Intel Core M, la CPU a 14 nanometri per dispositivi ibridi

Intel dà una dimostrazione delle sue capacità tecnologiche mostrando un prodotti ibrido 2 in 1 con chip Broadwell Core M a 14 nanometri. Spessore e autonomia da primato.

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a cura di Manolo De Agostini

Si chiama Core M, è un chip basato su architettura Broadwell a 14 nanometri, ed è il cuore di una piattaforma di riferimento chiamata Llama Mountain pensata per sistemi 2-in-1, ossia in grado di funzionare come tablet ma anche come notebook, collegando una tastiera.

Questa piattaforma non arriverà sul mercato, almeno non grazie a Intel. L'azienda l'ha creata per illustrare cosa si può ottenere con le sue piattaforme. Non è la prima volta che la casa di Santa Clara realizza dispositivi particolarmente interessanti per ispirare i produttori OEM che desiderano avvalersi dei suoi chip.

Del processore Core M non abbiamo informazioni tecniche dettagliate, ma sappiamo che andrà a costituire, insieme ad altre proposte, la quinta generazione dei microprocessori Core che arriverà entro l'anno. Tutto quello che sappiamo è che il SoC consuma fino al 45% in meno rispetto ai chip attuali e produce il 60% del calore in meno. È inoltre in grado di occupare il 50% di spazio in meno, pur garantendo prestazioni il 20/40% in più a seconda dei casi.

Llama Mountain integra una scheda molto sottile, accompagnata da una soluzione satellite su cui trovano spazio i chip NAND Flash per l'archiviazione e la connettività Wi-Fi. Intel ha deciso di realizzare una scheda a singola faccia in modo da contenere lo spessore. Tale scelta ha chiare ricadute sul design dei prodotti: il tablet mostrato durante la conferenza ha uno spessore di 7,2 millimetri, senza tastiera fisica collegata.

Gli ingegneri di Intel hanno deciso di rivolgere i due PCB che compongono la piattaforma in direzioni opposte, in modo da diffondere il calore in modo uniforme sullo chassis e non in un unico punto. Una scelta corretta per un sistema che funziona senza ventole. Intel ha poi parlato di prestazioni in grado di adattarsi all'orientamento del tablet.

"Possiamo rendere il sistema intelligente in modo che sappia l'ambiente in cui si trova e possa raffreddarsi in determinati modi per garantire maggiori prestazioni". Insomma le prestazioni muteranno a seconda che il tablet sia tra le vostre mani o si trovi in una dock. Qualcosa di simile - almeno così sembrerebbe - a quanto pensato da AMD per i chip Mullins e Beema, che gestiscono le loro prestazioni sulla base di un parametro detto Tskin.

Il tablet mostrato durante l'evento ha uno schermo da 12,5 pollici e un peso di 670 grammi. A bordo Windows 8.1 Pro. Secondo Intel questa piattaforma è in grado di raggiungere un'autonomia fino a 32 ore grazie alla batteria aggiuntiva presente nella tastiera.