Introduzione
Il nuovo trend dell'industria informatica è certamente quello di mostrarsi rispettosi dell'ambiente e preoccupati per il contenimento dei consumi energetici. Lo confermano le iniziative come Cliamate Savers, di cui abbiamo parlato il mese scorso, e le rinnovate linee "verdi" di numerosi produttori hardware.
Western Digital, lunedì scorso, ha lanciato la famiglia di hard disk GreenPower (GP) da 3,5 pollici. Soluzioni che potrebbe ridisegnare completamente i rapporti di forza nel mercato grazie a consumi energetici del 40% inferiori rispetto alle linee precedenti. Secondo WD la certificazione Energy Star 4.0 di ogni drive permetterà un risparmio annuale sulla bolletta – per unità - di circa 10 dollari. Apparentemente sembra un risultato esiguo, ma a breve termine sarà certamente un affare.
Interessante anche la scelta di non voler divulgare i dati riguardanti le specifiche velocistiche e quelle della cache. "Possiamo variare il numero di RPM, in base all'efficienza energetica", ha sottolineato John Coyne CEO di WD. "I nuovi drive non solo migliorano le condizioni ambientali, ma riducono anche i costi di gestione. Fondamentalmente vogliamo cambiare il modo di guardare agli hard drive".
Come negarlo? Un data center di 10 mila drive può risparmiare fino a 100 mila dollari sulla bolletta e quindi ridurre le emissioni di anidride carbonica di circa 600 metri cubi all'anno. Lo stesso calcolo in auto vale 400 auto a benzina in meno in un anno. Per ogni drive utilizzato è come togliere dalla strada un'auto per 14 giorni in un anno.
Il segreto di questo risparmio è semplice. Mentre un classico hard disk da un Terabyte richiede circa 13,5 watt, un GreenPower può ridurre questo consumo di circa 5 watt. Allo stesso tempo minori consumi vogliono dire anche un minore calore da dissipare.