Intel si difende: AMD sapeva di avere CPU inferiori

Tra le carte che Intel si gioca nello scontro con la Federal Trade Commission troviamo alcune dichiarazioni interne dei piani alti AMD. Da stropicciarsi gli occhi.

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a cura di Manolo De Agostini

Intel sfrutta la carta AMD per difendersi dalla accuse avanzate dalla Federal Trade Commission. L'azienda americana, accusata di aver abusato della sua posizione dominante sul mercato (e quindi a sfavore di AMD), ha incluso nella propria documentazione (1, 2) alcune comunicazioni interne di AMD che giustificherebbero l'andamento del mercato dei microprocessori nel corso dei primi anni 2000.

"Se osservate la situazione con occhi obiettivi, non comprereste mai AMD. Io non avrei mai acquistato AMD per il mio computer personale, se non stessi lavorando qui. Se fossi un decision maker di un'azienda che compare nella classifica Fortune 500, non userei AMD", avrebbe affermato Henry Richard, ex vicepresidente esecutivo.

Secondo Intel, Richard avrebbe descritto AMD come schiacciata dalla reputazione di essere "meno costosa, meno affidabile e con prodotti consumer di qualità inferiore". Richard avrebbe definito AMD patetica "per la vendita di processori anziché di piattaforme" e per aver una divisione commerciale "chiaramente inferiore a quella di Intel".

Parole che, secondo Intel, certificherebbero l'incapacità di AMD di competere sul mercato. Nei documenti di Intel si leggono anche le dichiarazioni dell'ex presidente Hector Ruiz, che confessano l'incapacità di AMD di misurarsi nel settore mobile. "Non siamo competitivi nel settore mobile, anche se sappiamo che sta diventando cruciale. AMD è arrivata in ritardo con un prodotto competitivo nel segmento mobile".

AMD nel 2006 ha acquistato ATI Technologies e finalmente ha potuto realizzare una piattaforma completa, sia nel segmento desktop che in quello notebook. Le dichiarazioni, ovviamente, sono tutte antecedenti a quella data.

Intel, con la sua mossa, sta cercando di convincere la FTC che non ha agito illegalmente sul mercato per un semplice e unico motivo: la concorrenza era ridotta al minimo per problemi strutturali e di competitività della stessa AMD. Ora la palla passa alla FTC, ma non manca una dichiarazione di AMD.

"Le decisioni di Giappone, Corea, Commissione Europea, Procuratore di New York, FTC e l'accordo fatto dalla stessa Intel con noi – incluso il pagamento di 1,25 miliardi di dollari – parlano da soli", ha affermato l'azienda.