Il libro: Linux - una ricetta al giorno
Il pinguino Tux agghindato da cuoco per questo ricettario informatico.
A proposito di ortodossi, eccone uno con i fiocchi. Micharl Stutz, autore di "Linux - Una ricetta al giorno", esordisce in prefazione dichiarando che "Linux non è difficile da usare" . Complimenti sinceri, conosco veramente pochi individui in grado di "bruciarsi" prima ancora di pagina 1. A livello filosofico rifiuto di inquadrare qualsiasi argomento come facile o difficile, ma non mi sembra di aver mai visto "Compilazione del kernel For Dummies" tra i titoli della famosa serie neofiti informatici.
Michael Stutz in definitiva ci propone, in 400 pagine, una serie di lezioni in pillole, mirate all'apprendimento di Linux. Il libro incarna al 100% il credo dei linuxari più ortodossi: la shell è un ambiente potente, funziona dagli anni '70 e funzionerà sempre, dovete impararlo; chi si affida alle sole interfacce grafiche soffre di manifesto disordine spirituale e deve essere riportato sulla retta via.
Insomma, Michael ignora apertamente chi proviene da Windows, ma indottrina in maniera efficiente e completa i lettori all'uso degli strumenti per la gestione dei file e l'elaborazione dei testi. Si tratta di uno di quei libri che fanno sempre comodo e che andrebbero tenuti a portata di mano.
Il prezzo, 40 euro, pare sinceramente eccessivo, ma mi stupisce maggiormente che Michael vanti il copyright su questa opera, e non l'abbia ceduto piuttosto con la licenza Common Creative License, una sorta di Open Source letterario. Esistono pochi buoni testi in italiano su Linux, ma purtroppo per Stultz tra questi c'è il leggendario Appunti d'Informatica Libera di Daniele Giacomini, completamente gratuito e scaricabile da Internet. Consiglio vivamente a Mondadori di considerare la pubblicazione di una bella edizione, a prezzo vantaggioso, del libro di Giacomini, sarebbe sicuramente un best seller!