto di HP.

Avatar di Elena Re Garbagnati

a cura di Elena Re Garbagnati

voto2

Qualità costruttiva

L'impiego della plastica è evidente soprattutto sul coperchio, che flette e torce visibilmente sotto la pressione delle mani. La base invece appare resistente in corrispondenza del poggiapolsi e del piano d'appoggio della tastiera, ma non altrettanto sul fondo, complici le numerose grate per la circolazione dell'aria.

###old3033###old

Del resto come accade molto spesso la stessa struttura viene impiegata per tutta la gamma Pavilion 15, dai modelli più economici a quelli, come questo, che grazie alla configurazione possono vantare pretese migliori. Considerato il prezzo di 800 euro però sarebbe legittimo aspettarsi qualcosa di più. Lo stesso problema è condiviso dal Sony Vaio Fit E, rivestito in materiali plastici opachi che sono nel complesso di buona qualità ma non reggono certo il confronto con quelli metallici.

In questo frangente infatti soddisfano di più le aspettative l'Inspiron 17 e il notebook Asus, per i quali sono state sfruttate leghe di alluminio nel rivestimento del coperchio e della parte superiore della base. La plastica non manca, ma è limitata al fondo della base, quindi nel complesso si ha una maggiore percezione di qualità pur mantenendo il prezzo su livelli concorrenziali.

voto3

Tastiera e touchpad

La politica al risparmio emerge anche dalla tastiera, con tasti in plastica poco ammortizzati, che hanno corsa breve e un atterraggio secco che non fa sicuramente felice chi deve digitare testi per ore. Per qualche mail, le chat o l'aggiornamento dei social invece non ci sono grosse controindicazioni. Decisamente più scomodo è il touchpad, che è abbastanza ampio (11 x 5,3 centimetri) e supporta le gesture multitouch, ma è accompagnato da tasti troppo duri da premere.

Per dire il vero nessuno dei prodotti che abbiamo incluso in tabella restituisce un'esperienza di digitazione memorabile, o almeno paragonabile a quella dei sistemi professionali. Il fatto è che risparmiare sulle tastiere è una politica molto diffusa. A questo punto tanto vale cercare la macro differenza, ossia la retroilluminazione: l'unico ad offrirla è il Vaio di Sony, tutti gli altri in tabella non la offrono, quindi non saranno agevoli da usare in condizioni di luce ambientale scarsa.

voto4

Connettività

I connettori del Pavilion sono tutti disposti sui lati corti, quindi non ci sono problemi a individuarli. Però sono da segnalare la mancanza di Bluetooth (che invece presente su tutti i concorrenti che abbiamo selezionato) e della VGA (manca anche sul Dell Inspiron 17, mentre la troviamo sul VivoBook e sul Vaio), al posto della quale bisogna usare l'HDMI, eventualmente con adattatore se avete un monitor datato. Su un notebook di inizio 2014 ci aspetteremmo inoltre la scomparsa dell'USB 2.0, del tutto soppiantato da 3.0 che peraltro è retro compatibile.

Da notare che sia l'HP in prova sia il Dell Inspiron e l'Asus VivoBook hanno la griglia di areazione sul lato destro della base, da cui fuoriesce un flusso di aria calda durante l'uso, che si può rivelare fastidioso quando si eseguono applicazioni impegnative e le ventole funzionano a pieno regime. Questo non succede con il Vaio, che concentra la dissipazione del calore sul fondo: meglio non usarlo appoggiato sulle gambe.

voto2

Schermo

Il Pavilion 15 ha in dotazione uno schermo da 15,6 pollici a 1366 x 768 punti: una risoluzione che molti criticheranno, ma che ormai fa da spartiacque fra i prodotti di fascia medio bassa e quelli con prezzi sopra ai mille euro. Le eccezioni per fortuna ci sono, e chi tiene in particolar modo a questo dettaglio fa bene a cercarle. Fra i prodotti che abbiamo selezionato l'unico a uscire dal coro e ad offrire una soluzione Full HD è il Dell Inspiron, tenetelo presente.

Ricordiamo infatti che stiamo parlando di notebook da almeno 800 euro con grafica dedicata, su cui uno schermo all'altezza fa grande differenza sia nella nostra valutazione, sia in quella di chi sta cercando il notebook giusto da comprare. Inoltre, se non vi dispiace l'idea del touchscreen ricordiamo che nella fascia di prezzo che stiamo considerando il Vaio di Sony offre questa caratteristica, al contrario degli altri.

 

La luminosità di 235 candele al metro quadro è nella media, e considerato che questo componente è stato scelto in economia non stupisce che non faccia fronte ai requisiti minimi dello standard sRGB. Anche la Gamma e il DeltaE Medio sono lontani dai valori standard. Insomma, abbiamo capito dove HP ha "limato" per abbassare il prezzo.